“Serve un treno veloce Varese-Milano”
Per anni si è discusso della mancanza di collegamento con Centrale. Ora il sindaco Galimberti rilancia in modo diverso: puntare su un collegamento veloce
«Un elemento che manca è la velocità di alcuni spostamenti». All’incontro sulla Varese e ferrovia promosso da Trenord il sindaco Davide Galimberti riporta in auge una proposta (concretizzatasi solo per pochi mesi in passato) di un treno “direttissimo” tra Milano e Varese.
Se la mole di collegamenti che passano dal capoluogo è una risposta di quantità verso diverse direttrici, Galimberti mette sul piatto il tema della velocità. E se ogni giorno 20mila persone partono e arrivano a Varese città, «un collegamento veloce alla luce di questi dati è l’elemento mancante».
Il tema è la relazione tra Varese e Milano.
Per lungo tempo la città giardino si è lamentata dell’assenza di un collegamento con Milano Centrale, mancanza legata a ragioni storiche (i primi treni elettrici da Varese, proprio per la loro specificità, già negli anni Trenta non mettevano piede a Centrale) e oggi consolidata, perché la principale stazione milanese è sovraccarica.
E proprio qui è forse la novità proposta da Galimberti: «Non importa se Centrale o altra stazione», si è lasciato sfuggire il sindaco, ridefinendo l’obiettivo: concentrato non più (o non solo) sul capolinea meneghino ma sul tipo di servizio, «a Milano in 35 minuti». Il tempo di percorrenza indicato, 35 minuti, riporta a quell’effimero treno “Express” – no-stop – voluto dall’ex assessore Raffaele Cattaneo dodici anni fa e poi soppresso alla chetichella.
Son passati undici anni e in parte qualcosa è cambiato, visto che Varese non è più solo un capolinea isolato, ma un nodo di transito, anche per la Svizzera. Persino il prefetto Salvatore Pasquariello si è sbilanciato: «Condivido la fermezza con cui viene chiesto un collegamento veloce tra Varese e Milano».
Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio ha ricordato che ancora oggi Varese è vista dai milanesi come troppo eccentrica e lontana. «Le persone che escono da Milano non guardano alla provincia di Varese come residenza. Dicono: “ho bisogno di una casa per vivere, non per andare in vacanza”».
Certo l’idea di un treno veloce potrebbe essere un elemento aggiuntivo, ma s’inserisce in un sistema che – ha ricordato l’ad di Trenord Marco Piuri – deve comunque fare i conti con limiti alla capacità della rete verso Milano, in gran parte quella “storica” nata nell’Ottocento (tranne i due binari aggiuntivi tra Saronno e la metropoli).
Inserire un nuovo treno non sarebbe uno scherzo e richiederebbe probabilmente una ridefinizione delle corse, eliminando fermate nel Basso Varesotto (e Rho Fiera?), dove la domanda è molto alta.
In ogni caso la nuova proposta è sul piatto: «Centrale o altro, purché sia veloce».
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