Presentato il catalogo della mostra dei fratelli Castiglioni, esploratori di mondi lontani
Il percorso espositivo, in mostra fino al 1° giugno 2025 a Villa Mirabello, presenta documenti, testimonianze, oggetti, fotografie e video per accompagnare il visitatore in un lungo viaggio verso popoli lontani e culture diverse dalla nostra
E’ stato presentato questo pomeriggio a Villa Mirabello il catalogo della mostra “Incontri di mondi lontani. Dai viaggi di esplorazione di fine Ottocento alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”, una guida esauriente e completa alla mostra omonima in corso nelle sale del museo cittadino.
Il catalogo è a cura di Marco Castiglioni, giornalista e direttore del Museo Castiglioni, con Sara Conte, architetto e docente alla scuola di Design del Politecnico di Milano, l’archeologa Serena Massa direttrice della missione archeologica internazionale ad Adulis, e Giovanna Salvioni, già docente di etnologia e antropologia culturale dell’Università Cattolica.
«Questo non è semplicemente il catalogo di una mostra – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Varese Enzo Laforgia – Il volume si caratterizza per la qualità dei contributi scientifici, che consentono di approfondire e contestualizzare il già ricco percorso espositivo. La varietà di approcci e la ricchezza dei contenuti, rendono ancora più affascinante il viaggio verso la conoscenza di mondi e culture lontani nel tempo e nello spazio».
Il percorso espositivo, in mostra fino al 1° giugno 2025 a Villa Mirabello, presenta documenti, testimonianze, oggetti, fotografie e video per accompagnare il visitatore in un lungo viaggio verso popoli lontani e culture diverse dalla nostra.
«Sono grato all’amministrazione comunale per avermi dato la possibilità di far emergere e valorizzare ulteriormente il lavoro di mio padre e mio zio – ha detto il curatore della mostra Marco Castiglioni – Nelle sale di Villa Mirabello, infatti, trovano spazio reperti e ricerche non presenti presso il Museo Castiglioni e questa è l’opportunità per far conoscere ai visitatori una parte della collezione ancora inedita e mai esposta prima. Ulteriore obiettivo della mostra e del catalogo è quello di riportare alla memoria collettiva il contributo di alcuni esploratori italiani del passato e di far emergere il differente approccio che ha contraddistinto il lavoro di Angelo e Alfredo Castiglioni rispetto ai viaggiatori dell’Ottocento: un grande rispetto verso le popolazioni con cui sono entrati in contatto a cui si aggiungeva lo scopo di riportare scientificamente quello che vedevano in modo da documentare e conservare un patrimonio culturale che, da lì a poco, sarebbe scomparso di fronte ad una globalizzazione che omologa e cancella sempre più le diversità. Una ricchezza la cui comprensione è oggi di fondamentale sostegno per il dialogo interculturale e per incoraggiare il necessario rispetto reciproco dei differenti modi di vivere».
I fratelli Castiglioni si sono sempre posti in maniera umile dietro la ricerca ingegnandosi anche nell’usare strumenti e nel creare invenzioni per sopperire alle lacune tecnologiche che sussistevano fino a pochi decenni fa: ad esempio hanno realizzato una sorta di drone ante litteram, degli strumenti per la ripresa sott’acqua, fatto sviluppare un’apposita resina per ottenere dei perfetti calchi dei graffiti preistorici del Fezzan libico. Tutto questo affrontando molte sfide, numerosi rischi e tanta fatica. La loro eredità sopravvive ancora oggi negli scavi archeologici portati avanti con grande perizia da Serena Massa, direttrice della missione archeologica internazionale di Adulis, in Eritrea, iniziata nel 2012 e nel Museo Castiglioni.
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