Varese

A Villa Toeplitz la presentazione del libro “Le parole in chirurgia. Dal medioevo al SARS-COV-2” di Renzo Dionigi

Un incontro per discutere su come il linguaggio iper specialistico della comunicazione scientifica rischi di allontanare il grande pubblico, ma anche di mettere in difficoltà i professionisti

07 Febbraio 2023

Il Centro internazionale di Ricerca per le Storie locali e le Diversità culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria prosegue il suo ciclo di incontri culturali “L’unità del sapere. Territori, relazioni, connessioni” con la presentazione del libro Le parole in chirurgia. Dal medioevo al SARS-COV-2 di Renzo Dionigi.

L’appuntamento è mercoledì 7 febbraio alle 16.30 nella sala convegni Insubria di Villa Toeplitz a Varese. Intervengono Giuseppe Armocida, Giovanni Iamartino e Alessandra Vicentini. L’incontro si può seguire anche online a questo link.

«Oggi – spiegano gli organizzatori – la comunicazione scientifica avviene in inglese e le altre lingue europee sono meno utilizzate e rimangono in un ambito di minore prestigio anche professionale. Questo comporta il rischio di un crescente contrasto: da un lato, un linguaggio agevolato, accessibile a chi non è medico o allo studente in medicina; dall’altro, un linguaggio iperspecialistico, che rischia di essere di difficile comprensione per gli stessi medici con altra specializzazione».

«Durante la revisione dell’ultima edizione di un noto trattato di chirurgia – aggiungono – si è constatata un’inattesa e straordinaria estensione dei lemmi chirurgici e medici in generale. Questa proliferazione di termini, talora impenetrabili, inconsueti e frequentemente presi in prestito da altre lingue, sta progressivamente allontanando il grande pubblico e per il suo tecnicismo può mettere in difficoltà anche la “corporazione clinica”. Si è così reso necessario un aggiornamento del vocabolario chirurgico e, in parte, di quello medico per fornire elementi utili per decodificare e intendere neologismi, forestierismi, termini inconsueti, eponimi e acronimi».

6 Febbraio 2024
Redazione VareseNews
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