“Foce del Tinella e Parco Morselli in stato di abbandono”: la denuncia del candidato sindaco Foti
Il segretario di Fratelli d'Italia di Gavirate chiede al vicesindaco dove sia finito il progetto di realizzare un bioparco nell'area dove un tempo c'era l'incubatoio e ricorda il battibecco politico innescato dalla visita di Francesca Caruso
“Che fine ha fatto il progetto del bioparco?” Lo chiede Simone Foti, segretario del Circolo di Fratelli d’Italia a Gavirate riferendosi alla foce del torrente Tinella.
«Il 3 marzo 2023 il vicesindaco Parola annunciava la nascita di un Bioparco grazie anche al contributo della regione Lombardia per un investimento totale di circa 220.000 euro. In tale occasione dichiarava: “ l’idea è nata cinque anni fa”. Da quel giorno ad oggi è trascorso più di un anno e non si vede neanche l’ombra dell’inizio del progetto. Nel frattempo però tutto è andato in malora». La riflessione nasce dalla situazione dell’area: «A Groppello da sempre esiste, anzi esisteva, un incubatoio per la ripopolazione ittica delle specie pregiate autoctone del nostro lago. Oggi piange il cuore vedere come il sacrificio di tanti anni di duro e costante lavoro sia ridotto ad una discarica e tutto abbandonato al proprio destino».
Simone Foti fa riferimento alla “diligenza del buon padre di famiglia” per la conservazione e tutela dell’area, così come di “capitolo doloroso” parla descrivendo le condizioni del parco Morselli e della “Casina Rosa”.
«Alcuni muri delle morene sono crollati da mesi – commenta Foti – uno in particolare si trova nei pressi del cancello nella parte bassa del parco, la quasi totalità della staccionata di protezione delle scale che portano in cima al parco e divelta e mancante da tempo immemore, per non parlare del parcheggio d’ingresso al parco vicino alla chiesetta della SS Trinità. L’unica nota positiva riguarda l’area intorno alla casina rosa e l’area picnic che grazie al custode viene preservata e a un dipendente comunale che pressoché solo, fa quello che può».
Per il segretario del Circolo di Fratelli d’Italia lo stato di abbandono si estende anche all’attività culturale, come denunciato già nel corso della visita di Francesca Caruso, assessore regionale alla Cultura, che quel giorno, però, fu presente in forma privata innescando una polemica per la presenza del dirigente scolastico reggente con due classi della scuola media.
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