Al resort delle Maldive dove si parla varesino

Al Joy Island lavora un bel gruppo di dipendenti della provincia di Varese, che porta la cultura della città e dell'Italia anche sui piatti della sua clientela internazionale

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In mezzo all’Oceano Indiano, sotto il sole delle Maldive, esiste un resort dove lavora un nutrito gruppo di dipendenti provenienti dalle province di Varese e di Milano. Si tratta del Joy Island: uno dei resort della Cocoon Collection, catena di hotel che da Zanzibar si è sviluppata fino alle Maldive e allo Sri Lanka.

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Il resort Joy Island alle Maldive 4 di 8

Non è sempre stato così. Per anni, infatti, l’unico italiano dipendente degli hotel Cocoon Collection è stato Giovanni De Ambrosis, chef varesino che da sette anni copre il ruolo di direttore culinario della catena. «Il gruppo di italiani – racconta De Ambrosis – si è formato solo negli ultimi due anni. La maggior parte di loro proviene da Varese, come Giacomo Bongiovanni (chef italiano a Joy Island), Alessandro Vuolo (commis di cucina) e Clara Mainetti (assistente del tour operator Azemar a Joy island). Oltre a loro ci sono anche il nostro chef de cuisine Davide Bassi, che arriva da Legnano, e Laura Busnari, assistente del corporate chef a Joy Island».

Obiettivo: fare rete con le scuole della provincia di Varese

«Nella cucina di Joy Island – spiega lo chef – lavorano 60 persone. Quasi tutte sono gente locale, ma per i ruoli manageriali di maggiore responsabilità ho scelto personale italiano, che ho raggiunto anche grazie al rapporto con gli insegnanti delle scuole alberghiere della provincia di Varese e Stresa. L’unica eccezione è Alessandro, che abbiamo assunto con l’obiettivo di avviare una rete tra la nostra catena di resort e le scuole di Varese. Questo progetto permetterebbe a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro appena finiti gli studi e svolgere fin da subito esperienze di alto livello».

Anche se ogni giorno ci si sveglia in un paradiso, lavorare in un’isola in mezzo all’oceano non sempre è facile. «Portare una persona a lavorare alle Maldive è sempre una scommessa – afferma De Ambrosis -. Il resort è come una piccola città autonoma, dove convivono 18 nazionalità diverse. Quando finisce la giornata di lavoro, non ci sono posti nelle vicinanze dove uscire e svagarsi, ma ci impegniamo comunque a offrire ai nostri dipendenti più opportunità possibili per vivere al meglio il proprio periodo sull’arcipelago. A Joy Island, per esempio, abbiamo riservato una parte dell’isola per i dipendenti, così che anche loro possono stare in spiaggia e fare il bagno nel tempo libero».

«Cerchiamo di portare Varese nel mondo»

Quella al lavoro nella cucina di Joy Island è quindi una squadra di nostri “vicini di casa”, che cerca di portare Varese e l’Italia anche sulla tavola dei suoi ospiti internazionali. «Da sempre – sottolinea De Ambrosis – tento di introdurre la cultura italiana e varesina negli hotel dove lavoro. Anche qui alle Maldive, sotto l’Epifania, porto la tradizione dei cammelli di pasta sfoglia, preparandoli di fronte agli ospiti e spiegando loro la storia di questo dolce tipico della nostra città. Inoltre, produciamo di persona mozzarelle con latte italiano con la collaborazione di “Italian Dairy Product” di Leo Condemi e la moglie Silvia e usiamo forni adatti per preparare la pizza della vera tradizione napoletana».

Alessandro Guglielmi
aleguglielmi97@gmail.com

 

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Pubblicato il 07 Febbraio 2024
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