Saluti romani al matrimonio in Comune, il sindaco di Varese: “Le forze dell’ordine identificheranno i responsabili”

Galimberti aggiunge anche una precisazione rispetto ad uno degli aspetti più discussi di questa vicenda: il fatto che ad officiare la cerimonia fosse Alessandro Limido, il leader della comunità d'ispirazione nazionalsocialista azzatese

matrimonio fascista

“Quanto accaduto al termine della celebrazione a Palazzo Estense è inaccettabile e invito le forze dell’ordine a fare piena chiarezza su quanto avvenuto, individuando al più presto i responsabili e avviando le necessarie azioni penali”. Così il sindaco di Varese, Davide Galimberti, in merito ai fatti accaduti sabato a Palazzo Estense, dove sabato 3 febbraio, al termine della celebrazione di un matrimonio presso la sala comunale, i militanti del gruppo nazifascista di Azzate si sono esibiti nel saluto romano.

“Il Comune di Varese è il massimo luogo cittadino dove trovano espressione i valori di antifascismo e libertà, e non può assolutamente essere violato da gesti e slogan che non devono più trovare spazio nella nostra società – spiega il sindaco Galimberti condannando quanto accaduto -. Sono sicuro che le forze dell’ordine individueranno al più presto i responsabili di questi atti gravissimi che non rappresentano in nessun modo la nostra città”.

Galimberti aggiunge anche una precisazione rispetto ad uno degli aspetti più discussi di questa vicenda: il fatto che ad officiare la cerimonia fosse Alessandro Limido, il leader della comunità d’ispirazione nazionalsocialista azzatese. “Nello specifico devo però precisare che la persona che ha celebrato il matrimonio – ha spiegato il sindaco – , per l’ordinamento del nostro Paese, aveva i requisiti per officiarlo. Anzi, il Comune ha effettuato attività istruttorie ulteriori perché gli uffici comunali non si sono accontentati della semplice autodichiarazione dei requisiti. La celebrazione dunque è avvenuta secondo quanto la legge stabilisce e alla presenza di personale delle forze dell’ordine“.

“Negli ultimi tempi – prosegue il sindaco – fenomeni di questo tipo si stanno verificando sempre più spesso, come negli ultimi giorni ad Acca Larentia, ed è quindi fondamentale e urgente che, oltre alle condanne da parte della comunità democratica, delle forze politiche e associative, arrivi un intervento chiaro che porti finalmente a orientamenti univoci in ordine alle condanne di tali fatti”.

Anpi e il sindaco di Varese scrivono al Prefetto: “Non sottovalutare i gesti cinici e indegni dei Do.Ra.”

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Febbraio 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.