Varese

La policromia nella scultura medievale, se ne parla a Varese

Mercoledì 6 marzo a Villa Toeplitz quarto appuntamento del ciclo di incontri culturali “L’unità del sapere. Territori, relazioni, connessioni” con Saverio Lomartire

06 Marzo 2024

L’utilizzo dei colori nella scultura medievale sarà al centro dell’incontro con Saverio Lomartire in programma mercoledì 6 marzo alle 16.30 a Villa Toeplitz a Varese. L’evento è organizzato dal Centro internazionale di Ricerca per le Storie locali e le Diversità culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria e rientra nel ciclo di incontri dal titolo “L’unità del sapere. Territori, relazioni, connessioni”.

La policromia nella scultura è oggetto di studio da tempo. La disciplina copre un arco cronologico che spazia da esempi assiro-babilonesi ed egizi sino quasi all’età contemporanea. Riguardo le sculture realizzate nel Medioevo, invece, si è ottenuta una certa consapevolezza solo di recente, mentre per i reperti altomedievali si è ancora agli inizi.

«Raramente – spiegano gli organizzatori – sui pezzi scultorei medievali si conservano tracce apprezzabili di policromia. Spesso solo il rinvenimento di materiali in scavo o l’avvio di restauri, oppure l’effettuazione di campagne mirate di analisi permettono migliori osservazioni. Queste ultime tuttavia presentano sempre notevoli difficoltà nell’interpretazione e nell’individuazione di eventuali standard tecnologici o di prassi esecutive che possiamo considerare consolidate e generalmente applicate».

«Soprattutto – aggiungono – quando cerchiamo di pervenire ad una visione complessiva e dirimente sui complementi pittorici alla scultura dobbiamo constatare, contrariamente a quanto talora è stato indicato da alcuni studi, che, a parte le sculture lignee, non tutta la scultura del Medioevo, ma anche del Rinascimento e di epoche successive, ha ricevuto una finitura pittorica. Allo stato attuale delle ricerche dobbiamo quindi riconoscere che non è possibile fissare delle regole interpretative generalmente valide, e che per il momento dobbiamo concentrare l’attenzione sullo studio dei singoli casi».

5 Marzo 2024
Redazione VareseNews
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