Saluti romani al matrimonio in Comune, il sindaco di Varese: “Le forze dell’ordine identificheranno i responsabili”
Galimberti aggiunge anche una precisazione rispetto ad uno degli aspetti più discussi di questa vicenda: il fatto che ad officiare la cerimonia fosse Alessandro Limido, il leader della comunità d'ispirazione nazionalsocialista azzatese
![matrimonio fascista](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2024/02/matrimonio-fascista-1592028.610x431.jpg)
“Quanto accaduto al termine della celebrazione a Palazzo Estense è inaccettabile e invito le forze dell’ordine a fare piena chiarezza su quanto avvenuto, individuando al più presto i responsabili e avviando le necessarie azioni penali”. Così il sindaco di Varese, Davide Galimberti, in merito ai fatti accaduti sabato a Palazzo Estense, dove sabato 3 febbraio, al termine della celebrazione di un matrimonio presso la sala comunale, i militanti del gruppo nazifascista di Azzate si sono esibiti nel saluto romano.
“Il Comune di Varese è il massimo luogo cittadino dove trovano espressione i valori di antifascismo e libertà, e non può assolutamente essere violato da gesti e slogan che non devono più trovare spazio nella nostra società – spiega il sindaco Galimberti condannando quanto accaduto -. Sono sicuro che le forze dell’ordine individueranno al più presto i responsabili di questi atti gravissimi che non rappresentano in nessun modo la nostra città”.
Galimberti aggiunge anche una precisazione rispetto ad uno degli aspetti più discussi di questa vicenda: il fatto che ad officiare la cerimonia fosse Alessandro Limido, il leader della comunità d’ispirazione nazionalsocialista azzatese. “Nello specifico devo però precisare che la persona che ha celebrato il matrimonio – ha spiegato il sindaco – , per l’ordinamento del nostro Paese, aveva i requisiti per officiarlo. Anzi, il Comune ha effettuato attività istruttorie ulteriori perché gli uffici comunali non si sono accontentati della semplice autodichiarazione dei requisiti. La celebrazione dunque è avvenuta secondo quanto la legge stabilisce e alla presenza di personale delle forze dell’ordine“.
“Negli ultimi tempi – prosegue il sindaco – fenomeni di questo tipo si stanno verificando sempre più spesso, come negli ultimi giorni ad Acca Larentia, ed è quindi fondamentale e urgente che, oltre alle condanne da parte della comunità democratica, delle forze politiche e associative, arrivi un intervento chiaro che porti finalmente a orientamenti univoci in ordine alle condanne di tali fatti”.
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