A Samarate il centrodestra si organizza per le elezioni. E c’è richiesta di rilancio

La soluzione naturale resta il Puricelli-bis, ma anche sul piano del programma da Fratelli d'Italia arrivano richieste di cambiamento e di maggiore peso

La giunta Puricelli a Samarate

Che centrodestra si presenterà alle elezioni amministrative a Samarate? Mancano tre mesi alla presentazione delle liste. Il centrosinistra è partito con il passo lunghissimo (già a dicembre) presentando il suo candidato, Alessandro Ferrazzi, sostenuto dal Pd e dalla storica, solida lista civica Samarate Città Viva; il Movimento 5 Stelle continua a muoversi sui temi amministrativi. E nel centrodestra? A oggi un cosa si può dire: nell’alleanza c’è una certa voglia di rilancio.

La soluzione naturale resta quella di un bis di Enrico Puricelli, sindaco che ha fatto un solo mandato e che ha mostrato una presenza (anche social) attenta, gode di simpatia, ha saputo parare il colpo anche di fronte ad un’azione politica di squadra non proprio brillante e ad una certa litigiosità tenuta sottobanco. Soluzione naturale, di diceva, che però non ha impedito di vagheggiare nei mesi scorsi anche altre soluzioni alternative, come il nome di Vito Monti (già assessore all’istruzione) che poteva rappresentare la bandiera di Fratelli d’Italia.

Ad oggi non ci sono contrapposizioni di nomi, sia chiaro, i partiti non hanno iniziato le consultazioni ufficiali.
Perché parlavamo di discontinuità, allora? Oggi non è sul nome, appunto. Sul piano dei contenuti però Fratelli d’Italia si è fatta sentire: dietro ad un comunicato che parlava di entusiasmo dentro la sezione e del ruolo del commissario Francesco Carbone, nei contenuti i “Fratelli” ha messo lì un messaggio forte.

Fratelli d’Italia e le richieste di rilancio

Nel comunicato si parlava della necessità di «una massiccia ristrutturazione dell’impianto comunale» e – ancora più forte – si metteva sul piatto l’idea di «una ricostituzione di un’azienda partecipata per ridare un adeguato decoro urbano a Samarate». Il che sarebbe un bel cambio di rotta rispetto alla linea che è stata perseguita nelle amministrazioni di Leonardo Tarantino, che ha portato alla liquidazione l’azienda comunale Asc, dopo aver ceduto una parte di servizi alle nuova aggregazioni obbligate dalla Legge (come nel caso dell’acquedotto, ceduto ad Alfa) e altri comparti (come le farmacie) per scelta politica.

Samarate generica generiche

Fratelli d’Italia ha acquisito più peso nella compagine di governo, in questa fase finale della consigliata: se prima contava solo un assessore in squadra, Maura Orlando, ora ha portato dalla sua anche Rossella Caligiuri, la presidente del consiglio che nel 2019 era nella lista “personale” di Puricelli.
È chiaro che FdI, nel 2024, secondo anno dell’era Meloni, può puntare ad avere un maggior peso politico. E se non con un candidato sindaco (ma non è detto) potrebbe farsi sentire chiedendo più peso nella squadra o punti di maggior discontinuità nel programma, come fa intendere il comunicato.

La sensazione è che comunque i nuovi equilibri nel centrodestra possano ridefinire il profilo dell’amministrazione samaratese, da 14 anni saldamente in mano al centrodestra, con al “timone” Leonardo Tarantino, due volte sindaco e poi consigliere delegato al bilancio, capace di far da pontiere anche tra le diverse anime della Lega cittadina.

materiali elezioni 2015
La rielezione a sindaco di Tarantino, nel 2015

A Samarate un “derby” tra Lega ed FdI?

Fin qui gli equilibri tra la Lega e FdI.
Chi c’è poi di altro? Ci sarebbe tutta l’area più verso il centro, che alla prova elettorale del 2019 pesava l’11,5% (a sostegno di Alessandra Cariglino), di cui quasi un terzo con una specifica lista “al centro” che affiancava Forza Italia.
E oggi? Forza Italia, appena uscita da un tribolato congresso, ancora deve nominare un coordinatore.
In linea teorica FI dovrebbe essere terzo pilastro centrodestra, ma non è detto che (più dalle persone sul territorio che dal partito) possa emergere anche qualche aggregazione alternativa, di collocazione centrista, magari per rompere gli schemi.
Certo: mancano ancora tre mesi alle liste, dicevamo, e dunque c’è tempo. Può succedere ancora di tutto.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Febbraio 2024
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