Pagelle Pro Patria: Ferri ci prova, Lombardoni e Saporetti si fermano, Rovida capitola

La Pro Patria cade in casa contro la corazzata Padova: i tigrotti si fanno sorprendere dal cambio modulo dei biancoscudati ma riescono a reggere l'impatto, almeno fino al rigore. Nel secondo tempo la frenesia brucia presto le poche energie rimaste dopo la partita di sabato

Le foto di Pro Patria - Padova

Le pagelle di Pro Patria – Padova 0-2. I tigrotti si fanno sorprendere dal cambio modulo dei biancoscudati ma riescono a reggere l’impatto, almeno fino al rigore. Nel secondo tempo la frenesia brucia presto le energie dopo la partita di sabato.

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ROVIDA 6,5 – Se da una parte il passivo poteva essere ancora peggiore (sullo 0-0 il Padova centra in un minuto palo e traversa), è vero che nulla può sul penalty di Kevin Varas e sul colpo da biliardo di Bortolussi che chiude i conti. Nel frattempo, il portiere si mette in mostra, respingendo le tantissime iniziative da fuori area da Valente.

MINELLI 5,5 – Valente fa rima con dolente. Nella ripresa il giovane difensore scuola Juve deve infatti fare i conti contro un giocatore letteralmente di un altra categoria, non a caso ha trascorso la prima metà del campionato a Palermo, in Serie B. Apprezzabile la voglia di partecipare alla manovra per cercare il pareggio, anche se foga e stanchezza non sono buone consigliere. Bravo comunque a rifugiarsi in corner sulla doppio legno del Padova e in generale nel corso della prima frazione.

LOMBARDONI 6 – Un tackle in area perfetto, sua cifra stilistica, poi una botta al volto e l’acutizzarsi del suo solito fastidio. Ritornava titolare a distanza di un mese (nel girone di ritorno aveva giocato solo con la Giana) ma la sua partita dura meno di 40 minuti, al netto forse 35 considerando i due stop prima del cambio. Adesso la paura è che febbraio per lui sia già finito, come cantava Sergio Endrigo. Rinunciando ad uno stile british, vista la situazione, rompiamo una “parete”, la quarta: incrociamo le dita per lui, in attesa degli esami.

dal 39′ MORETTI 5,5 -Prima panchina stagionale, almeno fino a quando il forfait di Lombardoni non lo richiama all’ordinario stacanovista e lo costringe a giocare comunque quasi 50 minuti. Si fa trovare pronto a freddo, anche se nella ripresa viene i tagli in area di Fusi fanno male.

SAPORETTI 5,5 – Partita strana la sua: inizia a sinistra dove deve gestire e reggere il dirimpettaio Valente (che nel secondo tempo cambierà fascia), poi, con l’infortunio di Lombardoni, ritorna centrale per la seconda metà della gara. Da leader della difesa in questo mese e mezzo aveva sempre brillato, invece nel secondo tempo un suo intervento, corretto ma non perfetto, su Fusi apre le porte al raddoppio di Bortolussi da fuori area. Il calcio è episodico, e i rapporti di forza in gare equilibrate possono risultare determinanti. Suo malgrado alla fine anche lui segue le orme di Lombardoni in infermeria.

dal 77′ FIETTA SV – Gettone di presenza non preventivato. No rest for the wicked, anche per i capitani.

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SOMMA 5 – Partiamo dal calice amaro ai fini del risultato: il calcio rigore, forse un po’ generoso dato il braccio attacco al corpo, come indicato dallo stesso ex-doria al direttore di gara. Una punizione un po’ troppo severa nei suoi confronti, anche se nel primo tempo la Pro Patria attacca molto poco dalla sua parte. La coppia formata con Citterio non riesce a essere incisiva e a trovare spazi come invece a sinistra fanno Ndrecka-Pitou. Meglio, a livello individuale, nella ripresa (beneficia dell’ingresso di Curatolo), ma il resto della squadra non ne ha più. Valente cambierà fascia per puntarlo nel mismatch: non sarà quello il principale problema dei bustocchi.

NICCO 6 – Fa quel che può contro un centrocampo davvero forte, fisicamente e qualitativamente. Qualche idea buona, fin dal fischio di inizio, e poi con il cambio degli attaccanti, ma spesso invalidate dalla stanchezza che si fa sentire dopo la battaglia delle pozzanghere di sabato. Volenteroso ma impreciso… meglio del contrario.

FERRI 6,5 – Continua il buon momento, complice una freschezza del tutto assente nel girone d’andata (a causa di un persistente “problema alla schiena” – dirà in sala stampa). Gioca da mediano ma fa vedere che ha nel dna c’è l’indole da mezzala: arriva due volte al tiro da buona posizione, una addirittura al varco dell’area piccola. In sala stampa farà una sorta di mea culpa per non aver sfruttato le sue chance. Apprezzabile.

NDRECKA 6+ -L’intesa con Pitou è buona e infatti la maggior parte delle iniziative partono dai loro piedi. Ma questo non basta a trovare la via del gol, anche per merito di un ottimo Faedo nell’area di rigore veneta – che già con la Virtus Verona aveva fatto messo i bastoni tra le ruote ai tigrotti.

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CITTERIO 5 – Giocatore dotato di un buon fisico e di spunto, ma il carico di kg e di esperienza nell’area di rigore di Donnarumma sono fuori dalla portata sua e di molti giocatori della categoria. Non a caso il Padova ha perso solo una partita (un pesantissimo 0-5 in casa a “spinta staccata”). Più che “bocciato” sarebbe meglio dire che il comasco è stato “annullato”.

dal 46′ STANZANI 5,5 – Leggermente meglio del collega più giovane, soprattutto nell’andare a cercare la palla e permettere ai compagni a centrocampo di tracciare nuove traiettorie. Non basta, non solo per colpa sua. Voto condiviso per un secondo tempo difficile.

PITOU 6,5  – Tra i migliori dei suoi: l’intesa con Ndrecka funziona ed è da lì che nascono la maggior parte delle iniziative della squadra, anche quando sono altri i giocatori a finalizzare. Con un’astuta giocata lampo l’italoalbenese gli consegna un bel pallone in area, da posizione leggermente difilata stampa la sfera sul palo.

dal 67′ CURATOLO 6 – Buon ingresso in campo, col “piglio giusto”. Tanta corsa dentro e furi dall’area e un colpo di tacco geniale, che però si perde sul fondo. La posizione da satellite mobile attorno a Parker sembra ben promettere ed essere un’alternativa importante nelle partite fuori dagli schemi per i brevilinei come Pitou e Stanzani.

CASTELLI 5,5 – Praticamente impossibile rifornirlo in area a causa dell’ottimo lavoro di Faedo e Delli Carri. Aggira l’ostacolo solo in un’occasione, partendo a tutto velocità da un corridoio laterale e arrivando a carrarmato in area per servire Ferri.

dal 67′ PARKER 6 – Si fa valere in area più del compagno avvicendato, con le debite proporzioni  e valutazioni dato il complessivo calo di qualità della partita. Da non sottovalutare quanto visto nei minuti finali di partita, una soluzione di contiana memoria: l’ariete a fare il centro di gravità attorno a cui ruota una trottola impazzita e dinamica come Curatolo, che toglie punti di riferimento alla difese.

ALL. COLOMBO 5,5 – Troppo Padova, in campo con un modulo spiazzante. La squadra inizialmente cerca a nervi tesi di rimandare la prima sconfitta dell’anno solare, almeno fino a quando il raddoppio taglia le gambe già pesanti dopo sabato.

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Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 14 Febbraio 2024
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