Lo studio delle api genera inclusione tra studenti del liceo e ragazzi di Fondazione Piatti

Il progetto Varese BiodiverCity diventa inclusivo con le nuove attività progettate dai Giovani Pensatori del Ferraris per divulgare il valore della biodiversità

Varese Biodivercity becomes inclusive

Riuniti nell’Aula magna dell’Università dell’Insubria i ragazzi delle classi 3E, 3M e 2M del Liceo Scientifico Ferraris di Varese hanno presentato i loro lavori su api, biodiversità e comunicazione efficace per coinvilgere gli utenti di Fondazione Piatti e, più in generale, la città nella salvaguardia della biodiversità.
È un passaggio fondamentale del progetto Varese BiodiverCity becomes inclusive, nato nell’ambito del Tavolo Paesc del Comune di Varese, e allargato alla Fondazione Piatti che da anni si prende cura di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico.

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Tutto nasce dall’interesse di Fondazione Piatti di coinvolgere i propri ragazzi nel progetto “Varese per le api”, grazie al quale sono nate in città aiuole fiorite di biodiversità, ideali per collocare delle casette per api. Da qui ha preso vita un percorso che coinvolge tre classi del Liceo Scientifico Ferraris – già parte del progetto Giovani Pensatori dell’Università dell’Insubria – e i ragazzi della Fondazione Piatti.

PEER EDUCATION E BIODIVERSITÀ

«Il progetto Varese-BiodiverCity è partito nel 2021 e vi hanno partecipato da allora 1252 raazzi delle scuole secondaie di primo e secondo grado in uno spazio di coprogettazione condiviso con enti locali e associazioni ambientaliste», spiega Stefania Barile, coordinatrice del progetto citando tra gli altri Comune di Varese, Università degli Studi dell’Insubria, Società astronomica Schiaparelli, Legambiente Varese, Orticola Varesina e Fridays For Future Varese.
«Grazie a Fondazione Piatti e con il controbuto della professoressa Pedotti dell’Istituto Salesiano, nel 2023Varese BiodiverCity ha aperto un percorso in più, orientato all’inclusione dei ragazzi autistici attraverso la Peer education. Questo permetterà loro di costruire, assieme agli studenti del liceo, delle casette per le api da posizionare in alcune delle aree verdi del Comune di Varese. Auspicabilmente proprio nella Giornata mondiale della Api, il prossimo 20 maggio».

In concreto i ragazzi del Liceo Ferraris hanno studiato in maniera approfondita gli insetti impollinatori, e in particolare le api, il mistero del loro volo ma anche dinamiche di riproduzione e le proprietà del miele, riorganizzando il tutto in una presentazione chiara ed efficace, con tanto di gioco a premi finale per testare quanto appreso.

In più hanno accolto a scuola alcuni esperti di Fondazione Piatti che hanno spiegato loro, al di là degli stereotipi, quanto sia vasto e complesso lo spettro autistico, le diverse percezioni e il modo di pensare.
È nato così un racconto per immagni che usa le tecniche Caa (comunicazione alternativa e aumentativa), creato dagli studenti del Ferraris e che ha come protagonista un piccolo fungo, Champy. Il racconto stimola la curiosità e spiega in modo semplice, adatto a tutti, temi complessi come la biodiversità, promuovendo insieme valori come l’inclusione.
A partire da questo racconto i ragazzi realizzeranno una rivista per partecipare al concorso “Un magazine per la scienza” promosso dal JCR (Joint Research Center di Ispra).

Gli studenti hanno anche progettato e realizzato un prototipo di casetta per le api che sarà la base per costruirne altre nelle prossime settimane con i ragazzi di Fondazione Piatti e che saranno poi posizionate nelle aiuole per la biodiversità presenti in città.

Varese Biodivercity becomes inclusive

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE

«Il valore dell’esperienza che i giovani stanno vivendo è sicuramente l’inclusività che dà ai ragazzi della Fondazione Piatti l’opportunità di lavorare con altri studenti e ai ragazzi del Liceo Scientifico quella di confrontarsi con la fragilità e scoprire che insieme la si può affrontare, in un percorso di scambio che non può che arricchire entrambi – spiega l’assessore a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare Nicoletta San Martino – Si tratta di un esempio concreto di sostenibilità sociale realizzata grazie alla collaborazione dei diversi partners che a vario titolo hanno partecipato all’iniziativa».

«Come Fondazione Renato Piatti siamo davvero orgogliosi di essere partner e promotori di questo progetto insieme ad alcune delle più importanti istituzioni del territorio che, ancora una volta, si dimostrano attente a temi a noi cari, quali quello di creare occasioni di reale inclusione e sensibilizzazione dentro e fuori i nostri Centri per le persone di cui ci prendiamo cura». «Il progetto – prosegue Massimiliano Arosio, direttore dei servizi alla persona – ha infatti regalato in questi mesi, e continuerà a farlo con la seconda fase di prossimo avvio, un’importante opportunità ai nostri bambini e ragazzi per sperimentarsi in nuovi contesti e attività aiutandoli così a sviluppare abilità e autonomie».

«Questi percorsi, per la loro natura interdisciplinare e transdisciplinare, si propongono di costruire conoscenze e competenze per comprendere e per comprendersi – sottolinea Rossella De Andreis, docente del Liceo Scientifico Ferraris – e sono esempi di come l’apprendimento attivo necessiti della collaborazione di diversi attori, dentro e fuori la scuola, che concorrono alla crescita consapevole e responsabile delle nuove generazioni».

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Pubblicato il 19 Marzo 2024
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