A Busto Arsizio la Madama Butterfly emoziona il pubblico del Teatro Sociale Cajelli

La Madama Butterfly di Giacomo Puccini registra il quasi tutto esaurito al Teatro Sociale Delia Cajelli di Busto Arsizio. Con la regia di Alberto Oliva, la direzione artistica e musicale di Marco Beretta e la collaborazione di 15Orchestra sinfonica, il sesto appuntamento della rassegna BA Lirica porta in scena un cast internazionale che ha saputo coinvolgere ed emozionare i presenti. Molto apprezzata anche la scenografia a cura del liceo artistico Candiani di Busto.

Tra il pubblico anche il vicesindaco Manuela Maffioli, che ha sottolineato come la città di Busto Arsizio offra alla cittadinanza e non solo eventi culturali sempre più apprezzati. «Grazie – ha detto Maffioli – a questo festival lirico che concorre a fare di Busto una grande città di cultura insieme agli altri 10 grandi festival che ci accompagnano tutto l’anno. In questo teatro batte un cuore, presente anche in tutti gli spazi culturali di questa città dove ci sono donne e uomini che amano la cultura e la bellezza e che hanno un sogno: far si che questa città sia sempre più bella, nel senso etico del termine».

Interessante la scelta di inserire all’inizio del secondo atto un richiamo alla Nagasaki del periodo della Seconda guerra mondiale, decisione che ha sollevato qualche piccola critica da parte dei “puristi” dell’opera pucciniana. «In un momento in cui la guerra è tornata tristemente di attualità in diverse parti del globo imponendoci di uscire dal torpore dell’indifferenza – ha scritto il regista Alberto Oliva nelle note di regia -, vogliamo sottolineare la colpa di chi invade per portare democrazia, di chi combatte per mettere fine alle ostilità, di chi utilizza la violenza per portare la cultura».

Gli applausi del pubblico hanno sottolineato la bravura di tutti i cantanti, l’intensità del coro e la coinvolgente interpretazione di Airi Sunada (nel ruolo di Madama Butterfly) e Gabriele Mangione (nel ruolo di Pinkerton). Sul palco come comparse anche ex alunni dei licei Candiani e Crespi di Busto Arsizio, chiaro segnale che la lirica può essere attrattiva anche per i giovani.