La rotonda di largo Flaiano entra nel dibattito del consiglio comunale di Varese

L'argomento è stato il primo punto all’ordine del giorno della seduta del 26 marzo 2024

largo flaiano drone

E’ stata oggetto di ampio dibattito la presentazione in consiglio comunale del progetto di Largo Flaiano a Varese, che è stato il primo punto all’ordine del giorno della seduta del 26 marzo 2024 a circa un mese dal cambio di viabilità.

GALIMBERTI E CIVATI: “DOPO UN SECOLO ABBIAMO TROVATO LA SOLUZIONE”

A raccontare la vicenda, che si snoda tra la metà del 2020 e oggi è stato innanzitutto il sindaco Davide Galimberti che ha innanzitutto sciorinato una impressionante sequenza di dati. Ad esempio, il fatto che prima dell’intervento un pendolare perdeva 253 ore all’anno al semaforo dell’autostrada, pari a dieci giorni. Invece perdeva 5000 minuti in viale Borri, pari a 3,5 giorni all’anno. In quell’attesa, l’automobilista consumava mediamente 600 euro di carburante all’anno, mentre emetteva 400 kg di co2.

Dopo i dati, Galimberti ha ricordato la cronologia dell’opera, che è stata richiesta al governo nel luglio 2020, e che all’ inizio del 2024 è giunta ormai alla fine. «Ci abbiamo impiegato meno di quattro anni per arrivare in fondo, malgrado la pandemia e una crisi energetica che non ha termini di paragone con niente – Ha sottolineato Davide Galimberti – Ed è stato grazie al team che ci ha lavorato: gli uffici hanno fatto un lavoro pazzesco, sono stati bravissimi. Ci abbiamo messo un secolo a trovare la risoluzione del problema, ma la città alla fine ce l’ha fatta»

Una “grande opera” che promette, stando almeno alle parole dell’amministrazione, non solo un cambio di strada ma anche un nuovo aspetto futuro per quella parte di città: «Quello non è solo un semaforo eliminato, è un tema di credibilità della città – Ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – È molto di piu di una soluzione viabilistica: è un modo per dire a chi sta fuori da Varese che ora Varese li accoglie in un altra maniera».

IL DIBATTITO IN SALONE ESTENSE E IL TENTATIVO DI MOZIONE DI LUCA BOLDETTI

Il dibattito su questo primo punto è stato molto ampio, e si è fermato solo alle 22.30: iniziato con l’intervento di Luca Boldetti, capogruppo del Polo delle Libertà, che appellandosi alle norme del regolamento del consiglio comunale ha presentato una mozione da discutersi in serata, relativa a uno degli argomenti più “caldi” della rotonda: la viabilità della zona intorno a via Sant’Imerio e via Magenta.

Una mozione che chiedeva al Sindaco e la Giunta a rinviare la chiusura al traffico veicolare di via Spinelli, e convocare un’apposita seduta della Commissione urbanistica al fine di discutere e valutare le migliori soluzioni per risolvere il problema viabilistico riguardante l’area da piazza Repubblica a Largo Flaiano «Visto il già imponente aumento del traffico veicolare nelle vie Sant’Imerio, San Michele, Bizzozero, e piazza Repubblica, Considerato che è intenzione di questa amministrazione chiudere al traffico veicolare via Spinelli e tenuto conto che l’allargamento di via Pavesi da una a due corsie non è, evidentemente, sufficiente a compensare la chiusura di via Spinelli».

L’intervento di Boldetti, nella sostanza, approva la rotonda di via Flaiano chiedendo però all’amministrazione di ammettere che ancora sussistono due problemi: il primo riguarda le code in viale Borri e il secondo quelle di sant’Imerio.

La mozione alla fine non è stata accettata, e il consigliere Boldetti ha dovuto ricorrere a un “Piano B” per far si che gli argomenti della sua mozione siano discussi in tempi brevi: presentare un’interrogazione. Ma la discussione ormai era partita, e anche gli altri hanno espresso i loro pareri.

Non si lamenta più nemmeno Stefano Angei, tra coloro che più hanno contestato l’opera: però chiede all’amministrazione di diminuire il trionfalismo, chiedendo se e quanti sono stati i ritardi nella realizzazione della rotonda. Obiezioni che hanno provocato la reazione di Domenico Marasciulo, che si è rivolto direttamente ad Angei chiedendosi «Invece di lamentarsi di quello che si sarebbe potuto fare meglio, Cosa fa lui per quest’opera considerato che ha un contatto diretto con il ministro delle infrastrutture, che tutto fa tranne che occuparsi del territorio varesino? ammetta che queste cose alla fine le ha fatte questa amministrazione di centrosinistra, e non loro»

Una affermazione contestata da Emanuele Monti, Lega, che ha ricordato come: «Anche l’amministrazione Fontana ha tentato in piu modi di realizzarla. ma allora c’era il patto di stabilità, che rendeva tutto incredibilmente più difficile».

Tra gli altri interventi, anche quello di Maria Paola Cocchiere, presidente della commissione lavori pubblici, che ha ricordato le commissioni – sopralluogo fatte in cantiere per illustrarne la complessità. Salvatore Giordano si è invece posto il problema su come avrebbe potuto essere l’opera per essere migliore e “da profano” come si è autodefinito, si è chiesto se una doppia rotonda a otto non avrebbe potuto essere meglio. Poi, Franco Formato ha domandato se in quel punto è previsto un monitoraggio degli inquinanti. L’ultimo a parlare è stato però Matteo Capriolo, che ha accusato la minoranza di «Fare critiche ma non proporre nessuna alternativa. Se l’unica cosa che dite è “si poteva fare meglio” mi domando cosa avete fatto voi in 25 anni»

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Marzo 2024
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