Mastini a muso duro: rimonta e vittoria ai rigori a Pergine
Sotto 2-0 nel primo periodo con Schina espulso, i gialloneri reagiscono da grande squadra e poi piegano le Linci con lo shootout decisivo segnato da Tilaro

Ci sono vittorie normali e vittorie speciali. Quella dei Mastini a Pergine nel secondo turno del Master Round appartiene senza dubbio alla seconda categoria: la squadra di Czarnecki ottiene un successo notevole dopo i tiri di rigore (3-4) ma lo fa in una situazione tutt’altro che agevole. Nella quale una squadra normale avrebbe potuto, anche legittimamente, tirare i remi in barca.
E invece no: i gialloneri, senza quattro effettivi e dopo aver perso anche Schina (penalità partita nel primo periodo) reagiscono al dominio delle Linci nei primi 20′, risalgono dal 2-0 al 2-3 e poi chiudono i conti nella serie finale con i centri di Piroso e Tilaro e con le parate del solito Perla. Roba di lusso per i tanti tifosi che hanno seguito i Mastini in Trentino e si sono goduti una piccola-grande impresa che permette, tra l’altro, a Vanetti e compagni di acciuffare proprio il Pergine a quota 19.
Le due squadre e il Caldaro sono a questo punto le tre grandi favorite sia per la Coppa Italia sia per la IHL e proprio la coccarda torna ora protagonista: i Mastini, che ospiteranno le Final Four, hanno uno scoglio complicato da scavalcare (il Feltre) ma tornano dalla Valsugana anche con un bel carico di fiducia oltre che con i due punti importanti per il Master Round. Un segnale fortissimo quello lanciato dai ragazzi del presidente Bino: il Varese c’è e non molla mai. Nemmeno nelle serate che paiono apparecchiate per le feste degli altri.
LA PARTITA
Primo tempo tutto di marca trentina con le Linci che occupano senza sosta il terzo avversario e tengono sotto scacco Perla costretto agli straordinari ma al 12′ il nuovo acquisto Lemay timbra l’1-0. Ci si mette anche la disciplina a complicare le cose: Schina carica Carmine Buono (certe ruggini recenti non si dimenticano) e si becca la penalità-partita. A 3 contro 5 il Pergine raddoppia con Christian Buono ma non sfrutta il lungo powerplay successivo e così il 2-0 è quasi un buon risultato per i Mastini, storditi ma ancora in piedi al 20′.
Al rientro è un altro Varese: passano meno di 4′ e il buco è ricucito. Prima segna Naslund con una bordata da lontano in superiorità numerica, poi timbra anche Crivellari con un gran bel diagonale rasoghiaccio. La situazione è capovolta anche a livello di nervosismo: Foltin abbatte Perla e scatena la reazione di Erik Mazzacane che spiega bene come il portiere non vada toccato. Non si segna più ma le sensazioni sono di un Varese ora ben più pronto.
E infatti al 47′ è proprio Erik Mazzacane a battere Rigoni con un gran tiro che regala il 3-2 giallonero. Il portiere trentino però è eccellente nel fermare i tentativi di allungare il break dei lombardi che non riescono a fissare il gol della sicurezza. E così Lemay, debutto eccellente, riacciuffa il Varese al minuto 52′. L’ultimo scampolo del terzo drittel e l’overtime sono giocati con meno vigore e con un po’ di timore di sbagliare: si decide così tutto ai rigori. Foltin è il primo a segnare dopo alcune parate ma Piroso replica subito aggirando Rigoni e depositando in rete. Poi sbagliano Berger, Vanetti e Bitetto e quindi tocca a Tilaro che, gelido, infila di nuovo il puck alle spalle del portiere scatenando la festa dei tifosi varesini.
PERGINE SAPIENS – MASTINI VARESE 3-4 SO
(2-0; 0-2; 0-0; 0-1)MARCATORI: 11.58 Lemay (P – Meneghini), 14.48 Ch. Buono (Foltin, Berger); 23.07 Naslund (V – Tilaro, Piroso), 23.57 Crivellari (V – M. Mazzacane); 47.17 E. Mazzacane (V – M. Mazzacane), 52.21 Lemay (P – Ch. Buono, Ca. Buono). Rigore decisivo: Tilaro (V).
VARESE: Perla (Marinelli); Schina, Fanelli, Näslund, Vignoli, Bertin, E. Mazzacane; Tilaro, Vanetti, M. Borghi, Piroso, T. Cordiano, Pietroniro, P. Borghi, M. Mazzacane, Crivellari. All. Czarnecki.
ARBITRI: Da Pian e Moschen (Brondi, Fleischmann).
NOTE. Penalità: P 15′, V 38′ (p. partita: Schina). Superiorità: P 2-4, V 1-3. Spettatori: 605.
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