Il Comitato invita a vigilare sugli alberi di piazza Mazzini: “Lavori stradali senza riguardo per la salute delle piante”

Gli attivisti che fin dalla presentazione del progetto sono scesi in campo per difendere gli alberi dall'ipotesi di abbattimento oggi segnalano con preoccupazione le modalità con cui si stanno eseguendo i lavori stradali "senza riguardo per la salute delle piante"

Tradate - Alberi di piazza Mazzini a rischio

Il “Comitato Salviamo gli alberi di piazza Mazzini” torna ad accendere i riflettori sul destino delle piante che crescono nello spazio davanti al Municipio di Tradate, interessato dai lavori per il rifacimento della piazza. In particolare gli attivisti che fin dalla presentazione del progetto sono scesi in campo per difendere gli alberi dall’ipotesi di abbattimento, oggi segnalano con preoccupazione le modalità con cui si stanno eseguendo i lavori stradali “senza riguardo per la salute delle piante”.

«Ripercorrendo velocemente la cronistoria di questo progetto, attraverso l’ausilio delle dichiarazioni pubbliche fatte da sindaco e assessori, è evidente come l’amministrazione abbia cercato nel tempo di spostare il tiro ogni volta che il Comitato ha smontato le bislacche teorie accampate a scusa degli abbattimenti. Hanno iniziato parlando di alberi malati (e non lo erano), per poi passare al problema della sicurezza (test strumentali hanno dimostrato che le piante erano più che stabili), passando poi al problema dei costi di manutenzione (come se la potatura delle giovani piante previste nel progetto non fosse un costo), per poi tornare, dopo un evento meteorologico più che raro e di forza inaudita, al problema sicurezza».

Il Comitato ora teme che i lavori in corso possano danneggiare le piante: «Hanno eseguito i lavori di realizzazione dei nuovi sottoservizi della piazza scavando e spostando terra intorno alle piante, per diversi mesi. Scavi eseguiti senza il benché minimo occhio di riguardo, senza la benché minima precauzione procedurale che potesse in qualche modo attenuare le eventuali ripercussioni negative che questi lavori potessero causare alle piante. Adesso l’assessore Pipolo invoca i test strumentali, appellandosi alla razionalità di chi deve scrupolosamente preservare la sicurezza dei cittadini. E che allora vengano eseguiti questi benedetti test di resistenza e se queste prove ci diranno che ora, dopo i lavori di scavo, alcune piante non sono più stabili (prima lo erano), è chiaro a tutti di chi è la responsabilità. Si tratterebbe di “pianticidio” premeditato. Se invece gli esiti diranno che le piante sono, nonostante tutto, sane e sicure, qualsiasi scelta diversa dal loro mantenimento e dalla loro cura, sarebbe oltremodo criminale».

A fianco del Comitato ci sarà ancora una volta l’ex vicesindaco di Varese Daniele Zanzi, noto ed esperto agronomo: «Chiederemo una verifica con il nostro agronomo per accettarci che le eventuali perizie non siano fatte per avvalorare scelte politiche che mirano all’abbattimento degli alberi (come già successo in precedenza), ma che tendano alla loro cura e mantenimento. Invitiamo i cittadini tradatesi e chiunque abbia a cuore la vita degli alberi di piazza Mazzini, a vigilare affinché non vengano fatti ulteriori scempi del nostro patrimonio arboreo».

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Pubblicato il 08 Marzo 2024
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