I ragazzi del Ponti di Gallarate prendono il treno della Memoria, “dopo Auschwitz, nulla è più come prima”

In pullman fino a Cracovia per creare comunitaà conoscenza e consapevolezza. E’ un tuffo nel passato che si innesta nel presente per gettare nuove fondamenta per il futuro

Auschwitz -Birkenau

L’IIS Ponti di Gallarate ha partecipato dal 29 febbraio al 6 marzo 2024 al progetto Treno della Memoria, progetto fortemente sostenuto dal DS Massimo Angeloni. “Dopo che hai visitato Auschwitz, nulla e’ piu’ come prima” dichiara uno dei 92 partecipanti delle classi quarte e quinte delle quattro sedi del Ponti. Il progetto, che ha visto i ragazzi partire da Gallarate in pullman fino a Cracovia, ha l’obiettivo di creare comunita’, conoscenza e consapevolezza.

E’ un tuffo nel passato che si innesta nel presente per gettare nuove fondamenta per il futuro; un futuro in cui, grazie alla conoscenza diretta e personale degli orrori ed errori della Storia, i giovani potranno con maggior consapevolezza combattere ogni forma di indifferenza, pregiudizio, allontanamento e respingimento del diverso. Non solo un viaggio ma una esperienza immersiva, potente e che turba. Prima della visita ad Auschwitz-Birkenau, i ragazzi, accompagnati dai proff. Lucia Ambrosini (referente del progetto), Marta Brovelli e Maurizio Stumpo hanno visitato luoghi di Cracovia carichi di significato storico: la fabbrica – museo di Schindler, il quartiere e il ghetto ebraico, il campo di lavoro Plaszow. Ogni visita era coordinata da una guida che ha raccontato la storia di una nazione e di un popolo nel difficile cammino verso la liberta’.

Documenti, filmati, foto, installazioni multimediali hanno supportato i racconti storici, precisi e puntuali, delle due guide del folto gruppo.. Al termine di ogni tappa c’e’ sempre stata una attivita’ di riflessione corale, una sorta di pausa parlata e dialogata per rielaborare ed interiorizzare. Cinque giovani attori hanno drammatizzato i momenti storici accompagnando studenti e insegnanti di palazzo in palazzo, da una via all’altra, da una piazza all’altra., recitando e coinvolgendo in una narrazione intensa cui nessuno e’ rimasto indifferente. Uno spettacolo teatrale incentrato sulla tragedia consumatasi ad Auschwitz ha preceduto la visita ai campi di concentramento.

Auschwitz non si visita; Auschwitz si attraversa”: sono state le parole della guida prima di varcare il cancello con la scritta Arbeit macht frei. Auschwitz TI attraversa; “mi ha accolto con una sensazione pesante nel palpabile senso di tristezza che sembra permeare ogni pietra e il filo spinato che incornicia questo luogo”, dice uno studente. “Un’alternanza di emozioni contrastanti” aggiunge un altro. Dopo Auschwitz, Birkenau; un luogo sterminato e difficile; vuoto e silenzioso nonostante i tanti visitatori. La palazzina e la torretta attraversata dal binario. “Entrare in quelle baracche piene di anime, deprivate di loro stesse……l’unica cosa che si puo’ fare davanti a tanto dolore e’ vivere per loro; e vivere intensamente” dichiara una studentessa commossa.

A sottolineare la drammaticita’ del luogo i soliti cinque attori leggono pagine tratte dalle opere di Primo Levi. Con i loro insegnanti e con gli educatori di Treno della Memoria i ragazzi hanno intrapreso un viaggio complesso e arricchente, una sorta di pellegrinaggio laico, rielaborando l’ esperienza vissuta in una assemblea plenaria alla quale erano presenti piu’ di 1000 persone tra studenti, insegnanti ed educatori TdM. In questa sorta di circuito di cittadinanza attiva, sicuramente ciascuno e’ tornato a casa piu’ consapevole e piu’ saggio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Marzo 2024
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