Scade a fine mese il contratto con la cooperativa che gestisce il CRM di Tradate: lavoratori preoccupati
Gianluca Firrisi Segretario territoriale UIL Fpl Varese spiega perchè l'Asst Valle Olona internalizza il servizio della comunità riabilitativa di medio livello e perché è a rischio il futuro degli OSS
A fine mese scadrà il contratto con la cooperativa che gestisce il CRM, la comunità riabilitativa di medio livello di Tradate. L’Asst Valle Olona, da cui dipende il servizio, procederà con l’internalizzazione del servizio affidandolo a personale dipendente o con contratto libero professionale, come specificato dalla disposizione regionale che mette al bando le cooperative.
« La questione è al vaglio del direttore Daniela Bianchi – spiega Gianluca Firrisi Segretario territoriale UIL Fpl Varese – La direzione si è già mossa, con infermieri ed educatori, perchè sono professionisti laureati con cui è possibile avviare un contratto libero professionale. Diversa è la posizione degli OSS che non possono avere questo trattamento. La Valle Olona ha già una graduatoria per OSS a cui attingere, per cui è a rischio la posizione di 8 operatori socio sanitari che lavorano nella cooperativa».
Secondo alcune fonti, problemi potrebbero insorgere anche per gli educatori data la graduatoria aperta di Asst Valle Olona che potrebbe così attingere nuove figure.
La preoccupazione è proprio di questi lavoratori che rischiano di rimanere esclusi dal servizio dopo anni di lavoro: « Chiediamo all’ospedale di poter avere delle risposte per il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri pazienti. Siamo una comunità e da noi c’è la continuità assistenziale dei nostri pazienti che rimangono fino a 5 anni. Siano ormai una famiglia dove si instaurano rapporti che, di pari passo con la terapia farmacologica, servono per la buona riuscita. Vorremmo si capisca quanto sia importante non cambiare un equipe che per anni ha lavorato con ottimi risultati» affermano.
Gianluca Firrisi assicura che l’azienda ospedaliera sta cercando una soluzione ottimale: « Il nuovo direttore ha detto che cercherà ogni possibile soluzione. Le posizioni lavorative attuali sono molto differenti e complesse. Comprendo la preoccupazione dei lavoratori ma ritengo che questo tipo di professionalità abbia comunque un mercato ampio dove ricollocarsi. Oggi c’è grande richiesta, magari nel settore delle residenze socio sanitarie».
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