“Nella casse del fallimento oltre 200.000 euro: diffideremo il curatore per la bonifica della Lunga a Bardello”
Nell'ultimo consiglio comunale, il sindaco Iocca ha parlato del servizio di Striscia la Notizia sull'area dell'ex pollaio. Discussione per il contributo all'associazione genitori della scuola di Malgesso
«Il servizio della trasmissione Striscia la Notizia ha dimenticato una parte importante, forse per ragioni di tempo». Inizia così la comunicazione del sindaco di Bardello con Malgesso e Bregano Giuseppe Iocca che, come ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale, ritorna su una vicenda già affrontata non senza polemiche: la bonifica dell’area chiamata “La Lunga” a Bardello. Una proprietà finita nel fallimento dell’attività e che oggi giace in stato di grave abbandono soprattutto per la presenza di eternit.
«Come amministrazione abbiamo realizzato un progetto dettagliato di bonifica nel rispetto dell’ordinanza prefettizia – ha spiegato Iocca – Abbiamo capito quanto costa l’intervento complessivo, circa 278.000 euro di cui 45.000 di oneri della sicurezza che non andranno mai al ribasso. Stiamo procedendo anche a definire il cronoprogramma dell’intervento e della gestione dei rifiuti come richiesto dal bando di Regione».
Al di là delle attività messe in atto, il sindaco Iocca si toglie qualche sassolino nei confronti delle precedenti amministrazioni di Bardello: « In un fallimento, il curatore fallimentare è tenuto a rendicontare semestralmente la situazione economica. Ebbene, oggi nelle casse ci cono oltre 210.000 euro ma nel 2020 ne aveva ben 520.000. Data la situazione patrimoniale e la nostra posizione procederemo con una diffida perchè si bonifichi. Lo faremo subito dopo un sopralluogo che effettueremo con tutte le autorità competenti».
Giuseppe Iocca lascia intendere, quindi, che le attività messe in campo negli anni precedenti siano state blande nei confronti della situazione fallimentare e che rimane in capo al curatore il dovere di eseguire l’ordinanza prefettizia.
Il consiglio si chiude senza repliche o discussione, dato che erano comunicazioni. Il dibattito nel corso della discussione degli altri punti aveva sollevato però spunti di polemica come sulla decisione dell’amministrazione di dare vita a una convenzione con l’amministrazione di Besozzo per effettuare servizi congiunti di polizia locale: « Non si tratta di una fusione o unione ma i due corpi rimangono distinti – spiega Iocca – per effettuare servizi integrativi che, attualmente, i due agenti della nostra locale non possono fare».
Il Comune di Bardello con Malgesso e Bregano ha chiuso la collaborazione attiva con Biandronno per avere un servizio autonomo. Il mese prossimo verrà emesso un bando per assumere un terzo agente. L’idea dell’indipendenza e dell’autosufficienza per il bene della collettività era stata alla base della scelta, come ha rimarcato Monica Maestroni consigliere d’opposizione, un disegno che oggi mostra i limiti tant’è che il servizio non è sufficiente: « Sono mesi che non si vede la pattuglia a Bardello» ha sottolineato Maestroni.
L’idea di convenzionarsi con Besozzo nasce dal fatto che quel corpo può contare su 5 agenti che, sommati ai 3 che presto avrà Bardello, potrà permettere attività ulteriori come controlli stradali con autovelox o etilometri e soprattutto oltre l’attuale orario di lavoro diurno. La collaborazione, però, manterrà distinti i due corpi consentendo solo una saltuaria collaborazione.
Ma è sul contributo erogato dal Comune all’associazione genitori della scuola di Malgesso che l’opposizione contesta l’operato della giunta. L’interrogazione presentata da Insieme chiede perchè sia stato concesso il contributo a un ente che non rientrava nell’elenco delle associazioni, come previsto dal regolamento, e senza rendicontazione.
Una questione di forma ma anche di sostanza dato che il comitato genitori della scuola di Bardello è stato escluso ( ma su questo i consiglieri hanno dibattuto sulla vicenda che ha portato all’esclusione ) dallo stesso bando. Il sindaco Iocca, dopo aver ricostruito la vicenda, spiega che si è trattato di comportamenti dovuti a regolamenti poco precisi e che provvederà a richiedere nuove regole più dettagliate e certe che non lascino margine alla discrezionalità e soprattutto non demandino alla giunta la decisione: « Dal punto di vista politico abbiamo capito che occorre essere più responsabili come amministratori. L’assessore che ha firmato la delibera pur essendo il tesoriere del comitato genitori ha commesso un errore ma in buona fede. Molti di noi sono alla prima esperienza e dobbiamo impegnarci di più per comprendere appieno il ruolo che rivestiamo, soprattutto alla luce di altri incarichi che abbiamo».
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