Da Regione Lombardia 14 milioni di euro per nuovi alloggi a canone calmierato
Al via il bando di housing sociale, domande fino al 30 aprile

Regione Lombardia aiuta le famiglie che non riescono ad accedere al mercato privato degli affitti o dei mutui e che, nel contempo, non hanno i requisiti per ottenere una casa popolare. Lo fa con uno stanziamento di circa 14 milioni di euro che aumenterà il numero di alloggi da affittare a prezzo calmierato.
LE DOMANDE – Parte oggi il bando regionale che mette a disposizione le risorse: imprese, cooperative, Comuni o Aler possono presentare domanda, sul portale di Regione Lombardia, fino al 30 aprile 2024.
OPPORTUNITÀ CONCRETA – «I nuovi alloggi – ha sottolineato L’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco – dovranno essere affittati a un canone più basso rispetto a quello di mercato, rappresentando un’opportunità concreta per le famiglie della classe media o medio-bassa che si scontrano con un mercato degli affitti e dei mutui per loro inaccessibile».
RISPOSTE AL FABBISOGNO ABITATIVO – «Aumentare le abitazioni a canone agevolato – ha proseguito Franco – significa aiutare una fascia importante della popolazione, offrendo risposte al fabbisogno abitativo di tanti cittadini. Penso alle famiglie, ma anche a particolari categorie professionali, come le forze dell’ordine o chi lavora nell’ambito dei servizi essenziali».
MISSIONE LOMBARDIA – «Con il piano di rilancio delle politiche abitative denominato Missione Lombardia – ha evidenziato Franco – mettiamo in campo anche strumenti di Housing sociale come questo, puntuali ed efficaci: un cambio di passo che presta attenzione alle evoluzioni e alle dinamiche della società lombarda».
L’AGEVOLAZIONE – Per gli aderenti è previsto un contributo a copertura di interventi sugli alloggi. Potranno accedere all’agevolazione regionale soggetti privati, che dimostrino adeguata solidità e affidabilità, e soggetti pubblici che siano proprietari o abbiano la piena disponibilità (per l’intera durata del servizio abitativo oggetto di contributo) degli immobili da destinare a servizi abitativi sociali e che attuino in forma diretta la proposta di intervento presentata.
RECUPERO PATRIMONIO ESISTENTE – Saranno finanziate le proposte di intervento caratterizzate da elementi che favoriscano la rapida messa a disposizione degli alloggi; zero consumo di suolo; integrazione di interventi edilizi con componenti gestionali dei servizi abitativi sociali; integrazione della gestione sociale con la gestione dei servizi tecnico-amministrativi del patrimonio immobiliare e dei servizi per il funzionamento, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.
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