Addio a Bruno Biasci, una vita di impegno contro le barriere architettoniche

La nascita di un figlio affetto da disabilità grave, oltre ad essere fonte di grande sofferenza può rappresentare per qualcuno un trampolino di lancio verso una vita pienamente fruttuosa, capace di migliorare la società partendo dalle piccole cose, che proprio piccole poi non sono. È il caso di Bruno Biasci, figura di spicco del volontariato varesino, scomparso ieri dopo una lunga vita dedicata all’impegno sociale.

Tante le attività che lo hanno contraddistinto. Ne ricordiamo alcune. Membro attivo nella Commissione barriere architettoniche della Lega per l’inserimento sociale e la difesa dei portatori di handicap (Lisdha), Fondatore del Comitato per una città senza barriere e dell’Associazione Donatori del Tempo e collaboratore dell’Associazione Il Girasole e della rivista sulla disabilità Lisdha news. Nonché fervente appassionato di volo fin da giovanissimo e socio attivo dell’ Aero Club Adele Orsi (Acao) e del Centro Studi del Volo a Vela Alpino (Csvva).

In tanti se lo ricordano camminare in compagnia del figlio in carrozzina per le strade di Varese, ma tanti di più lo hanno conosciuto per il suo impegno instancabile per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici, sui trasporti, nelle abitazioni. Un compito minuzioso il suo, nell’individuare costantemente quegli ostacoli (una rampa malfatta, un marciapiede alto, un gradino di troppo, una pedana non utilizzabile…) che passano inosservati ai più, ma che rappresentano delle limitazioni che rendono inutilmente ancora più complicata la vita di chi per la sua disabilità ha già un’esistenza non facile.

Un uomo con tanta umanità e tanto senso pratico da creare un’associazione, quella dei Donatori del tempo, specializzata nell’adattamento e nel prestito gratuito di ausili e carrozzine. Sì, perché una carrozzina che diventa strumento fondamentale per la mobilità non è un oggetto qualunque, ma bisogna che sia realizzata su misura proprio come un vestito. Quindi perché non creare un’associazione in cui un gruppetto di uomini di buona volontà e con una tanta manualità si trovino a donare il proprio tempo per un servizio che può essere così utile per tanti?

Costanza, impegno, dedizione, hanno accompagnato anche la sua collaborazione alla rivista trimestrale Lisdha news, offrendo un servizio di informazione sui temi dell’accessibilità che è andato ben oltre il territorio varesino.

Fino a che ieri, lui che era stato un vero pioniere del Volo a Vela post bellico, “E’ volato lassù nelle nuvole dove ha sempre sognato di essere”.
I suoi funerali si svolgeranno sabato 17 febbraio alle ore 15.30 presso la Chiesa della Brunella di Varese.

(Ricordo di Marcella Codini)

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