Selvino Beccari polemico per l’assenza di forze e partiti politici alla commemorazione istituzionale del Giorno del Ricordo

Il capogruppo della lista d'opposizione Viva Gavirate commenta la scelta di Fratelli d'Italia di indire una sua celebrazione e segnala l'assenza di Anpi

foibe sesto calende

Doppia commemorazione, sabato 10 febbraio, a Gavirate pervie Giorno del Ricordo. L’amministrazione con il sindaco Silvana Alberio la giunta e il consiglio sarà alle 10 nella piazzetta dedicata ai Martiri delle Foibe. In contemporanea, ma in piazza Carducci, il Circolo di Fratelli d’Italia farà una sua celebrazione che culminerà con la deposizione di un mazzo di fiori nella piazza dedicata alle vittime ma alle 11.30.

Una presenza alternativa che si potrebbe spiegare con l’imminente consultazione elettorale e la contrapposizione dei candidati, ma che l’attuale capogruppo di minoranza Selvino Beccari, che non si ricandida, legge con disappunto indicando anche si altre forze politiche. 

«Il Giorno del Ricordo, solennità civile italiana che ricorda i massacri delle foibe, non dovrebbe essere vissuto come una ricorrenza di parte. La Repubblica Italiana, con legge del 30 marzo  2004 n.92 riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra per diffondere la conoscenza dei tragici fatti.

E allora, se il 10 febbraio dovrebbe essere un momento di  costruzione della pedagogia nazionale,  di memoria delle tragedie del conflitto mondiale al fine di  mantenere e costruire tra i giovani la consapevolezza degli orrori portati  dalle ideologie totalitarie, e se l’istituzione comunale organizza, come ha giustamente organizzato sentendosi lontana dalla cultura della cancellazione, un evento per commemorare i massacri delle foibe, perché alcune  forze ed organizzazioni  politiche si distinguono per l’assenza, in un caso  scegliendo di  mancare all’evento istituzionale e nell’altro disertando l’iniziativa istituzionale ed organizzano una contestuale e diversa iniziativa di parte?

Quando ero giovane, tanti anni fa, detestavo la  teoria degli opposti estremismi. Ho cambiato idea: la teoria degli opposti estremismi era ed è corretta.

Infatti, all’evento istituzionale organizzato dal Comune di Gavirate mancano proprio gli estremi:  quelli che (peraltro sempre presenti ad ogni altro evento)  vedono nella commemorazione delle foibe la implicita  messa in discussione di un sanguinario  regime totalitario; e dall’altra mancano all’evento istituzionale quelli che  vorrebbero commemorare l’altro, vergognoso ed  altrettanto sanguinario, regime totalitario e quasi a rivendicare la paternità delle vittime delle foibe. Per evitare dubbi faccio i nomi: Anpi i primi; FdI i secondi.

Ma allora, non è proprio un caso che su tante vicende odierne, dal conflitto subito dall’Ucraina a quello subito da  Israele, si vedano rispuntare convergenze rossobrune?»

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Pubblicato il 08 Febbraio 2024
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