Furti alle macchinette, a Varese condannata la “coppia del tombino”

Per la razzia delle macchinette al liceo artistico Frattini di Varese e il contestuale furto con spaccata (un tombino lanciato nella vetrina) al “TripleBasket” di via Manin arrivano le condanne. Il giudice monocratico di Varese si è pronunciato nel corso del procedimento cominciato per direttissima e terminato con rito abbreviato per uno dei due imputati: un 41enne di Varese è stato condannato a un anno di reclusione e 200 euro di multa: si trova peraltro già in carcere poiché accusato di non aver rispettato gli obblighi di misura cautelare imposti dai giudici varesini in seguito ai fatti.

La complice, classe 1989 originaria della Repubblica Dominicana ma cittadina italiana, non è invece comparsa in giudizio poiché irreperibile, ed è stata dunque condannata in contumacia a un anno e sei mesi e alla multa di 300 euro. I due, entrambi senza fissa dimora, sono difesi dall’avvocato Oskar Canzoneri; erano stati al centro del fatto di cronaca scoperto dalle Volanti della questura di Varese in seguito all’ennesimo furto aggravato che ha colpito luoghi pubblici (scuole e palestre nell’ultimo anno al centro di vere e proprie razzie di monete nelle macchine erogatrici di bevande) e negozi, introducendo peraltro in città la tecnica del “tombino“ per infrangere le vetrate degli esercizi, e che apre le porte all’aggravante per quel tipo di reato (e quindi al potenziale inasprimento della pena).

Al fatto di Masnago che risale ai primi di gennaio seguirono le manette per i due, che una volta finiti in libertà sono stati gravati della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, obbligo puntualmente disatteso da entrambi e che ha fatto scattare l’arresto per l’uomo, oggi in carcere. La compagna risulta come accennato ad oggi ancora irreperibile.