I soldi della droga nel distretto dell’oro di Vicenza. Sequestrati 6 milioni di euro a Cusago
I soldi dei narcotrafficanti del nord Italia venivano spostati e riciclati nel distretto orafo di Vicenza grazie ad una famiglia residente a Cusago che gestiva un mobilificio. La Dda e la Guardia di Finanza hanno fermato il flusso
I soldi della droga possono essere spostati ovunque lo si desideri senza muoverli e con una commissione tra il 2 e il 5%. Basta trovare qualcuno che opera con il sistema dell’hawala, un sistema informale di trasferimento di denaro utilizzato principalmente nei paesi del Medio Oriente, dell’Asia e dell’Africa. Questo sistema si basa su una rete di intermediari che facilitano i trasferimenti di denaro senza la necessità di muoversi attraverso istituzioni finanziarie ufficiali, come le banche.
La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha scoperto un sistema di riciclaggio connesso al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che si appoggiava ad una famiglia che ufficialmente gestiva un mobilificio.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico–Finanziaria di Milano hanno fermato 3 persone, conducendo perquisizioni presso diverse abitazioni e aziende tra Milano, Novara e Vicenza, e sottoponendo a sequestro disponibilità finanziarie e denaro contante per oltre 6 milioni di euro.
L’indagine ha permesso di individuare il gruppo familiare, con base a Cusago (MI), formalmente impegnato nella conduzione di un mobilificio ma, di fatto, dedito al riciclaggio di ingenti somme di denaro provento principalmente del traffico internazionale di sostanze stupefacenti a Milano e nel Nord Italia.
Il denaro, contato e confezionato nei sacchetti della spesa in un appartamento milanese, oggetto di perquisizione, era successivamente trasferito presso una società di Vicenza attiva nel locale distretto orafo.
Gli hawaladars, riservandosi un margine di profitto dal 2% al 5% delle somme oggetto di riciclaggio, si sono dimostrati estremamente versatili nelle operazioni di prelievo e consegna del denaro contante, essendo inseriti in un più strutturato e ramificato network di corrieri utilizzato per diverse finalità illecite.
Come funziona l’hawala
Nel funzionamento dell’hawala, una persona che vuole inviare denaro paga l’importo da trasferire a un intermediario locale, noto come “hawaladar”. Quest’ultimo, a sua volta, contatta un altro hawaladar nella località di destinazione e chiede di consegnare l’importo al beneficiario designato. Il debito tra i due intermediari viene regolato successivamente, spesso attraverso scambi di beni, servizi o denaro contante in un momento successivo e in un’altra località.
L’hawala è noto per la sua velocità, la sua confidenzialità e la sua flessibilità, rendendolo un sistema popolare tra le persone che vogliono trasferire denaro in modo rapido ed efficiente, specialmente in luoghi dove le infrastrutture finanziarie ufficiali sono limitate o poco affidabili. Tuttavia, a causa della sua natura informale e della mancanza di regolamentazione, l’hawala può anche essere utilizzato per attività illegali come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
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