Servizio Civile in provincia di Varese: “Ecco cosa ho imparato grazie a questa esperienza”
Qui le testimonianze di due ragazzi di 23 e 24 anni che hanno partecipato al servizio civile volontario lo scorso anno. Ecco come hanno vissuto i 12 mesi in realtà differenti e compiti che hanno svolto
È stato lanciato il bando 2024 per il Servizio civile Universale. Il servizio dedicato ai giovani tra i 18 e i 28 anni che possono effettuare un servizio di 25 ore la settimana della durata di 12 mesi in un ente del terzo settore o ente pubblico per svolgere attività di rilevanza sociale. Un programma che è attivo anche sul territorio provinciale come spiega CSV Insubria capofila del programma “Giovani protagonisti del Terzo Settore in Lombardia” che mette a disposizione 101 posti. Qui sotto sono riporte le esperienze di due ragazzi di 23 e 24 anni che hanno partecipato al servizio civile volontario lo scorso anno. Ecco come hanno vissuto i 12 mesi in realtà differenti e compiti che hanno svolto. (Foto di repertorio)
Una tua presentazione
N. Ciao, sono Niccolò, ho 24 anni. Nel periodo compreso tra maggio 2022 e maggio 2023, ho partecipato al Progetto “Animare la comunità con la cultura” di servizio civile universale. Dopo aver interrotto il mio percorso universitario, ho cercato questa opportunità per ottenere una maggiore sicurezza riguardo al mio futuro. Il mio servizio si è svolto in due sedi: al Circolo Gagarin di Busto Arsizio e al Progetto Zattera di Varese. La mia formazione teatrale con Martin Stigol di Progetto Zattera mi ha aiutato a gestire un gran numero di bambini in un teatro durante la fase di montaggio dello spettacolo. Al Circolo Gagarin, mi sono occupato dell’organizzazione di eventi, principalmente concerti, occupandomi di aspetti tecnici come luci, accoglienza e logistica. Dopo questa esperienza, sono stato chiamato a lavorare come tecnico luci per un teatro all’aperto in Sardegna.
S. Sono Samuele, ho 23 anni, e l’anno scorso ho partecipato al progetto “IN.Abilità. IN.sieme per sostenere le abilità di tutti” di servizio civile universale presso la Cooperativa sociale La Finestra di Malnate. Mi stavo laureando in servizi sociali e ho scelto questo progetto per affrontare un’area con cui avevo più difficoltà, la disabilità. L’esperienza è stata inizialmente intensa, ma ha contribuito a sciogliere i nodi legati alla mia inesperienza con la disabilità. Mi sono occupato di laboratori, coinvolgendo i ragazzi anche nella stesura della mia tesi. Ora, sono stato assunto presso La Finestra
1. Come il servizio civile ha influito sulla tua vita rispetto alle tue esperienze precedenti di volontariato?
N. Avevo già sperimentato il mondo del volontariato presso le Cuffie Colorate di Busto Arsizio, dove ho aiutato ragazzi disabili a nuotare. Questa è stata un’esperienza bellissima e formativa che mi ha insegnato l’importanza dell’empatia. Tuttavia, la differenza tra il volontariato e il servizio civile è la focalizzazione sul mondo professionale. Il mio obiettivo futuro è lavorare nell’ambito dello spettacolo-musicale.
S. Ho fatto il quarto anno di liceo all’estero e sono scout. Queste esperienze mi hanno offerto diversi approcci al volontariato, permettendomi di comprendere a fondo la dinamica del servizio e la relazione con l’utenza. Il mio ruolo da presidente di Intercultura e le esperienze scout hanno contribuito significativamente al mio percorso.
2.Quale aspetto ritieni di aver appreso maggiormente durante il servizio civile?
N. Ho imparato il valore del tempo: prendersi il tempo per riflettere sulle cose, imparare a gestire il tempo per imparare e trovare il metodo per affrontare le sfide. Questa consapevolezza mi ha aiutato a ottimizzare il tempo e ad utilizzarlo al meglio nelle attività quotidiane.
S. La dinamica con l’utenza è un aspetto cruciale. Nonostante avessi acquisito esperienza come educatore scout e partecipato a numerose formazioni sull’educazione, non avevo mai approfondito la pedagogia. Pur avendo lavorato come educatore, ho svolto il mio ruolo senza una formazione specifica iniziale. Le molteplici formazioni fornite dall’ente hanno rappresentato un prezioso contributo nel guidare una riflessione più approfondita sull’educazione in generale. La mia esperienza di servizio civile ha focalizzato maggiormente l’aspetto professionale, mettendomi alla prova su quell’aspetto critico che in passato generava incertezze, diventando infine il trampolino di lancio per la mia crescita e sviluppo.
