Stop ai medici gettonisti: Areu pubblica il bando per specialisti in medicina d’emergenza e urgenza

I termini del bando chiuderanno il 20 gennaio. La graduatoria sarà a disposizione delle aziende che conferiranno incarichi libero professionali. Alla Sette Laghi la ricerca di medici specializzandi pubblicata a metà dicembre ha ottenuto 5 candidature

pronto soccorso busto arsizio

Areu ha pubblicato il primo bando per assumere medici liberi professionisti che andranno a sostituirsi alle cooperative di gettonisti.
«È il primo passaggio – ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – per riportare i medici all’interno del Servizio Sanitario Regionale. Il provvedimento, adottato dalla Giunta regionale, mira a riequilibrare un modello iniquo utilizzato da alcune cooperative di ‘gettonisti’. Ritengo che la proposta economica per i liberi professionisti sia congrua rispetto al compenso che ricevono i colleghi dipendenti ospedalieri».

Il compenso orario omnicomprensivo e lordo sarà di 80 euro per chi ha una tra le specializzazioni più richieste come quella di medicina d’emergenza e urgenza o terapia intensiva rianimazione e per medici non specialisti con più di tre anni di esperienza specifica. 60 euro per medici specializzandi da destinare sia ai PS sia ai Servizi di Anestesia e Rianimazione, con profilo di competenza e livelli di autonomia compatibili con i documenti di riferimento regionali, sia per la specialità di MEU (Medicina di Emergenza Urgenza) ed equipollenti, sia per altre specialità da destinarsi ad aree di PS (ad es. ortopedia, chirurgia). Infine, sarà di 40 euro per i medici specialisti in qualsiasi disciplina, medici non specialisti e medici specializzandi dedicati agli ambulatori ‘codici minori’.
Il compenso è stato calcolato su quanto viene oggi riconosciuto ai medici reclutati dalle cooperative, al netto, dunque, della percentuale intascata dalla stessa agenzia.

Possono inviare la domanda di partecipazione all’avviso di AREU gli specialisti in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, specialisti in Medicina d’Emergenza Urgenza, medici in formazione specialistica in tutte le discipline e medici non specialisti.

Al termine della procedura comparativa sarà predisposto un elenco di medici idonei cui conferire incarichi libero professionali per prestare attività di emergenza urgenza intra ospedaliera presso i servizi di anestesia e rianimazione, presso il pronto soccorso e presso gli ambulatori per i ‘codici minori’ degli enti del servizio sanitario di Regione Lombardia.

Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione è fissato entro le 24 di sabato 20 gennaio 2024. Maggiori informazioni all’indirizzo https://www.areu.lombardia.it/web/home/bandi-e-concorsi
I tempi sono stretti anche in vista della scadenza di alcuni contratti di Asst che dovranno trovare una soluzione entro fine gennaio.
Alcune azienda ospedaliere, come quella di Varese, si è mossa anche in autonomia per evitare di trovarsi in difficoltà a febbraio. In particolare, lo scorso dicembre ha emesso un bando per reclutare medici specializzandi per collaborazione libro professionali o contratti co.co.co.  Rispetto al Decreto Calabria ( che apre all’assunzione a tempo determinato degli specializzandi a partire dal secondo anno), l’attuale bando è aperto a tutti, compresi gli studenti del primo anno, per un’attività settimanale massima di otto ore ( dato che la formazione ne richiede 32) e un compenso orario di 40 euro.  Fino a oggi sono arrivate 5 candidature. Il bando rimarrà aperto fino alla fine del 2025. 

Una volta chiusi i termini, le aziende ospedaliere scorreranno l’elenco degli idonei in ragione delle specifiche esigenze. Ogni Ente potrà attingere più volte (per massimo di 3 volte ciascuno) dall’elenco per il conferimento di ulteriori incarichi libero professionali a parità di condizioni. Il singolo professionista potrà essere titolare di vari incarichi libero professionali conferiti da Enti diversi.

L’assessore Bertolaso si dice sicuro che i professionisti aderiranno alla nuova formula regionale che permette di stipulare accordi libero professionali con i singoli specialisti. Chi lavora nelle società di servizi è scettico e dubita che i medici fuoriusciti dal sistema pubblico abbiano voglia di rientrare in un sistema che ha dimostrato carenze e criticità organizzative.

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IL COMMENTO DI NICOLA DI MARCO DEI 5 STELLE

«Quanto presentato oggi dall’Assessore Bertolaso, piuttosto che lo stop alla pratica dei medici a gettone, somiglia più all’istituzionalizzazione del “gettonismo”, attraverso liste dalle quali le strutture possono attingere professionisti. Un elenco certamente più ordinato rispetto a prima, ma che poco ha a che vedere con l’assunzione dei medici all’interno delle strutture. Assunzioni che non si fanno con gli annunci e con le conferenze stampa, ma attraverso lo stanziamento di risorse e investimenti» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Nicola Di Marco.

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Pubblicato il 09 Gennaio 2024
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