La “battaglia” di Angera contro la plastica: stop ai palloncini in gomma
In sala consiliare gli aggiornamenti del progetto intrapreso con l'odv Plastic Free, a settembre l'amministrazione ha firmato un protocollo di intesa a tutela dell'ambiente. Nel frattempo il sindaco Androni firma l'ordinanza che vieta l'utilizzo di nastri colorati e palloncini in gomma

Un percorso di sensibilizzazione e partecipazione, quello lanciato dall’amministrazione comunale di Angera e intrapreso con la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Comune e Plastic Free onlus. La valorizzazione dell’ambiente, con un approccio più sostenibile nei confronti dell’ambiente, è stato anche l’argomento affrontato all’ultimo appuntamento di sPunti di vista (giovedì 11 novembre) con i rappresentati dell’associazione odv Rossana Palermo (nella foto insieme al sindaco Androni) e Fabio Danieli. Proprio in questa direzione, il sindaco Marcella Androni ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di nastri colorati e palloncini riempiti con gas più leggeri dell’aria.
LE MICRO E LE NANO PLASTICHE
Plastic Free, nata nel 2019 e che oggi conta 230mila volontari in tutta Italia, ha come scopo la sensibilizzazione delle persone e degli studenti sul tema dell’inquinamento da plastica. « Un materiale meraviglioso: versatile e resistente, praticamente eterno – spiega Danieli -. È quindi assurdo che venga usato per poi buttarlo immediatamente, considerato che il 75% non viene riciclato, finendo nell’ambiente».
Alla produzione annua vanno infatti sommate le centinaia di milioni di tonnellate prodotte in 70 anni e mai smaltite: «Anche il riciclo ha dei problemi – sottolinea Palermo -. I vestiti prodotti dalla plastica riciclata, quando lavati, rilasciano milioni di particelle – le micro e le nano plastiche – che finiscono in fiumi, laghi e mari, entrando nel ciclo biologico con conseguenze che a tutt’oggi non si conoscono sino in fondo».
LE BUONE PRATICHE
La serata di sPunti di vista è stata improntata sulle buone pratiche. Come consumatori è possibile esercitare il potere di scelta, partendo da piccoli gesti come prediligere l’acquisto di ortaggi e frutta sfusi al supermercato. Si parte un oggetto alla volta e negli anni non è difficile sostituire completamente la plastica: saponi solidi, detersivi in foglietti, cannucce metalliche, spugne vegetali sono solo alcuni esempi che possiamo introdurre nella nostra vita quotidiana. L’oggetto più semplice da eliminare è la bottiglia di plastica, tanto inutile quanto dannosa.
È stata Arianna Mazzoccato, rappresentante di Legambiente Sesto Calende a illustrare come l’acqua dei rubinetti sia sottoposta a 53 controlli, contro i 40 di quella in bottiglia. «In Italia siamo fortunati, paghiamo pochissimo l’acqua potabile del rubinetto e non la usiamo. Il 70% dell’acqua comprata al supermercato è naturale, un dato impressionanti che fa capire quanto anni di pubblicità per promuovere acqua in bottiglia abbia condizionato le scelte di acquisto dei cittadini».
L’ORDINANZA E LE MULTE DA 600€
«L’amministrazione comunale è impegnata in prima linea su questa battaglia – conclude Milo Manica, vicesindaco e assessore all’ambiente -. Promuoviamo le buone pratiche per dare l’esempio e contrastiamo l’inciviltà di chi abbandona rifiuti domestici». Non a caso, di recente, due persone sono state sanzionate con una multa da 600 euro per questo motivo. E a breve le forze di polizia potranno contare sull’impiego di foto-trappole per monitorare il territorio, mentre in futuro verrà rivisto il complesso dei cestini pubblici.
Proprio in questa direzione l’amministrazione di Angera si sta muovendo: il sindaco Marcella Androni ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di nastri colorati e palloncini in gomma o materiale simile. Oggetti che, se riempiti con gas più leggeri dell’aria senza un oggetto di peso per contrastarne la capacità di sollevamento, possono ricadere poi sul suolo terrestre e lacustre sotto forma di rifiuto. Col rischio che vengano ingeriti dagli animali, causandone la morte.
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