I 5 motivi per cui gli studenti del Liceo Candiani di Busto Arsizio scioperano

Giovedì 7 marzo gli studenti del Liceo Candiani di Busto Arsizio faranno sciopero. In una nota spiegano i cinque motivi che hanno spinto a questa protesta

sciopero studenti

Giovedì 7 marzo gli studenti del Liceo Candiani di Busto Arsizio non entreranno a scuola. In una nota diffusa alla vigilia della mobilitazione si spiegano i cinque motivi che hanno spinto a questa protesta. Ecco il comunicato integrale dei ragazzi

Lo sciopero studentesco del 7 marzo 2024 è nato in modo spontaneo ed è stato voluto da noi studenti del Liceo Candiani-Bausch, spinti dai vari disagi che ormai da tempo persistono, ma che nell’ultimo periodo si sono aggravati molto; è maturata in noi l’idea di organizzare una manifestazione pacifica con la finalità di mettere in luce le problematiche e i conseguenti disagi di noi studenti, mirando a maggiore attenzione da parte della dirigenza per quanto riguarda le problematiche interne e le nostre necessità, ma anche dell’istituzione provinciale per le problematiche di natura edilizia. Gli scopi sono far emergere in maniera chiara e precisa una serie di problematiche dell’istituto, avere maggiore chiarezza e confronto con la dirigenza, chiedere di sollecitare maggiormente la provincia ed esporre le sensazioni degli studenti per cercare di proporre alternative e soluzioni adeguate per far fronte alla situazione odierna, ormai percepita con esasperazione da un gran numero di studenti, volendo ritrovare uno spirito di unione, appartenenza e orgoglio nei confronti della nostra scuola.

Qui di seguito vorremmo elencare ed approfondire alcune delle motivazioni e dei punti chiave alla base della nostra manifestazione:

1. Sicurezza e questione edilizia: La situazione dell’ala vecchia e delle infiltrazioni di acqua piovana sono in costante peggioramento, secchi e bidoni sembrano aumentare sempre di più e lo sbarramento dei corridoi causa problemi nello spostamento di molti studenti in spazi stretti e affollati; le aule chiuse sono spazi fondamentali per lo svolgimento delle discipline d’indirizzo di alcune classi, inoltre queste ultime sono state riposizionate in altre aule con difficoltà, causando più classi sovrapposte negli stessi spazi o poste in aule non adeguate alle materie che dovevano essere svolte. Inoltre il problema edilizio causa preoccupazione per la sicurezza, non solo a livello strutturale (infiltrazioni, crepe e crollo di parti delle pareti, lavandini e tubature intasate, caduta di calcinacci…) ma anche per quanto riguarda la formazione di muffe potenzialmente rischiose e per la tutela del materiale e degli elaborati pittorici/plastici conservati nelle aule coinvolte. Quello che ci chiediamo è perché i provvedimenti per risolvere il problema siano stati presi dalla dirigente solo nel mese di febbraio dell’anno corrente, quando era già nota la revoca dei fondi stanziati dalla provincia per la costruzione del terzo piano dell’ala vecchia dallo scorso giugno; pensiamo che la dirigente avrebbe potuto sollecitare prima e maggiormente gli organi preposti per capire come sarebbero stati ridistribuiti i fondi, per occuparsi tempestivamente di un problema già noto da anni, in modo da fare delle previsioni dei danni e precedere le criticità emerse inevitabilmente nell’ultimo periodo, che sicuramente aumentano la difficoltà di possibili interventi.

Su questo tema la Preside, Maria Silanos, contattata da VareseNews ha spiegato: «Ci sono state infiltrazione di acqua piovana dovute a difetti dei serramenti delle coperture con finestre a shed. Martedì è venuta la squadra di lavoro mandata dalla provincia a riparare i punti da cui entrava l’acqua, nei prossimi giorni torneranno gli operai a controllare e finire».

