Il progetto “Ready to play” accende i sogni della meglio gioventù di Castellanza, Busto e Marnate
La cooperativa Energicamente ha catalizzato in un progetto di protagonismo giovanile tutte le realtà giovanili più brillanti della zona grazie ad un bando gestito da giovani per i giovani. Ecco il risultato
Largo ai giovani e alla loro progettualità. Il progetto Ready to play, finanziato da Fondazione Comunitaria del Varesotto e coordinato dalla cooperativa Energicamente, è partito un anno fa e oggi mostra i suoi frutti più belli: vedere in una sola sala, quella del consiglio comunale di Castellanza, gruppi di adolescenti e giovani adulti pronti a dare forma ai loro sogni.
I vincitori del bando e i loro progetti
Ci sono i ragazzi di Politics Hub che con un contributo di 2000 euro avvieranno una campagna di incontri nelle scuole e nei loro caffè politici per parlare della disparità di genere, gli adolescenti del centro di aggregazione SanSeba di Marnate che coi 1500 euro ricevuti potenzieranno la loro sede e la renderanno più bella e identitaria, c’è una studentessa della Liuc che grazie ai 1000 euro organizzerà una corsa podistica (la Liuc Run che si terrà il 14 aprile) per avvicinare gli studenti allo sport, i ragazzi del Villaggio in Città di Busto Arsizio che investiranno i loro 250 euro per acquistare microfoni e casse per la loro band Space Ado, infine una ragazza dell’associazione Area Giovani organizzerà col suo gruppo una serie di incontri sui prodotti agricoli a km zero, il cambiamento climatico e la letteratura.
Il protagonismo giovanile
Il progetto Ready to play aveva come obiettivo quello di responsabilizzare un gruppo di giovani adulti (youthbanker) ai quali sono stati affidati i 5 mila euro da distribuire ad altri giovani, perlopiù adolescenti, attraverso un bando che loro stessi avrebbero dovuto stendere. Pietro Chiappetta 24 anni, Marco Coccorullo 21 anni, Mattia Aspesani 31 anni, Lorenzo Zambon 20 anni, Francesco Manfra 24, Alessio Gasparoli 27 anni hanno lavorato insieme per scrivere il bando e selezionare i progetti che rispondevano ai requisiti (11 quelli ritenuti validi sui 15 ricevuti), dare un punteggio e distribuire i contributi.
Sfatare il mito dei giovani pigri e indolenti
Stefano Colombo, presidente della cooperativa, e Stefano Bottelli, responsabile del progetto, hanno voluto organizzare questo momento simbolico alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali di Castellanza Cristina Borroni e la collega all’Istruzione di Busto Arsizio Daniela Cinzia Cerana. «Prendiamo molto sul serio iniziative come questa ed era giusto accogliervi nella sala più importante del nostro comune» – ha detto Borroni ai ragazzi.
«È stato un importante momento formativo per questi ragazzi sia per chi ha costruito i bandi che per chi ha creato i progetti. Programmi come questo sono molto utili e dovrebbero essercene di più» – ha proseguito l’assessore Cerana.Il presidente della cooperativa Stefano Colombo ha aggiunto: «Grazie a Ready to play abbiamo fatto emergere una grande voglia di protagonismo dei giovani a dispetto di chi li dipinge come pigri. Abbiamo ricevuto 11 progetti e abbiamo scoperto situazioni, stimoli e argomenti interessanti. C’è un fermento che a prima vista non si vede e che, se aiutato, può crescere».
Un’esperienza che fa crescere e lo sguardo europeo
Bottelli ha sottolineato le tante realtà che hanno collaborato come l’associazione Spazio Zero di Gorla Maggiore e Area Giovani di Castellanza che hanno aiutato ad individuare i ragazzi sopra i 20 anni che hanno fatto da youthbanker.
Marco, uno dei grandi che ha creato il bando, ha spiegato cosa è significato per lui: «È stata un’esperienza che ci ha permesso di intrecciare nuovi rapporti che si sono sviluppati in un anno di incontri e che hanno portato ad un risultato soddisfacente. Ci ha costretto a collaborare e trovare sintesi anche quando c’erano divergenze.
Questi progetti fanno emergere il meglio da questi ragazzi».
Altri due, Mattia e Lorenzo, sono stati anche in Portogallo per uno scambio formativo coi ragazzi di Pasec, la realtà europea che ha ispirato questo bando: È stata un’esperienza che ci ha aperto gli occhi. Sono stati ,omenti di riflessione, anche interna, e di condivisione per ognuno di noi».
Bando Ready to play. Ecco i progetti che hanno ottenuto il finanziamento
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