Fondi FESR dall’Europa per lo sviluppo del Varesotto: Regione invita a fare rete per ottimizzare i risultati

Grazie al precedente piano finanziato dall'Unione Europea, in provincia 2700 aziende hanno ottenuto 80 milioni di euro. Con una strategia condivisa si punta a raddoppiare gli investimenti

convegno fondi FESR

Sul tavolo ci sono tra i 150 e i 160 milioni di euro destinati dall’Europa con i fondi FESR 21/27 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) alla provincia di Varese. Il territorio dimostri vivacità e voglia di investire.
Questa mattina, al centro congressi di Villa Ponti, ha fatto tappa il tour PR FESR, promosso da Regione e Unioncamere Lombardia, rivolto agli stakeholder per illustrare le policy promosse, i bandi in uscita, le modalità di partecipazione e le ricadute attese sul territorio.

“I VARESINI HANNO IL BRACCIO CORTO NELLA RACCOLTA FONDI PER LA CUTLURA”

La principale criticità è stata sollevata da Andrea Mascetti, Presidente Finlombarda, che ha rimarcato la scarsa propensione dei varesini a sostenere progetti di sviluppo in ambito culturale: « In provincia di Brescia sono capaci di grandi risultati nella raccolta fondi, mentre nel Varesotto i risultati sono molto bassi. Nonostante la sua storia imprenditoriale i risultati raggiunti sono strani – ha detto l’avvocato –  Questo territorio deve ragionare in termini di sinergia, dimostrando compattezza verso investimenti di sviluppo. Non dimentichiamo la desertificazione del nord della provincia che ha necessità di essere rilanciata. Oggi esistono strumenti e progetti ad hoc per questi territorio a rischio abbandono, che sono un patrimonio unico.  La provincia di Varese ha la possibilità di ottenere il doppio delle risorse del precedente Fondo, e mi auguro che tutti gli operatori, pubblici, privati, enti e associazioni avviino una riflessione per sviluppare idee importanti. Finlombarda è determinata a sostenere lo sviluppo, aiutando con strumenti anche propri. Ma ci vuole volontà».

TRE AMBITI DI INVESTIMENTO

Il presidente di Finlombarda ha voluto sferzare gli attori riuniti da Regione e dall’assessore regionale a Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi per capire quali opportunità siano legate al programma 2021-2027 da 2 miliardi di euro che andranno a sostenere investimenti che rientrano in alcune linee indicate dalla presidente Ursula Von Der Leyen:

  1. Smart Europe  tecnologia e competitività
  2. Green Europe transizione ecologica
  3. More inclusive Europe sia del centro con le periferie sia di aree urbane e territori

In sala molti esponenti del mondo imprenditoriale, di enti comuni e associazioni intervenuti per comprendere opportunità e impegni perchè, come ha ricordato l’assessore Alessandro Fermi: « Questo programma FESR ha sue leggi proprie che vanno poi a sommarsi con quelle del tutto nazionali che complicano una burocrazia oggettivamente faticosa».
E sulle difficoltà di sviluppare progetti che possano effettivamente essere calati a terra sia Regione sia Finlombarda sia Camera di Commercio sono a disposizione per sostenere nell’iter burocratico.

LA CAMERA DI COMMERCIO AL FIANCO DELLE IMPRESE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI

«Il ruolo della Camera di Commercio – ha ricordato il direttore dell’ente camerale varesino Mauro Temperelli –  come previsto dal modello costruito con Regione Lombardia nell’ambito di un accordo che ha Unioncamere Lombardia, è quello di favorire l’arrivo sul territorio dei fondi, più contributi possibili alle imprese. Noi curiamo l’istruttoria di molti bandi, aggiungiamo risorse come Camera di Commercio,  integriamo le risorse regione Lombardia e cerchiamo quindi di essere completi nel piano di aiuti alle imprese sui vari fronti, dall’internazionalizzazione, all’innovazione, alla digitalizzazione e da ultimo allo sviluppo sostenibile che è al centro dei nostri programmi come si vede anche nel FESR, presentato oggi. Per poter ottimizzare al massimo in risultati e ottenere il massimo delle risorse, come Camera di Commercio dobbiamo impegnarci a comunicare al meglio, ogni tipo di opportunità.  Dobbiamo gestire al meglio le domande pervenute dalle imprese per non ritardare, materialmente, l’erogazione dei fondi. Cerchiamo di essere al passo con dei tempi di erogazione che sono anche molto stretti e dobbiamo sicuramente comunicare al meglio le opportunità che pian piano si aprono ».

L’Assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso ha ricordato l’impegno finanziario di circa 18 milioni di euro  per sostenere e promuovere la ricchezza culturale lombarda. In particolare i due strumenti: Innovacultura, che assegna 6 milioni di euro a micro e medie imprese culturali e creative che si mettono insieme per rendere accessibili e tecnologici gli ambienti; e Lombardia per il cinema con 3 milioni di euro per realizzare prodotti audiovisivi di promozione della Lombardia.

NEL PRECEDENTE PROGRAMMA FESR ARRIVATI 80 MILIONI DI EURO PER 2700 AZIENDE DEL VARESOTTO

Ad aprire i lavori  della tappa varesina del tour, la Vicesindaco di Varese Ivana Perusin che ha sottolineato l’importante opportunità per lo sviluppo del territorio che deve fare squadra.
Nello scorso ciclo di programmazione (FESR 14-20), in provincia di Varese sono stati finanziati progetti per oltre 80,8 milioni di euro, di cui hanno beneficiato quasi 2.700 imprese. Col nuovo ciclo si vuole fare ancora di più: la programmazione 2021-2027, che sta entrando ormai nel vivo, ha infatti un valore complessivo di 2 miliardi, il doppio di quella precedente.
Nel corso della mattinata sono stati presentati approfondimenti sulle priorità d’intervento del PR FESR 2021-2027 con le opportunità a disposizione del territorio ma anche sulla strategia Aree Interne 2021-2027, che in provincia di Varese vede coinvolte le Comunità Montane del Piambello e delle Valli del Verbano.

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Pubblicato il 23 Febbraio 2024
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