Imputato per maltrattamenti, minaccia la moglie anche dal carcere

Agli sgoccioli del processo in corso a Varese, la vittima si costituisce parte civile. L’uomo irreperibile, forse all’estero

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Le botte nel corso degli anni e le conseguenti denunce da parte della consorte. L’esperienza del carcere che invece di instradare verso la resipiscenza rappresenta il pretesto per insistere sulla strada sbagliata: durante le telefonate a casa, mentre era dietro le sbarre, col pretesto di parlare con i figli, si faceva passare la moglie per continuare le minacce anche al telefono.

Una situazione emersa durante il processo che vede l’imputato, un uomo di origini albanesi, dopo la denuncia della moglie, sua conterranea. L’uomo attualmente è fuori dal carcere, ma risulta irreperibile, e a breve il processo seguirà il suo corso per arrivare alla sentenza, prima dell’estate.

Nel corso dell’iter processuale è stata sentita anche la donna, parte offesa e parte civile difesa dall’avvocato Elisabetta Brusa, mentre l’imputato è assistito dal legale Massimiliano Carnelli. Nell’udienza di oggi, giovedì 19 marzo, sono stati sentiti alcuni degli operanti della polizia di stato di Varese che si sono occupati delle indagini.

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Pubblicato il 19 Marzo 2024
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