3.Il servizio civile è un’esperienza nel terzo settore. Come ti sei formato un’idea di questa realtà e in che modo si differenzia dalle altre esperienze?
N. Ho sempre avuto l’idea che il servizio civile offrisse un’opportunità di crescita personale e un diverso approccio al mondo, lontano dall’accelerazione e dall’importanza del capitale. È un modo di aiutare che nasce dalla volontà di contribuire e sperimentare nuovi stimoli.
S. Alla Finestra crediamo nell’importanza di coinvolgere attivamente i volontari. Il terzo settore è complesso da riassumere in una risposta, ma riteniamo fondamentale integrare e supportare i volontari, evitando di lasciarli allo sbaraglio. Grazie al CSV-centro servizio volontariato dell’Insubria ho partecipato a progetti come “Io dono così” ’evento che ha avuto luogo a Bergamo, Capitale Italiana del Volontariato 2022 dove 500 i giovani da tutta italia hanno partecipato ai laboratori organizzati e agli incontri con lo scopo di valorizzare le esperienze di dono e di impegno che cambiano le comunità. Sono stati momenti di condivisione che mi hanno arricchito molto. Partecipare a formazioni e creare momenti di dibattito e confronto con altri ragazzi ha contribuito notevolmente al mio percorso.
4.In che modo il tuo concetto di cittadinanza e aiuto alla comunità è cambiato grazie al servizio civile?
N. Inizialmente, non mi sentivo parte della mia città, ma durante il servizio civile, aiutando al Circolo e come volontario alle Cuffie Colorate, ho compreso di far parte di una comunità che si sostiene attraverso la cultura. Grazie ai tutor e alle persone che hanno creduto in me, ho sviluppato una visione più positiva di me stesso, con un bagaglio esperienziale ed emotivo più ricco.
5.Perché consiglieresti a un giovane di candidarsi per il servizio civile?
N. Consiglierei di candidarsi perché il servizio civile offre un’opportunità di crescita umana ed esperienziale. È un modo per capire se quella è davvero la strada che si vuole percorrere, modificando completamente i ritmi di vita per un anno. È un’esperienza che ti aiuta a scoprire e a capire meglio il tuo futuro.
S. L’esperienza di servizio civile riveste un’importanza cruciale, specialmente per coloro che si trovano in una fase di incertezza sul proprio futuro. Questa opportunità consente di fermarsi per un momento, riflettere sulle proprie prospettive e intraprendere un percorso concreto. Attraverso questa esperienza, è possibile scoprire nuove passioni e delineare la propria strada, offrendo un valido contributo alla costruzione del proprio cammino professionale e personale.
6.In che modo il servizio civile ti ha cambiato la vita e quali sono i tuoi desideri per il futuro?
N. Mi ha aiutato a capire meglio che quella era la mia strada. Ancora adesso collaboro con Martin (presidente del Progetto Zattera), come per la marcia dei diritti dei bambini. Anche con il Circolo Gagarinì organizzo concerti, faccio parte del gruppo dei volontari. Non ho mai smesso di frequentare né uno né l’altro ente. Dopo il SCU (servizio civile universale) ho fatto domanda per iscrivermi ad un corso di tecnico luci e sono stato preso: a metà gennaio inizierà il corso presso il teatro Coccia di Novara. Un’altra piccola vittoria per me importante! Il scu mi ha cambiato la vita in meglio: mi ha dato una mano per riuscire a capire che è questo che voglio fare e come poterlo fare. Mi ha inserito in un mondo professionale. Ho trovato la mia strada. Il mio obiettivo è completare il corso di tecnico luci che inizierà a metà gennaio presso il Teatro Coccia di Novara. Spero di lavorare nel mondo teatrale come tecnico luci, viaggiando per il mondo e supportando band e eventi musicali.
7.Cosa consiglieresti a un nuovo civilista?
S. Nel consigliare a un nuovo civilista, suggerirei di valorizzare appieno le opportunità formative. E’ essenziale partecipare attivamente a queste sessioni non solo per acquisire conoscenze, ma anche per confrontarsi e stringere connessioni con altri giovani presenti in enti diversi. Il networking svolge un ruolo cruciale nell’arricchire l’esperienza e favorire lo scambio di idee, contribuendo così a una crescita più completa nel contesto del servizio civile.
Qui tutte le info aggiornate: www.serviziocivileinsubria.it
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