2. Trasparenza e chiarezza: Da parte degli studenti vi è la volontà di una una maggiore chiarezza e trasparenza per quello che concerne la comunicazione tra l’organo scolastico e la comunità scolastica (studenti ma anche genitori), soprattuto riguardo le problematiche correnti e comuni dell’istituto come quella edilizia, già esposta in precedenza. In merito a questo punto, sono nate alcune proposte, come ad esempio la creazione di una bacheca informativa diretta e pubblica, magari a cadenza mensile, sulla quale possano essere pubblicati aggiornamenti periodici sull’evoluzione della questione edilizia e delle altre questioni interne. La creazione di questa bacheca (in forma fisica, digitale, come newsletter…) renderebbe molto più accessibili le informazioni e gli sviluppi a tutti gli studenti, evitando un passaggio indiretto e inefficace delle informazioni. Se fosse possibile, vorremmo che nei prossimi incontri tra preside e la provincia, per discutere dei problemi edilizi, possa essere compresa anche una rappresentanza di studenti.

3. Condizione del materiale: Per quanto riguarda le aule di discipline plastiche ad esempio, ci sono frequenti disagi causati dalle condizioni del materiale fornito dalla scuola, che è per la maggior parte vecchio e danneggiato o direttamente mancante; le vasche di argilla sono state trovate varie volte piene di vermi, muffe e insetti, oltre che essere gravemente deteriorate e potenzialmente pericolose. Inoltre i lavori degli studenti sono conservati su scaffali dove lo spazio già scarseggia, spesso questi sono traballanti, instabili o danneggiati. Queste condizioni spesso non permettono o ostacolano la possibilità degli studenti e degli insegnanti di svolgere le loro ore di indirizzo come dovrebbero poter fare, chiediamo quindi che le necessità basilari del dipartimento figurativo (ma non solo) vengano garantite con semplici sostituzioni o rinnovo/manutenzione ordinaria del materiale, lavorando anche sulla gestione dei fondi provenienti dal contributo volontario annuale.

4. Gestione dei fondi scolastici (contributo volontario dei genitori): Tra gli studenti dell’artistico sorgono dei dubbi riguardo l’utilizzo del fondo scolastico derivante dal contributo volontario, in particolare perché molti studenti degli indirizzi artistici non vedono concretamente un utilizzo del contributo per materiale o iniziative che li riguardino, mentre percepiscono un focus maggiore sugli indirizzi coreutico e musicale; noi studenti miriamo a una scuola unita in tutti i suoi indirizzi, che devono essere ugualmente sostenuti e tutelati. Per questo chiediamo innanzitutto maggiore trasparenza sui capitoli di spesa; vorremmo inoltre proporre la creazione di una commissione paritetica mista che possa discutere insieme delle idee di spesa del contributo volontario, proposte che chiaramente dovranno poi essere discusse (filtrate e approvate dal consiglio di istituto) questo per garantire una maggiore rappresentanza delle necessità e degli interessi di ogni indirizzo in egual misura; in ultimo vorremmo che si promuovessero maggiormente iniziative ed eventi anche per gli indirizzi artistici, in modo da recuperare un senso di appartenenza e orgoglio anche in studenti che si sentono talvolta lasciati da parte.

5. Formazione delle classi terze: È stato segnalato un disagio di vari studenti delle nuove classi terze che non sono stati collocati nell’indirizzo da loro scelto, perché era già stato raggiunto il numero massimo di alunni per classe. Pensiamo che questo problema possa essere risolvibile con il reinserimento delle classi miste, già presenti in passato nella scuola e quindi fattibili, questo per garantire a tutti gli studenti possibili di essere indirizzati alla massima espressione dei loro interessi e delle loro inclinazioni artistiche. Questa situazione, certamente complessa e sfaccettata, causa in moltissimi studenti un sentimento di disagio e di fatica che ci porta a non sentire più quello spirito di appartenenza nel nostro istituto, ci sentiamo come lasciati indietro, quando invece vorremmo avere le condizioni e gli stimoli per ritornare orgogliosi del nostro liceo, dello spirito artistico libero ed estremamente vario che crediamo sia il cuore pulsante del Candiani e di tutti i suoi studenti.

Questo comunicato verrà aggiornato in presenza durante la manifestazione del 7 marzo, quando durante l’assemblea studentesca verranno raccolti interventi, dubbi, esempi concreti e testimonianze degli studenti che vorranno astenersi dalle lezioni e manifestare perchè la situazione venga messa in luce nella sua interezza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Marzo 2024
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