Da Luino a Sanremo per esporre la mostra “The golden sounds of nature”
A organizzarla una collettiva di artisti in sinergia con l’associazione culturale Le Sempiterne, presieduta da Simona Fontana Contini
Da lunedì 5 febbraio a domenica 11 febbraio 2024 a Sanremo, nella settimana dedicata al Festival della canzone italiana, presso il prestigioso edificio Liberty del Grand Hotel et Des Anglais, avrà luogo The Golden Sounds of Nature, art pills, collettiva di artisti organizzata in sinergia con l’associazione culturale della provincia di Varese Le Sempiterne, presieduta da Simona Fontana Contini.
L’associazione intende promuovere le bellezze italiane nel mondo e trae ispirazione anche dagli incantevoli Grand Tour d’antan. Già alla fine dell’800, le guide per viaggiatori di Thomas Cook consigliavano questi percorsi di charme che accomunano anche le terre e le acque Liguri Lombarde per scoprirne i meravigliosi panorami. L’esposizione, infatti, si sofferma sulla bellezza della madre terra con un volo proteso verso il moto planetario. In natura, come nell’arte, troviamo creazioni dalle dimensioni grandi e piccole, proprio come le opere presentate.
Nella settimana dedicata alla musica, queste tele ci riportano ai dolci suoni di ciò che ci circonda in cui tutto vibra, dai mari, ai navigli di Matteo Laganà, dalle melodie dei pianeti di Pier Marcello Castelli, alla dimensione spirituale delle opere di Marika Laganà e di Italo Corrado ispirate dall’incanto di scenari naturali.
Lo charme assoluto della Belle Epoque accomuna Sanremo a Milano e al confine italo-elvetico, in particolare a Luino sul Lago Maggiore: in queste realtà, si affacciano residenze Liberty edificate tra la fine dell‘800 e gli inizi del ‘900 con architetture aristocratiche circondate da giardini meravigliosi: le stupende location come il Grand Hotel et Des Anglais, diretto da Paolo Madonia, fanno parte della storia internazionale e vengono citate già in prestigiose pubblicazioni ottocentesche. L’hotel ospitò altri clienti d’eccezione come: Winston Churchill, Gabriele D’annunzio, il poeta Trilussa, Guglielmo Marconi, il Principe ereditario del Giappone, il Duca di Bergamo e Filiberto Duca di Pistoia, per citarne solo alcuni.
La collettiva coinvolge quattro differenti personalità di spessore accomunate dal grande amore per la natura e per la costa ligure dove hanno già esposto: Matteo e Marika Laganà, Italo Corrado e, in qualità di ospite, Pier Marcello Castelli. Gli artisti Laganà e Italo Corrado sono presenti nella piattaforma di Excellence Luxury Magazine.
Innamorati delle acque, tanto da scegliere la seconda casa sul mar Ligure e lo studio sui Navigli milanesi, Matteo Laganà, classe 1946, e sua figlia Marika si ispirano agli elementi di natura. Insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica a Roma il 2 giugno 1986, Matteo raffigura la dimensione delle acque milanesi, Milano è la metropoli dal grande cuore pulsante, energia che ruota intorno alla cattedrale alchemica, il Duomo e ai suoi luoghi di preghiera. La forza della città è la sua gente, generosa, aperta, solare, caratteristiche che la famiglia Laganà ben rappresenta, pur avendo radici calabresi. Matteo Laganà ha vissuto appieno la Milano eterna, viva, stupenda, quella che riesce a donare sensazioni intime, quella stella che, da grande carismatica internazionale si sa trasformare in una piccola scintilla serena e immacolata.
