Libri

Carlo Zanzi: “Con “Fuggiaschi” ho fatto tredici”

Il nuovo romanzo dello scrittore varesino e pubblicato da Macchione Editore sarà presentato sabato 23 marzo (inizio ore 16 e 30) nella Sala Morselli della Biblioteca civica

23 Marzo 2024 - 23 Aprile 2024

Il romanzo “Fuggiaschi” scritto da Carlo Zanzi per Macchione Editore è il tredicesimo lavoro di narrativa pubblicato al prolifico autore varesino. Zanzi in questi anni ha realizzato una vera e propria “collana” personale che spazia dal romanzo alla poesia dialettale, passando per i posti quotidiani del suo blog “Pensieri & parole” . Il nuovo libro verrà presentato sabato 23 marzo alle ore 16.30, presso la Sala Morselli della Civica Biblioteca di Varese, in via Sacco 9. Dialogherà con l’autore l’artista Nicoletta Magnani. Presenterà Manuela Lozza, presidente della commissione cultura del Comune di Varese. È previsto uno spazio musicale.

HO FATTO TREDICI

“Fuggiaschi” arriva dopo ‘La Comune di Barbara’ (1989), ‘L’ultimo nemico’ (1994), ‘Luzine’ (1995), ‘Fax d’amore’ (1998), ‘La sfida elettronica’ (1999), ‘Vicolo Canonichetta’ (2007), ‘Cicale al carbonio’ (2008), ‘Valzer par Varés’ (2013), ‘Il giorno che tremò la notte’ (2015), ‘Nudo di uomo’ (2019), ‘Sassolungo’ (2020) e ‘La strada per le stelle’ (2022). Altri racconti sono contenuti in ‘Varese – Il bianco e il nero’ (2001) e ‘Una città in cornice’ (2004).

LA TRAMA

La narrazione si sviluppa lungo un arco temporale che va dal 1917 al 1981. Ambientato fra Varese e le Marche, racconta la storia di due famiglie e di tre generazioni. Ecco quanto si può leggere nel risvolto di copertina: Seguendo le indecifrabili vie del destino (o della Provvidenza), risalendo lungo il corso degli anni, dal 1917 al 1981, due famiglie e tanti personaggi che fuggono dall’apatia della vita alla fine si incontrano, forse per fuggire di nuovo, o per abbracciarsi in una storia d’amore. Il marchigiano Giorgio e il varesino Luigi, amici di fuga nell’ultimo anno della Grande Guerra, si salutano sotto il cielo rosso di bombe e di sangue, ma non sarà un addio. Seguirà un’altra guerra, nuove fughe sui campi e nei cieli, ali di aerei ed evasioni solo sperate, il secondo dopoguerra, gli anni Settanta e l’amore che si rinnova e riempie di sogni la giovinezza. Un diario ritrovato compirà il miracolo di vie che portano nella medesima direzione, che intrecciano legami, che consolidano un comune sentire: siamo fatti per una meta, eppure la meta chiede nuove avventure.

I TORNANTI DELLA STORI

Carlo Zanzi, come nel suo precedente romanzo ‘Sassolungo’, risale i tornanti della storia, storia locale e storia nazionale, storia familiare e storia di tutti, sessant’anni di vita italiana, dalla costa adriatica alle prealpi lombarde. La sua scrittura scarna, essenziale, ci prende per mano senza costringerci a tappe impegnative, brevi capitoli che si rincorrono come i passi lenti di un camminatore di montagna. Siamo tutti fuggiaschi, perché chi non scappa per necessità, per fame, per paura, lo fa seduto sopra un divano con un libro fra le mani, inginocchiato nella penombra di una chiesa, davanti ad un programma televisivo che non ci interessa e che ci porta al sonno; siamo tutti alla ricerca di un qualcosa in più, di diverso, di desiderabile. In fuga dalla noia. Sospesi a braccia aperte, ali distese nel cielo di una speranza futura.

19 Marzo 2024
Redazione VareseNews
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