Il lago a Varese ancora alto, con le acque che rimangono fuori dalle sponde grazie alle forti precipitazioni

È la natura, in una delle sue forme, che si riprende un lembo di terra a causa della forte pioggia scesa nelle ultime ore sul Varesotto: l’acqua che invade la passeggiata, le rive (abituati a vederle a secco, negli ultimi anni, e dunque quasi una rarità). Persino alcune panchine, alcuni spazi in muratura che fungono da basamento per i cartelli del divieto di sosta rimangono sommersi regalando un paesaggio surreale, quello dell’alluvione, dell’acqua alta stile Venezia.

Ma invece siamo sul lago di Varese. Un livello superiore a quello di piena (238,62 metri sul livello del mare) che si attesta dunque a 239.01 metri sul livello del mare. La rilevazione è permessa grazie al sensore di livello misura l’altezza dell’acqua del lago in cm presso il molo di Bodio Lomnago rispetto allo zero idrometrico pari a 238.207 m s.l.m .
Le misurazioni, nel sito del Centro geofisico prealpino che misura anche il livello dei principali bacini del territorio varesino, vengono effettuate ogni 10 minuti. Il moto ondoso del lago o il passaggio di barche nelle vicinanze del sensore possono indurre oscillazioni nelle misure del livello.

Tuttavia già nell’analisi delle “curve“ di riempimento, il livello del lago incrementato fortemente nelle ultime ore (quindi per l’intera mattinata di domenica) presenta una sorta di assestamento nel tardo pomeriggio, un “appiattimento” della curva di salita dovuto all’attenuazione delle piogge, che dovrebbero allentare la presa offrendo giornate coperte ma con scarse precipitazioni, almeno per i prossimi giorni.