“Libere, vive e in rivolta”: annunciata per l’8 marzo a Varese la marcia delle femministe

Varese scende in piazza per dire no alla violenza di genere e alla cultura del patriarcato. Per dire sì a donne vive, libere e in rivolta. Il movimento FemVa invita tutte e tutti a manifestare insieme e l’appuntamento è per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna quando le voci varesine si uniranno idealmente a quelle delle altre città in corteo. Il movimento FemVa aderisce allo sciopero globale femminista e transfemminista indetto dal movimento nazionale Non Una di Meno.

“Eravamo centinaia in Piazza Carducci il 25 novembre scorso a gridare la nostra rabbia per il femminicidio di Giulia Cecchettin e di tutte le nostre sorelle uccise, una ogni tre giorni, dalla violenza patriarcale”, ricordano le attiviste dal movimento ricordando l’importanza di unirsi far sentire la propria voce.

L’incontro dell’8 marzo è per le 17.30 in Piazza Monte Grappa da dove si mobiliterà il corteo. “Scioperiamo un giorno, l’8 marzo, per rendere visibile la lotta che conduciamo ogni giorno: contro la violenza maschile e di genere che permea la nostra società, contro le catene del patriarcato, contro un sistema economico capitalista che devasta le comunità, i territori e l’ambiente, contro le guerre e i genocidi di cui non vogliamo essere complici”, spiegano.  E continuano: “Sappiamo che la precarietà delle vite, la mancanza di lavoro e di un welfare dignitoso e universale, l’impoverimento a cui sempre più persone sono esposte, la pressione indotta dalla crisi climatica e dalle altre molte crisi del mondo attuale, non ultime quelle generate dalle guerre, rende difficile prendere parola e alzare la testa”.

Inoltre, proprio in occasione della manifestazione dell’8 marzo, il movimento ha aperto una piccola raccolta fondi raggiungendo  la cifra di 200 euro che verrà destinata ad una interprete Lis che seguirà l’evento. Questo per renderlo più accessibile a tutti e tutte. Suiloro canali social inoltre,si può contattare il movimento anche per suggerire eventuali consigli su come rendere il corteo ancora più accessibile.