La Farmacia Comunale di Malnate andrà in concessione
Se ne è parlato nel consiglio comunale. Il sindaco: "La soluzione migliore. Non la stiamo vendendo, la proprietà continuerà a essere del Comune"
Nel consiglio comunale di mercoledì 28 febbraio si è trattato anche del futuro della Farmacia Comunale. Da anni nel centro del confronto politico, le diverse amministrazioni che si sono susseguite negli anni hanno avuto momenti di alti e bassi. E nel futuro della farmacia comunale malnatese ci sarà una concessione di 15 anni, che avverrà tramita bando, e che ha spiegato nello specifico il sindaco Irene Bellifemine: «La farmacia comunale sono anni che è in sofferenza. La realtà continngente è delicata perché è cambiata la mentalità della farmacia: non si va solo a prendere i farmaci ma anche per altri servizi. C’è carenza fisiologica di figure sanitarie e questo porta a un continuo turnover, anche perché è più appetibile lavorare con partita Iva. La Svizzera inoltre è molto attrattivo per questo tipo di figur professionali. Negli ultimi anni sono state aperte altre due farmacie (se ne contano quindi 5 sul territorio comunale, ndr). Anche logisticamente, vista la collocazione, ci sono problemi di parcheggi. Tutto questo ha appesantito la gestione della farmacia».
«In questi anni – prosegue il sindaco – vari Cda hanno cercato soluzioni per mettere in sicurezza il bilancio, cercare di mantenere il personale e rilanciare le azioni della farmaci per un futuro più roseo. Questo lavoro, soprattutto dall’ultimo cda, non è stato sufficiente. Questa situazione ha portato a un ragionamento e come comune abbiamo dato incarico allo studio Delfino chiedendo loro una valutazione puntuale. Da questa è nata una valutazione con 3 opzioni: la prima sarebbe stata quella di proseguire così, la seconda è la vendita, ma che è stata esclusa perché teniamo alla nostra farmacia, e la terza e unica possibilità percorribile è la concessione. Questo vuol dire che la proprietà rimane del comune e si cede la gestione. Le valutazioni fatte portano a 15 anni di concessione per un canone concessorio di 45mila Euro all’anno. In questa somma è il 5% minimo del fatturato medio calcolato negli ultimi anni. È stato inserito inoltre una somma iniziale di minimo di 30mila euro a inizio concessione. Nell’accordo saranno compresi Farmacia, ambulatori e gestione del personale. Inutile dire che puntiamo alla salvaguardia del personale».
«Il passaggio successivo – conclude Bellifemine – sarà creare un capitolato con gli uffici che verrà mandato alla Società Unica Appaltante della Provincia di Varese per arrivare a un bando di gara. Il bilancio di quest’anno chiude in pareggio ma vogliamo puntare a un acquisto dei farmaci più basso e mettere in salvaguardia il bilancio della farmacia e del comune. La concessione ci sembra perciò la soluzione migliore. Potrebbe prenderlo in gestione una realtà già presente sul territorio o un ente esterno. Tengo a sottolineare che la farmacia rimane in capo al comune e tra 15 anni ci sarà la possibilità di riprenderla. Non la stiamo vendendo».
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