Gallarate punta sulla notte col progetto di luci colorate che racconteranno la storia della città
Il progetto ,cucito su misura dal designer Romano Baratta per il nucleo antico, illuminerà con diversi colori le varie zone mettendone in risalto le origini. Longobardi: "Così facciamo marketing territoriale"
L’amministrazione comunale e il Distretto Urbano del Commercio puntano a valorizzare la Gallarate by night attraverso un progetto di illuminazione del centro che ne valorizzerà storia, cultura e tradizione. Il progetto Gallarate Lightscape porta la firma dell’artista e designer gallaratese Romano Baratta che lo ha cucito su misura per la città in cui ha lo studio.
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Il blu dei torrenti Arnetta e Sorgiorile attorno ai quali è cresciuta la città, il rosso delle macellerie o beccarie, il giallo dell’oro nelle vie del commercio, il verde dell’antico faggeto, l’arancio che illuminerà il quartiere del cibo (la contrada del brodo), il porpora illuminerà la zona del potere temporale e spirituale. Saranno questi i colori che trasformeranno tutta la zona centrale della città raccontandone la storia attraverso la luce.
L’assessore al Commercio Rocco Longobardi ha spiegato che si tratta di una parte del progetto con cui la città ha vinto il bando per le eccellenze di Regione Lombardia: «Oltre a quello sulle luci c’è il monitoraggio dei flussi di persone e biciclette nella zona pedonale con 7 nuove telecamere, il progetto di smart parking con pannelli elettronici che segnalano i parcheggi liberi (realizzato da Amsc), la nuova sede del Distretto del commercio in via san Giovanni Bosco. Quello che deve ancora partire è legato alla piantumazione di alberi».
Longobardi spiega che il progetto di illuminazione sarà un tassello importante per costruire la strategia di marketing territoriale che renderà Gallarate ancora più attrattiva, sfruttando proprio la sua vivacità serale.
Un gioco di squadra al quale hanno partecipato anche Luca Cucchiara, presidente del Naga, e Ascom Gallarate con il suo presidente Renato Chiodi che ha sottolineato come si tratti di «un progetto fortunato che si inserisce in una città che si sta distinguendo per la vitalità serale e notturna. Serviva un’anima, un segno distintivo della città».
Infine è proprio Romano Baratta a spiegare il suo progetto che «prevede un’illuminazione che non serve solo per vedere ma anche per valorizzare e raccontare l’identità e la storia di Gallarate. È cucito su misura per questa città. L’obiettivo è quello di valorizzare la Gallarate di una volta, quella che si è sviluppata dal vicus, il borgo che è andato perduto. Oltre alla parte di luci colorate ci saranno anche degli spot di luce bianca che metteranno in rilievo parti architettoniche della città che fino ad oggi non hanno avuto l’attenzione che meritavano».
Da non sottovalutare, infine, l’aspetto sicurezza: «Un’illuminazione come questa non potrà far cambiare idea ad uno scippatore che vuole commettere un furto ma sicuramente creerà un ambiente che potrebbe scoraggiare alcuni gesti di microcriminalità oltre a invogliare i cittadini a frequentare di più le vie illuminate» – ha aggiunto Baratta.
La realizzazione è prevista entro quest’anno e il costo previsto è di 225 mila euro.
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