Mastini, sfuma la speranza del bis: la finale è Caldaro-Pergine

Gialloneri battuti 4-2 nella seconda semifinale dagli altoatesini che domenica contenderanno il titolo alle Linci. Partita decisa nel terzo periodo quando i dettagli hanno fatto la differenza

alex bertin mastini varese semifinale coppa italia

Dodici mesi dopo, il Caldaro si prende la rivincita sui Mastini in Coppa Italia. Ad accedere alla finale di domenica 21 contro il Pergine (che ha travolto 6-2 l’Appiano) sono i Lucci di coach Suikanen che ha la meglio nel derby nordico su Czarnecki. 4-2 il finale al 60′ al termine di una partita strana, non lineare, in cui comunque i Mastini non sono riusciti a mostrare quel “miglior hockey” che l’allenatore giallonero aveva invocato alla vigilia.

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Semifinale: Caldaro – Mastini 4-2 4 di 27

Intendiamoci: la bilancia avrebbe tranquillamente potuto pendere anche dalla parte del Varese ma – e qui Czarnecki ha avuto perfettamente ragione – alla fine sono stati i dettagli a fare la differenza. In particolare quelli situati intorno al 54′ di gioco: miracolo di Andergassen da una parte, errore di Raimondi dall’altra, e così dal possibile (e tutto sommato giusto) 2-2 si è passati al doppio vantaggio altoatesino a quel punto quasi irrecuperabile. Poi i Mastini hanno anche trovato il 3-2 con Majul, ma a porta sguarnita è arrivato il gol conclusivo che ha spinto in finale Volcan e soci.

Il Varese ha il torto di aver quasi regalato il primo drittel, nel quale Vanetti e compagni non sono mai riusciti a impensierire l’ottimo Andergasser. E poi a Czarnecki è mancata qualche freccia dalla propria faretra a partire da Majul che ha avuto due picchi (palo su deviazione e gol) ma si è visto meno del dovuto. Il Caldaro è stato più lineare: Andergassen (premiato come MVP) non ha sbagliato nulla e davanti a lui la difesa non ha concesso sbavature; poi i Lucci si sono spesso affidati ad azioni rapide, a costo di lasciare a lungo il Varese nel terzo, una tattica che ha pagato.

Peccato, perché come già sottolineato non sarebbe stato ingiusto anche il verdetto opposto; il lato positivo è che i Mastini hanno davanti a sé altri tre mesi per provare a ripetersi in campionato e per quanto si è visto un bis nella IHL non è impossibile. Ma, certo, ci sono anche gli altri e il Caldaro non ha rubato nulla: ora vedremo se – con le gambe più pesanti e quattro ore in meno per recuperare, riuscirà a beffare anche il Pergine.

PRIMO INGAGGIO

Mille in tribuna a provare a spingere i gialloneri verso la finale: Czarnecki non ha defezioni dell’ultima ora (out Fanelli e Allevato), mischia un po’ le linee e al posto dell’assente Max Cordiano schiera De Santi in prestito da Aosta. Sul fronte opposto la coppia finnica è senza un Virtala, l’infortunato Teemu, sostituito in attacco dall’esperto connazionale Riekkinen.

LA PARTITA

I – Mastini meglio nei primi e negli ultimi 2′ del terzo: troppo poco per impensierire un Caldaro più preciso in pista e meritevole del vantaggio, seppure minimo. Dopo un paio di azioni giallonere sono i Lucci a prendere l’iniziativa tanto da scaldare i guanti a Perla, comunque pronto. Dopo 8′ però uno sgambetto di Vignoli concede l’uomo in più al Caldaro che passa: azione finlandese a destra, disco che sguscia dalla parte opposta sorprendendo la difesa e botta di Selva su cui Perla stavolta non può salvare.
L’attesa reazione giallonera non arriva: qualche tentativo ma nulla di rilevante almeno quando il terzo inizia a declinare verso la fine. Le cose migliori arrivano da Pietroniro ma Andergassen è pronto. E nel momento di massima pressione, Felderer riesce a scappare in contropiede costringendo Bertin alla penalità. La prima sirena arriva sull’1-0 ospite e con 33” di inferiorità da gestire.

II – I Mastini escono bene dal penalty killing ma il primo pericolo è per Perla: discesa rapida e cannonata di Felderer che il portiere contiene prima di finire contro la porta che si sposta. Il Varese però cresce: Tilaro inventa per Cordiano, Naslund spara dalla blu ma Andergassen è sempre presente così come sui tentativi di Schina. La solita ripartenza biancorossonera però causa una penalità a Erik Mazzacane, ben gestita stavolta dai ragazzi di Czarnecki. La quarta espulsione per 2′ (a Pietroniro) fa arrabbiare il pubblico ma viene bilanciata dalla penalità a Virtala. Poi tocca a Schoepfer uscire e stavolta i Mastini colpiscono con azione conclusa dalla stoccata vincente di Marcello Borghi a 3′ dalla sirena. Minuti che sono un assalto giallonero: il disco di Naslund dà l’illusione ottica del gol, poi Raimondi sbaglia il rebound da vicino: 1-1 e tutti al riposo.

III – I primi minuti del drittel sono piuttosto insipidi ma il gol (47′) del Caldaro è un fulmine a ciel sereno. Azione simile a quella dell’1-0 con Volcan troppo libero in posizione centrale. Ma il momento chiave deve ancora venire e arriva poco dopo quando Andergasser compie una parata-miracolo su Raimondi imbeccato da Crivellari, poi Majul trova il palo deviando un tiro del 91 giallonero e pochi istanti dopo segna di nuovo il Caldaro. Raimondi sbaglia in uscita, Perla deve buttarsi a valanga respingendo il disco ma non può nulla sul colpo da biliardo da fuori di Erschbamer. Il Varese gioca il tutto per tutto, toglie il goalie e trova la rete del 3-2 con una bordata di Majul ben servito da Marcello Borghi a 1’27” dalla fine. Ma i miracoli non arrivano e – a porta vuota – ecco il poker servito da De Donà che detronizza i Mastini, da stasera ex detentori della Coppa.

CALDARO ROTHOBLAAS – MASTINI VARESE 4-2
(1-0; 0-1; 3-1)

MARCATORI: 9.07 Selva (C – Riekkinen, Virtala); 37.01 M. Borghi (V – M. Mazzacane); 47.19 Volcan (C – Selva, Riekkinen), 54.54 Erschbamer (C – J. Oberrauch), 58.33 Majul (V – M. Borghi, Naslund), 59.28 De Donà (C – Riekkinen, Reffo).

CALDARO: A. Andergassen (Mearelli); Volcan, M. Virtala, Reffo, Schoepfer, Massar, Waldthaler, De Donà, Riekkinen, Selva, Oberhuber, Cappuccio, J. Oberrauch, Erschbamer, B. Andergassen, Felderer, Obexer, Anderlan, M. Oberrauch.
VARESE: Perla (Marinelli); Schina, E. Mazzacane, De Santi, Naslund, Bertin, Vignoli; Pietroniro, Vanetti, M. Borghi, Piroso, Majul, Raimondi, P. Borghi, M. Mazzacane, T. Cordiano, Perino, Crivellari, Tilaro. All. Czarnecki.
ARBITRI: Bedana e Gruber (Carrito e Dell’Amico).
NOTE. Penalità: V 29′, C 35′. Superiorità: V 1-4, C 2-4. Spettatori: 1.100.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Gennaio 2024
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