Gli studenti dell’Istituto comprensivo De Amicis di Castronno in visita al Senato

Una "gita" diversa dalle altre, accessibile a tutti. Un'esperienza, come raccontano dirigenti e professori, di valenza civica e sociale

Scuola Castronno in Senato

“Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato” Edgar Allan Poe.

È un dato risaputo e tutt’altro che sensazionale che le scuole organizzino viaggi d’istruzione. Innovativo e illuminato invece l’approccio a quest’esperienza fondante che assume l’istituto Comprensivo “De Amicis” di Castronno . Il pretesto è un viaggio a Roma che si trasforma in un percorso esperienziale di valenza civica e sociale accessibile a tutti. «A fronte del fenomeno deprecabile delle gite d’oro – dice Matilda Padovani, referente di plesso – crediamo fortemente che le gite scolastiche siano un nodo centrale nella formazione degli studenti, oltre che un diritto imprescindibile, e che la disomogeneità di reddito non debba essere elemento discriminatorio».

«Abbiamo quindi impostato il nostro viaggio studiandone dettagliatamente ogni aspetto, dai trasporti alle strutture ricettive, affinché fosse economicamente alla portata di tutti».

Ne è nata un’esperienza didattica inclusiva al fine di stimolare le abilità sociali e le sensibilità peculiari degli studenti in un contesto complesso e articolato come quello metropolitano di una città come Roma.

«Oltre alle bellezze artistiche che tutti ben conosciamo – dice Paola Tomei, insegnante di lettere – abbiamo creduto necessario far conoscere ai ragazzi il funzionamento di un’istituzione fondamentale della vita democratica del nostro paese quale è il Senato. Accompagnati dal primo cittadino Giuseppe Gabri, fermo sostenitore delle iniziative della nostra scuola, gli studenti hanno vissuto l’emozione di sedersi ai banchi dell’Aula, simulando in prima persona le tappe del lavoro di una Commissione in una delle Camere del Parlamento. In un periodo storico in cui regna il disamore e l’inconsapevolezza politica, abbiamo ritenuto questa tappa fondamentale, dal momento che i ragazzi di oggi saranno i protagonisti diretti della società di domani».

Ecco allora come un semplice viaggio acquista nuovi contorni, trasformandosi in un caleidoscopio in cui convivono elementi culturali e sociali, indicazioni pratiche per intraprendere quei passi necessari alla costruzione del futuro di ogni individuo.

«La scuola non è e non deve essere solo mero contenuto nozionistico – racconta Gianluca Zani, vicepreside dell’Istituto – a meno che non si vogliano plasmare esseri privi di ogni consapevolezza, magari efficienti e funzionali a un sistema omologante, ma incapaci di relazionarsi sul piano umano».

«In una realtà sempre più virtualizzata e sempre meno empatica, la scuola dev’essere interazione, partecipazione attiva, comprensione del circostante, attenzione all’unicità e alle diversità. La scuola deve preoccuparsi di fornire ai ragazzi, nessuno escluso, tutti gli elementi necessari affinché diventino gli uomini e le donne di domani e non semplicemente degli adulti».

Ecco come questo viaggio nella Città Eterna diventa allora un viaggio traslato, una metafora vivente, un valore aggiunto; un’esperienza collettiva atta a riconoscere la ricchezza che cresce intorno ad ognuno di noi, a saperla cogliere. Un percorso didattico a misura d’uomo per capire il mondo e osservarlo da un’altra prospettiva. Un piccolo, prezioso seme per il futuro.

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Pubblicato il 07 Febbraio 2024
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