Licata: “Dopo la mia denuncia ripristinata la gratuità sui treni per le forze dell’ordine”
A fine 2023 il consigliere di Italia Viva aveva sollevato il caso. Il presidente di Regione Fontana era intervenuto ammettendo i ritardi nel rinnovo. che ora si è concretizzato
«Un mese fa denunciavo il mancato rinnovo da parte di Regione Lombardia della convenzione con Trenord che prevedeva il diritto per le forze dell’ordine di viaggiare gratuitamente sui treni regionali, come accade praticamente in tutta Italia. Ho fatto seguire una interrogazione che chiedeva conto di quella che appariva una scelta sbagliata o comunque un tentennamento inammissibile. Oggi Regione ha ripristinato questo diritto per le forze dell’ordine, che si traduce soprattutto in più controllo e sicurezza sui nostri treni».
Lo dice il consigliere regionale di Italia Viva Giuseppe Licata, che negli ultimi giorni del 2023 aveva sollevato il caso della convenzione in scadenza: un episodio che aveva imbarazzato un po’ i vertici di Regione Lombardia, con il presidente Fontana che si era mosso per assicurare il ripristino e con una nota in cui l’assessore Franco Lucente ammetteva di «comprendere le preoccupazioni» emerse.
«In queste ore ho sollecitato in prima persona gli uffici competenti, al fine di individuare la soluzione a questo problema» aveva detto Attilio Fontana, al 29 dicembre. Tra le dichiarazioni politiche e i fatti c’è però anche una certa distanza, a volte, nel senso che un impegno a parole è cosa diversa da un impegno di spesa. In questo caso la sollecitazione ha consentito comunque, nell’arco di un mese il ripristino della gratuità dei treni per i membri delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco.
«Gli agenti che viaggiano sui treni contribuiscono ad accrescere la sicurezza sui convogli, dato che, anche fuori servizio, sono tenuti ad intervenire in situazioni di pericolo per i passeggeri e il personale di bordo» spiega Licata. «E non sono purtroppo rari sui treni episodi di violenza, rapine e atti vandalici, che disincentivano molti lombardi all’uso del trasporto pubblico, specialmente donne e famiglie. Per questo mi ero subito detto contrario all’abolizione di questa convenzione che garantiva sui treni regionali maggiore presenza di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e altre forze dell’ordine”.
«Bene – conclude Licata – la Regione ci abbia ripensato: se non un passo in avanti, almeno un non arretramento nel percorso di miglioramento dei servizi ferroviari regionali, che sappiamo essere già deficitari per i troppi ritardi e cancellazioni, ancora lontani dai livelli di efficienza e affidabilità che troviamo non soltanto in molti Paesi europei, ma anche in alcune altre regioni italiane».
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