Laganà assorbe e rielabora queste magiche atmosfere e le ridona, rendendole uniche con la grazia preziosa del suo tratto pittorico. Nel corso della sua vita ha ricoperto anche il ruolo di Presidente dell’associazione del Naviglio Grande, un punto di riferimento per la valorizzazione territoriale della metropoli lombarda. Le città d’acqua italiane sono due grandi fonti d’ispirazione, da Milano alla Serenissima Venezia, ricreando un ponte tra le due realtà. L’arte di Matteo Laganà ha portato un’impronta italiana nel mondo, con esposizioni e installazioni, anche private, nel luganese della vicina Confederazione Elvetica, nella sua Milano, al Palazzo dell’ Arengario, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, da Cova in via Montenapoleone, a Roma al Palazzo delle Esposizioni; all’estero Laganà ha esposto dall’Atrium Fashion Hotel a Budapest a prestigiose gallerie d’arte a Parigi, Monaco di Baviera, in prestigiose dimore come Villa Marazzi e Villa Foscolo.La sua arte è fruibile in vicolo dei Lavandai proprio di fronte a quel monumento storico che è il lavatoio in cui condivide l’atelier con le figlie Marika e Sabrina.
Marika Laganà, figlia d’arte, classe 1986, inizia a dipingere fin da piccola nello storico Atelier di famiglia, sito in Milano, in una delle cornici più affascinanti della città, lo storico Naviglio Grande, un tempo cuore del borgo antico. Il suo percorso inizia con l’utilizzo dell’olio su tela, nel rispetto della tradizione di famiglia, con opere che raccontano i magici corsi d’acqua, i navigli con gli scorci di case di ringhiera, istantanee di tram che corrono in centro città. Nel tempo, la sua arte si evolve con l’utilizzo della resina epossidica, le sue opere rappresentano il suo stato d’animo interiore profondamente connesso e ispirato dalla natura e dal mondo che esplora durante i suoi lunghi viaggi in Africa e in America, ma soprattutto in Irlanda.
Italo Corrado, classe 1973, laureato all’Accademia delle Belle Arti di Brera, è un artista concettuale, espressionista-astratto attivo a Milano. Italo dipinge le emozioni più profonde che gli evoca la natura: suggestioni delle acque marine, del cielo terso e brillante, scintille divine che pervadono l’artista per trasmetterle attraverso le sue opere. Ogni suo dipinto è un viaggio nelle dinamiche percettive in chiave naturalistica e contemporanea, misurandosi con i grandi misteri della psiche. Grazie alla forza dei colori dialoga sulla tela rappresentando, con sprazzi di luce e ombre, le grandi tematiche che indaga l’essere umano. Dalla Fondazione Prada di Milano, a Sanremo e a Palazzo Verbania e Villa Porta, sul Lago Maggiore, Italo esprime la sua arte nel mondo con differenti serie tra cui la collezione privata dedicata al brand di moda Seven Wolves, che lo ha fatto conoscere in Cina. Le opere presenti in mostra sono della serie “Oltre confine”.
Pier Marcello Castelli, classe 1946, vive sul Lago Maggiore, a Luino, proprio di fronte al Lago. Egli possiede una passione innata per l’ arte, che, nel tempo, gli ha permesso di rivestire anche ruoli istituzionali in qualità di Amministratore Unico della Patrimoniale della Provincia di Varese e di Assessore alla Cultura presso il Comune di Luino. Nasce a Pesaro, si trasferisce poi a Montegrino Valtravaglia, un paesino nelle vallate lombarde, luogo in cui trascorre vari anni della sua vita. Nel periodo universitario, ha la possibilità di esprimere il suo talento artistico. A Milano, infatti, frequenta ambienti pittorici quali il bar Giamaica di via Brera e il ristorante da “Pino La Parete”: in questo periodo, approfondisce la conoscenza dello scultore Ambrogio Consonni ai tempi in cui lavorava per la Veneranda Fabbrica del Duomo. Negli anni continua a sperimentare la pittura, confrontandosi anche con altri artisti come Ercole Pignatelli. La sua arte ha attraversato diversi periodi, subendo l’influenza di grandi nomi come Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Giacomo Balla, René Magritte. Nella sua vita ha esposto in molte collettive a Milano, in Lomellina, a Ginevra al Caffè de Bank. Sul lago Maggiore a Luino, luogo in cui vive, ha esposto in edifici Liberty come Palazzo Verbania per la rassegna #artetrailaghi, a Germignaga presso il presso lo spazio espositivo della magnifica Colonia Elioterapica per un evento organizzato da Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.