Iniziati i lavori alla Villa Baragiola: siamo andati nel cantiere della nuova “grande opera” di Varese
Siamo entrati nell'area dei lavori, dove si stanno demolendo le parti non storiche ma si stanno anche scoprendo particolari di grande pregio in quella che sarà la parte dedicata al museo
Sono cominciati ormai da alcune settimane i lavori a Villa Baragiola. L’opera è stato commissionata dal Comune di Varese, proprietario del compendio, ad un raggruppamento di professionisti, con lo scopo di riqualificare la villa storica e due edifici appartenenti all’ex seminario. Verrà inoltre valorizzata e riqualificata la serra, la voliera, parte del parco e altri corpi annessi.
Nell’edificio riqualificato saranno realizzati alcuni appartamenti a canone calmierato oltre a locali di uso sociale, come l’ambulatorio del medico di base. Nella villa storica sarà invece ospitato un museo di arte contemporanea e fotografia, con annessi servizi e bar.
Il progetto è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per una somma di oltre 12 milioni provenienti dai fondi europei del programma Next Generation Eu. I lavori in corso prevedono il restauro di tutti i particolari interni della villa, compreso il grande camino, e dovranno concludersi necessariamente entro il 2026, pena il mancato finanziamento dell’opera.
NEL CANTIERE DELLA VILLA
Siamo entrati nel cantiere per vedere come procedevano i lavori, che ora procedono innanzitutto alle demolizioni di ciò che non è prettamente storico, mentre vengono valutati gli elementi più da proteggere: dalle vetrate ai pavimenti, dai particolari murari al recupero e alla valorizzazione di locali, come un giardino d’inverno che era stato richiuso negli ultimi decenni, e che con la ristrutturazione tornerà alla sua funzione, creando un angolo particolarmente suggestivo.
«Ormai è da qualche settimana che il cantiere si è installato a villa Baragiola – spiega Andrea Civati, assessore alla riqualificazione urbana del Comune di Varese – sono stati posti i ponteggi e incominciando con i lavori di demolizione della parte interna della villa storica, che ospiterà il nuovo museo della fotografia. Le demolizioni sono cominciate dall’alto, dall’ultimo piano, per poi scendere. Oggi interessano il piano terreno. L’obiettivo è ovviamente ristrutturare la parte storica con dei lavori di attento restauro».
COSA È COMPRESO NEL PROGETTO
Parte dell’ala più moderna verrà trasformata in mini alloggi a locazione calmierata da mettere a disposizione di quanti non hanno diritto alle case popolari ma necessitano di una soluzione più economica rispetto agli standard di mercato. In tutto saranno 23 appartamentini tra i 28 e i 56 metri quadrati. All’ultimo piano di Villa Baragiola verranno realizzati invece tre veri e propri studios, piccoli appartamenti per ospitare temporaneamente artisti coinvolti in attività culturali o atelier artistici.
Parte dei fondi, circa il 7% del totale, saranno destinati al parco della Villa che contiene specie arboree di pregio. Il parco avrà un entrata anche su Piazza Ferrucci, che cambierà aspetto e fisionomia. Su piazza Ferrucci si affacceranno anche i locali dell’ambulatorio del medico di base, che sono tra i luoghi pubblici previsti nel progetto. Serra e Voliera diventeranno luoghi pubblici integrati nel parco, mentre la villa vera e propria sarà la sede del museo, e all’interno di una sorta di giardino d’inverno interno sarà realizzato un bar funzionale al museo.
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