La solidarietà di istituzioni, colleghi, politica e sindacato alla prof accoltellata a Varese

Tanti i commenti al grave episodio avvenuto nella scuola di Varese

enaip varee

Sono diversi i commenti di istituzioni, colleghi, politica e sindacato alla notizia dell’accoltellamento dell’insegnante dell’Enaip, avvenuta questa mattina a Varese. «Esprimo tutta la mia vicinanza e l’augurio di pronta guarigione all’insegnante aggredita questa mattina – dice l’assessora ai Servizi educativi del Comune di Varese Rossella Dimaggio – Massima solidarietà nei confronti di chi svolge un ruolo tanto importante come quello dell’istruzione dei nostri ragazzi e ragazze. Questi fenomeni sono il segno di un’emergenza educativa e dimostrano come sia urgente che il Governo netta in campo risorse e strumenti, anche per il supporto psicologico per i nostri ragazzi, e non si lascino soli insegnanti e giovani in luoghi così importanti come le scuole».

«Un altro atto di violenza che colpisce un’insegnante nel nostro territorio alla quale esprimo tutta la mia vicinanza, anche alla sua famiglia – Ha commentato invece il senatore del Pd Alessandro Alfieri – Un atto di violenza ingiustificabile che ci deve far riflettere sia sul profondo disagio sociale che vivono i nostri adolescenti sia sulla vulnerabilita’ del mondo scolastico che fa fatica a prevenire e riconoscere questo malessere profondo prima che sfoci in forme di violenza come questa».

«Innanzitutto, a nome della Regione e dei lombardi, solidarietà e vicinanza alla docente vittima di un episodio che non esito a definire preoccupante. Un fatto che, ancora una volta, pone al centro della nostra attenzione il nostro rapporto con le nuove generazioni». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la notizia dell’accoltellamento di un’insegnante a Varese da parte di uno studente. “Augurando alla professoressa di ristabilirsi al più presto”, aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa “è triste registrare il ripetersi di casi simili. Bisogna insistere nell’azione di sensibilizzazione dei ragazzi contro la violenza in ogni sua forma. Allargando il ragionamento, è necessario intervenire senza esitazione su chi ha comportamenti violenti».

«Esprimo solidarietà e vicinanza all’insegnante aggredita da uno studente all’istituto Enaip di Varese. Un episodio grave e inquietante, segnale di una problematica crescente. Non sono più tollerabili atti simili all’interno delle nostre scuole. Disagio giovanile e comportamenti violenti rappresentano una nuova emergenza sociale che richiede interventi immediati. È fondamentale ripristinare la centralità della funzione educativa da destinare al rafforzamento del personale e al sostegno degli alunni con disagio. Altrettanto importante è riportare al centro la figura dell’insegnante, spesso ingiustamente svalutata. Colpiscono profondamente, quasi sorprendono, le prime parole della professoressa al risveglio in ospedale dopo l’operazione: “Lui come sta? Non capisco, vivo per loro da trent’anni”. Nonostante le sue condizioni, il primo pensiero è stato quello di chiedere informazioni sullo stato di salute del suo studente. Questo è un esempio straordinario di umanità e di amore per la professione». Così in una nota l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.

«Esprimo la mia solidarietà all’insegnante accoltellata oggi a Varese da uno studente. La mia vicinanza va anche a tutti gli altri professori e ragazzi della scuola – Commenta la deputata varesina Maria Chiara Gadda, vice capogruppo di Italia Viva alla Camera – Bisogna dare alle scuole, a partire da quelle dove ci sono situazioni di maggiore fragilità, più strumenti per operare perché gli insegnanti e gli alunni non possono essere lasciati a loro stessi. La nostra società purtroppo vive un forte disagio sociale, e il tema della salute mentale esiste anche nelle scuole. Bene le proposte legate allo psicologo a scuola, ma deve esserci un investimento vero e serio in questa direzione. C’è poi, indipendentemente da quanto successo stamattina, anche un tema culturale che va affrontato con gli adulti e i genitori. Troppi gli episodi di violenza nei confronti di insegnanti, operatori sanitari, forze dell’ordine. Se manca il rispetto nei confronti dell’autorità, qualunque essa sia, la società crolla. Conosco quanto Enaip, l’istituto professionale delle Acli, oltre all’attività didattica frontale porti avanti progetti di inclusione e presa in carico dei ragazzi più fragili. A loro il mio ringraziamento e impegno a sostenere maggiormente queste realtà così preziose in termini di inserimento lavorativo e sociale».

