Microcamera e auricolare per l’esame della patente: sorpreso dai finanzieri di Como e denunciato
Nei guai un 25enne: per estrarre il micro-auricolare occultato pericolosamente nel condotto uditivo, è stato necessario l'intervento di un medico che ha scongiurato la presenza di eventuali danni all’udito
La tecnologia viene in soccorso di chi vuol fare il furbo (rischiando anche di farsi male per l’invadenza di alcuni oggetti posizionati direttamente nel padiglione uditivo) quando invece di studiare per la patente si chiede un “aiutino“ a distanza con microcamera e auricolare per l’esame
I finanzieri del Comando Provinciale di Como hanno sorpreso, nel corso di una sessione d’esami per il conseguimento della patente di guida categoria “B”, tenutasi presso la locale Motorizzazione Civile, uno dei candidati con uno smartphone nascosto e un auricolare senza fili, che consentivano a una terza persona, collegata dall’esterno, di visionare le domande d’esame e suggerire le risposte corrette.
A portare i finanzieri del Gruppo Como sulle tracce del candidato è stata una segnalazione pervenuta dall’esaminatore che, insospettitosi dal comportamento del concorrente, ha immediatamente attivato una pattuglia di Baschi Verdi, in servizio di “117” che, intervenuta sul posto, ha scoperto il kit utilizzato per superare fraudolentemente la prova d’esame, costituito da un micro-auricolare, un giubbotto, al cui interno era stato occultato un apparecchio telefonico, ed una microcamera posizionata sull’indumento in modo da non poter essere visibile.
L’uomo, un pakistano di 25 anni, è stato cautelativamente accompagnato presso il locale ospedale, dove, per estrarre il micro-auricolare occultato pericolosamente nel condotto uditivo, è stato necessario l’intervento di un medico che ha scongiurato la presenza di eventuali danni all’udito. Il candidato dimesso dall’ospedale, è stato pertanto denunciato alla locale Autorità Giudiziaria secondo la normativa vigente, mentre il kit tecnologico è stato sequestrato dai militari operanti, al fine di risalire ai complici dell’ingegnoso, ma illegale, sistema.
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