I Ferragnez tra i giovani. Fine di un impero già in decadenza

L'opinione de "Il prof tra i banchi", Alberto Introini, docente di Italiano e Storia presso l’Istituto Elvetico di Lugano (Svizzera) e scrittore sul caso mediatico più discusso de momento

I Ferragnez alle cascate di Ferrera

Era il 6 maggio 2017 quando Fedez chiese a Chiara Ferragni di sposarlo; il matrimonio avvenne poco più di un anno dopo; in queste ore, invece, la coppia italiana più social sembra essere arrivata al capolinea. In mezzo ci sono la nascita di Leone e Vittoria, l’Ambrogino d’oro, la malattia del rapper, la lite a Sanremo – soprattutto per il bacio tra Fedez e Rosa Chemical – e le recenti polemiche per la truffa della beneficenza. In mezzo ci sono 1 milione di foto, centinaia di post su Instagram, una vita perennemente virtuale e messa in pubblica piazza, frequentemente anche coi loro bimbi.

La notizia della loro separazione serpeggia tra i banchi delle classi già a metà mattina, il che significa che qualche studente usa il cellulare durante le lezioni. Ma questa non è una novità. Fino a quando qualcuno più coraggioso non alza la mano, dicendomi: “Prof scusi…breaking news: la Ferragni e Fedez si sono mollati!” Ne parliamo un attimo in classe. E anche 5 minuti nelle classi successive dove ho lezione.

Che ne pensano i nostri adolescenti?
In linea di massima, tanti sono quelli sorpresi dalla notizia; alcuni sostengono invece che il loro rapporto scricchiolava già da Sanremo 2023. Parere pressoché unanime sulla loro credibilità a picco, come coppia e come individui: la vicenda di pandori, biscotti e bambole è stata uno spartiacque fondamentale (confermato peraltro da quei 700 mila followers in meno, negli ultimi due mesi, sul profilo Instagram della Ferragni). Su una trentina di ragazze, solo un paio dichiarano di aver comprato trucchi e capi di abbigliamento del brand Ferragni: pochezza tendente al nulla.

Tra i maschi, nella loro top list di cantanti preferiti non risulta Fedez: altri rapper o trapper lo surclassano da almeno tre anni.

“E lei prof, cosa ne pensa?”
Penso che quelli dei Ferragnez fossero successi e ricchezze basati sul nulla, e che in quanto tali erano destinati a implodere prima o poi. Finalmente posso assistere alla caduta di un impero di apparenze: non ho seguito molto la loro vita fino ad ora, ma seguirò più volentieri la fine del loro Truman Show…Non per sadismo o invidia, ma perché ogni giorno cerco di inculcare ai miei studenti il valore del sacrificio e della forza di volontà, mentre persone come i Ferragnez o i concorrenti del Grande Fratello remano contro questa mia filosofia.

Penso infine che la beneficenza si fa, ma non si dice, né tantomeno la si truffa; che la decenza quotidiana – come sosteneva Eugenio Montale – è una delle virtu’ più rare…Virtu’ che di certo non appartiene a chi fa della propria vita un’immagine pubblica e narcisista.

“Il prof tra i banchi”
Prof. Alberto Introini
@intro.prof

Alberto Introini, dopo aver insegnato in vari licei della provincia di Varese, dal 2008 è docente di Italiano e Storia presso l’Istituto Elvetico di Lugano (Svizzera). Ha due lauree, in Lettere-Filosofia (2002, Università Statale di Milano) e in Storia (2022, Università di Zugo, Svizzera). Iscritto dal 2004 all’Ordine dei Giornalisti di Milano, ha pubblicato 4 libri. Partecipa come relatore o moderatore a diversi eventi culturali nel nord Italia. La sua rubrica “Il prof tra i banchi” tra argomenti di scuola, didattica, formazione e notizie di attualità è diventata un libro.

“Il prof tra i banchi” diventa un libro

di
Pubblicato il 23 Febbraio 2024
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