Andrea Pellicini deputato di Fratelli d’Italia: «Esprimo massima solidarietà all’insegnante dell’Enaip di Varese, accoltellata da un alunno, manifestando altresì la mia vicinanza a questa istituzione scolastica da sempre impegnata nella formazione dei ragazzi. Avendo svolto in passato l’incarico di assessore provinciale alla Formazione Professionale, posso testimoniare come queste scuole sostengano ,ancor più di altre, un difficile compito, che a volte e’ una vera missione, occupandosi di un’utenza variegata non sempre semplice da gestire. Oggi si parla di questo fatto allucinante, che pare avere come protagonista un giovane portatore di estrema fragilità. Ciò deve da un lato preoccupare, inducendoci a predisporre tutti i possibili strumenti di protezione per gli insegnanti; dall’altro lato non bisogna dimenticare i meriti sociali di queste scuole e dei loro docenti, che spesso riescono nell’impresa di dare un’istruzione e di insegnare un lavoro a moltissimi giovani, sottraendoli all’abbandono scolastico e assicurando loro un futuro».

La solidarietà della sezione provinciale Varese di Azione: «Esprimiamo grande solidarietà alla docente che oggi a Varese è stata vittima di violenza. Sebbene ogni episodio meriti una considerazione specifica, non possiamo non cogliere l’occasione per fare anche alcune considerazioni generali e politiche. il numero di episodi di violenza nel contesto scolastico è in aumento. Quello che si definisce “disagio giovanile” e che intende abbracciare con un’unica formula una infinità di fenomeni di spaesamento, violenza, mancanza di senso, disturbo sociale e mentale che riguardano i nostri giovani deve rappresentare una priorità politica e deve preoccupare tutta la comunità educante. In Parlamento la nostra senatrice Versace sta contribuendo alla revisione di un disegno di legge sulla figura di uno psicologo scolastico, ma ciò che riteniamo necessario è investire più risorse per offrire ai ragazzi nuovi percorsi educativi, capaci di prevenire o intercettare questo disagio. In questo senso i comuni, le cooperative, le associazioni e le società sportive possono giocare un ruolo chiave, costruendo delle reti preziose da offrire ai nostri giovani e mettendo in comune competenze e risorse. Occorre favorire e orchestrare questo sistema di soggetti e di energie per rispondere in modo efficace a una vera e propria emergenza sociale».

Giusy Versace senatrice di Azione e vicepresidente della commissione 7a del Senato: «Una nuova aggressione a un insegnante a Varese a cui va tutta la mia solidarietà. Sono sempre di più i casi di violenza che toccano la scuola e il loro personale, non più solo tra studenti. Il disagio giovanile e i comportamenti violenti sono una nuova emergenza sociale, e non solo educativa su cui bisogna intervenire velocemente. Lo Stato dev’essere più presente e garantire più controlli e sicurezza. In Parlamento stiamo esaminando dei testi di legge sulla figura di uno psicologo scolastico, e su quest’ultimo tema io stessa sto elaborando un testo da depositare a breve, e ancora sul rafforzamento del voto in condotta e molti altri ma, a mio avviso, occorre anche investire più risorse per i docenti e per la sicurezza negli istituti e soprattutto avviare seri programmi formativi per offrire ai ragazzi nuovi percorsi educativi. E penso anche allo sport che con i suoi valori sul sacrificio e rispetto per le regale può essere uno strumento prezioso ad oggi poco valorizzato».

«Saronno, Busto, Gallarate, Luino. Come oggi a Varese, all’Enaip, sono sempre più frequenti episodi di minacce agli insegnanti da parte di alunni degli istituti professionali, spesso provenienti da famiglie a forte disagio. Famiglie con genitori disoccupati, con bassi redditi, a volte anche detenuti – Così commenta l’episodio di oggi all’Enaip Michele Maglione, segretario generale Flc Cgil Varese, organizzazione della Cgil che opera nei settori dell’educazione, dell’istruzione, della formazione e della ricerca – Esprimiamo la nostra solidarietà all’insegnante vittima della violenza di oggi a Varese. Ma ribadiamo anche come ogni volta la scuola è lasciata sola ad affrontare queste emergenze, come le stesse famiglie vengono lasciate sole e gli insegnanti non vengono formati a gestire situazioni così complesse. La scuola diventa spesso l’ultima spiaggia per ragazzi abbandonati ed emarginati – continua – Occorrono più investimenti per potenziare l’organico, occorrono psicologi a supporto di alunni e famiglie. E, naturalmente, si deve aumentare la sicurezza degli insegnanti, che spesso sono terrorizzati e hanno paura di entrare nelle classi. Non escludendo indennità di rischio, come già accade in zone “calde” come lo Zen di Palermo».

