L’opera “Anisa” di Betty Salluce scelta dai dipendenti di Reti Spa per entrare nella collezione del campus

L'opera si è aggiudicata il premio "Reti for Art" della realtà bustocca ed entra tra i finalisti della X edizione del Premio Cramum

campus reti spa

Reti Spa, tra i principali player italiani nel settore dell’IT Consulting, specializzata nei servizi di System Integration, B Corp e società benefit quotata su Euronext Growth Milan, annuncia che Betty Salluce si è aggiudicata il premio “Reti for Art” come artista più votata dai dipendenti della società tra i finalisti della X edizione del Premio Cramum. L’opera “Anisa” entrerà a far parte della collezione permanente esposta all’interno degli spazi del campus. Inoltre, l’azienda, che ha invitato le proprie persone ad esprimere una preferenza tra le opere selezionate, ha premiato tre dipendenti per la migliore riflessione fornita.

«In Reti crediamo che l’arte sia portatrice di due valori essenziali: la bellezza e la condivisione – dichiara Bruno Paneghini, Presidente e Amministratore Delegato di Reti S.p.A. -. Grazie al Premio Cramum, non abbiamo solo avuto la possibilità di conoscere il lavoro e la poetica di giovani artisti emergenti, ma abbiamo inoltre potuto inserire una nuova opera nella nostra collezione. E a rendermi ancora più gratificato è il fatto che l’opera sia stata scelta dai dipendenti, che vivono quotidianamente gli spazi del campus. In questo senso l’arte si fa catalizzatore di riflessioni, pensieri condivisi e discussioni in grado di creare un ambiente che va oltre la sfera lavorativa e porta la relazione tra colleghi a un livello più umano e intimo».

Dopo che il 19 gennaio era stato decretato Enrico Antonello quale vincitore assoluto, il nuovo premio di Reti è stato assegnato direttamente dai dipendenti dell’azienda, che ospita presso la propria sede di Busto Arsizio la mostra “Eroi?” con i lavori dei dieci finalisti. Oltre 350 professionisti sono così diventati “giudici d’arte” e hanno avuto due mesi per conoscere ed esprimere una valutazione sulla migliore opera in mostra. I dipendenti hanno dunque selezionato quale vincitrice del premio “Reti for Art” Betty Salluce, che si è aggiudicata inoltre 2.500 euro.

Infine, i dipendenti Paolo Zaffaroni, Valentina Bandera ed Elisa Cattaneo (nell’ordine di selezione) hanno ricevuto un premio in denaro per l’originalità e completezza della motivazione data a integrazione del proprio voto. Tale selezione è stata effettuata da Sabino Maria Frassà, Direttore Artistico di Cramum e ideatore di questa iniziativa, che ha spiegato così la visione che ha portato alla nascita di questo nuovo format di premio: «Il Capitale umano è un attore imprescindibile e irrinunciabile del nostro modo di concepire il mondo non solo dell’arte. La collezione Paneghini si estende da anni in tutti gli ambienti in continuo divenire del Campus Reti, cuore dell’omonima società che quest’anno celebra il trentesimo anno di attività. Ho e abbiamo voluto fortemente questo nuovo Premio per rafforzare ulteriormente il legame tra arte e azienda, in linea con la visione olivettiana per cui lavorare nel ‘bello’ favorisce la crescita e il benessere sia dell’impresa sia delle persone. L’arte non è (più) un semplice ornamento per le pareti degli uffici, ma può diventare motivo di ispirazione, aggregazione e condivisione».

Entra così nella collezione Paneghini, ospitata da Campus Reti, “Anisa” di Betty Salluce che racconta la struggente storia di una giovane donna immigrata in Italia dal Bangladesh. L’artista spiega che «l’eroe, inteso quale figura archetipica, attraversa la cultura umana fin dalla sua codificazione. Il percorso dell’eroe è il topos alla base di qualsiasi racconto, ricalca codici che si perdono nella storia della narrativa, sia orale sia scritta. L’eroe per eccellenza è Ulisse, che, con il suo corpo, attraversa terre e pericoli, per tornare ad una casa da cui la guerra troiana l’aveva allontanato. L’emigrazione incarna uno delle mille sfaccettature dunque dell’eroe. L’epopea del viaggio e l’incontro con una cultura altra definiscono un percorso di crescita decisivo, che al mondo si apre per sfuggire al proprio Paese, quando questo diventa un teatro vuoto di umanità e serenità. ‘Anisa’ è, dunque, prima di tutto il ritratto di un eroe, una ragazza del Bangladesh, da cui il quadro prende il nome, ma anche un ritratto corale, che vuole dar forma visiva all’emigrazione e alla sua epopea tanto mitica quanto sofferta e ingiusta».

Sarà possibile visitare la mostra “Eroi?” con tutte le opere dei finalisti, insieme a quelle dell’artista fuori concorso Francesca Piovesan, fino al 4 maggio registrandosi al link: https://reti.it/visita-campus-reti/

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2024
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