Busto Arsizio
Carlo Albè porta a Busto Arsizio “Amore non ne avremo. Una notte con Peppino Impastato”
Lo spettacolo dell’attore e scrittore bustese nella sala Verdi di via Pozzi 7 ripercorre l’ultima notte di uno dei simboli della lotta alla mafia
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà“.
Così parlava Peppino Impastato ai microfoni di Radio Aut, in onda dalla sua Cinisi, dove verrà brutalmente ucciso da Cosa Nostra nel 1978.
Di tutto questo – e molto di più – parlerà lo spettacolo teatrale dell’artista Carlo Albè, che torna nella sua Busto Arsizio per una serata che saprà essere molto più attuale di ciò che potrebbe sembrare.
Già, perché non solo la cronaca recente ha riportato in auge il nome di Impastato, ma le scelte dell’autore attualizzano e fanno sentire i protagonisti vicini al pubblico che sceglierà di presenziare sabato 23 marzo alle 18.30 in via Pozzi.
L’opera ci riporta alla notte dell’8 maggio 1978: Glauco, giornalista romano, ripassa ad alta voce l’intervista che l’indomani farà a Peppino Impastato. Tra sogni inquieti si domanda cosa starà facendo quella notte Peppino. Ancora non sa che quella sarà la sua ultima notte. È grazie alla figura di Glauco – impersonato da Albè (che sale sul palco senza leggio, pronto a guardare negli occhi il pubblico in una interpretazione intensa) – che l’autore punta il dito sulla realtà attuale del precariato, partendo dal 40enne cronista che vive negli anni Settanta e rivolgendo in seguito lo sguardo all’attualità.
Poi, chiaramente, emerge la storia di Impastato, il suo impegno, la forza degli ideali per i quali spese la vita.
Lo spettacolo arriva in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: grazie all’impegno di Gianluca Candiani, questo racconto profondo arriva a Busto, accolto con interesse dall’Associazione culturale Il Quadrifoglio, ANPI, ACLI, CGIL, Comitato Soci Coop, Libera, Movimento X Busto. Il titolo dello spettacolo: “Amore non ne avremo. Una notte con Peppino Impastato”, scritto e interpretato da Carlo Albè, è pronto a regalare emozioni, ma soprattutto la capacità di riflettere.
«Sono tanti i “Grazie” che devo rivolgere, soprattutto al regista, Riccardo Vannelli, per aver creduto in me e in questo progetto. Lo spettacolo avrà le musiche di Francesco Moneti, dei Modena City Ramblers: in ulteriore arricchimento per un’opera che vuole raccontare e far riflettere il pubblico sulla figura di Impastato, ma non solo».
Albé si sofferma anche a commentare le recenti polemiche sul liceo in cui gli studenti hanno rifiutato l’intitolazione della scuola a Impastato, definendolo “divisivo“. «Quello che è mancato – a mio avviso – è la mancanza di approfondimento sul personaggio, il suo esempio di impegno e coraggio. Avrebbero potuto invitare il fratello, Giovanni Impastato, che gira l’Italia proprio con la volontà di raccontare la sua storia».
L’appuntamento con lo spettacolo su Impastato e scritto da Albé è per sabato 23 marzo, ore 18.30 presso la “Sala Verdi” (via Pozzi, 7- Busto A.).