Questo il commento di Francesco Falsetti, segretario generale Cisl Scuola dei Laghi relativo all’episodio accaduto questa mattina all’Enaip di Varese. «La Cisl Scuola dei Laghi condanna con fermezza l’aggressione subita dalla docente di sostegno a Varese, definendola un atto di estrema violenza che impatta non solo sulla persona direttamente coinvolta, ma anche sull’intera comunità scolastica e sulla società civile. Il sindacato sollecita le istituzioni a intervenire con urgenza per assicurare la sicurezza nelle scuole, potenziando la presenza di personale addetto alla vigilanza e adottando misure preventive e di contrasto alla violenza. L’episodio di Varese non rappresenta un evento isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente aggressività e malessere sociale. È necessario un cambiamento significativo, con interventi mirati all’educazione al rispetto e alla nonviolenza, a partire dalle prime fasi della formazione. La Cisl Scuola dei Laghi sottolinea l’importanza del ruolo dei docenti, spesso chiamati a gestire situazioni difficili con risorse limitate. Richiede un maggiore sostegno e riconoscimento per il loro lavoro, includendo misure concrete come l’aumento del personale e la formazione specifica sulla gestione dei conflitti. Il sindacato esprime solidarietà nei confronti della docente ferita, della scuola coinvolta e di tutte le persone che hanno subito traumi a causa di questo atto di violenza».

Così la senatrice Elena Sironi del M5S: «A Varese si consuma l’ennesimo assurdo episodio che riguarda la scuola. Ancora una volta un’aggressione nei confronti di un docente, che ha corso davvero un rischio enorme. Viene da chiedersi se la scuola di oggi sia più un luogo di formazione o un teatro di violenza. Esprimiamo piena solidarietà all’insegnante vittima di questo vero e proprio agguato. Occorre una seria riflessione sulla società attuale e sui modelli di crescita dei nostri ragazzi. Questi episodi ci dicono che viviamo tempi bui. Ma serve anche investire di più sulla gestione delle situazioni difficili, rispetto alle quali gli insegnanti non vanno lasciati soli. Lo Stato dovrebbe farsi sentire nella maniera più giusta, agendo sul disagio giovanile anche mediante il supporto psicologico negli istituti».

Il coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio, in merito all’insegnante aggredita questa mattina a Varese: «L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale. E’ necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole».

L’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri: «È un episodio gravissimo, che mostra ancora una volta i rischi che corrono i nostri insegnanti, sempre più frequentemente oggetto di attacchi verbali, fisici e, purtroppo, anche di vere e proprie aggressioni come quella di stamattina, non solo da parte degli alunni, ma anche dei genitori. Occorre restituire dignità e autorevolezza alla scuola, anche con specifiche misure a tutela dei professori, che puniscano più severamente chi offende o aggredisce un insegnante. In attesa che sia chiarita la posizione del ragazzo, anche a motivo della diagnosi funzionale per la quale era seguito all’interno della scuola, desidero far arrivare tutta la mia vicinanza alla docente colpita, insieme ai miei auguri di pronta guarigione».

Il Consigliere regionale della Lombardia Luca Ferrazzi, del Gruppo Lombardia Migliore: «Oggi l’ennesima aggressione ad un insegnante da parte di uno studente, non sono più tollerabili atti di violenza all’interno degli istituti scolastici, purtroppo questi gesti estremi nelle nostre scuole stanno diventando “la quotidianità” – dichiara  – La scuola è il luogo in cui i nostri figli devono apprendere i principi fondamentali come l’educazione e il rispetto delle regole e del prossimo. Oggi la scuola è diventata il luogo in cui tutto è concesso e tutto è giustificabile. La scuola deve tornare ad essere un luogo di educazione oltre che di istruzione e formazione, lo Stato ha il dovere di assicurare che tutti i cittadini abbiano una adeguata istruzione e ogni cittadino ha l’obbligo di osservare la Costituzione e le leggi. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida escalation di episodi di violenza all’interno degli istituti scolastici sia da parte degli studenti sia da parte delle famiglie degli studenti, forse non è più solo questione di “Educazione civica” probabilmente servono provvedimenti rigidi ed esemplari».

Insegnante accoltellata a scuola da uno studente all’Enaip di Varese

Per le coltellate all’insegnante dell’Enaip di Varese l’accusa è di tentato omicidio

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Pubblicato il 05 Febbraio 2024
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