Nico comanda la truppa, Besson e Brown macchine da punti

MANNION 7,5 (IL MIGLIORE) – Se contro Brindisi era andato a folate, con Nymburk Nico appare pienamente in controllo della situazione, della palla, della squadra. Apre la partita da protagonista, poi imposta una partita da “navigatore” infallibile: manda a segno anche il custode del palazzetto (9 assist) e, quando serve, si sporca le mani anche in difesa (due rubate, una stoppata). Se il suo superiore è il “General”, stasera Mannion aspira a fare il colonnello.

ULANEO 7 – Scott chiude un trittico di partite convincenti facendosi notare anche stavolta, soprattutto nel primo passaggio sul parquet. Non ha il carisma difensivo di Spencer (né l’atletismo, ovviamente) ma rispetto al titolare garantisce un buon apporto in attacco: 8 punti, 5 rimbalzi, 3 falli subiti. Nei successivi ingressi in campo non è altrettanto incisivo ma non scende mai sotto lo standard: bello di notte.

SPENCER 6,5 – Utile, utilissimo pure indispensabile a protezione del canestro perché tira stoppate e se non prende la palla costringe comunque gli avversari ad aver paura dei suoi interventi. Peccato per l’altro lato della medaglia: in attacco non tira nemmeno sotto tortura, è bravino a distribuire la palla sul perimetro ma non ha alcuna pericolosità offensiva. E in lunetta è una tortura per gli occhi.

WOLDETENSAE 6,5 – Come domenica scorsa, il primo “stint” di gara è ampiamente deficitario per errori (anche 0/2 in lunetta) e scelte svalvolate. Poi si redime nell’intervallo e quando imbuca la tripla frontale si iscrive del tutto alla partita restando in campo a lungo con maggiore qualità.

MORETTI 7 – Quando c’è papà Paolo in tribuna, Davide non tradisce. Tira meno di altre volte ma è una garanzia: 10 punti, 3/5 dall’arco e l’impressione che abbia ritrovato quella naturalezza nello stare in campo che l’infortunio gli aveva fatto svanire. Nelle prossime partite si alzerà il livello di difficoltà: lo aspettiamo anche lì.

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VIRGINIO 6,5 – Si presenta con una schiacciata in transizione, chiude con la “sua” tripla anche se in mezzo fa cilecca due volte. Al solito, non gli mancano volontà e coraggio.

MCDERMOTT 6,5 – Parte bene, stavolta, al tiro ma dopo due prodezze iniziali torna ad andare a vuoto: materia di studio per esperti, perché la mano è buona ma il risultato (2/9 dall’arco) sempre sotto alle aspettative. Meglio quando sbuca con tagli precisi a canestro, ancora meglio in retroguardia: all’andata Bohacik aveva tenuto a galla Nymburk tirando con precisione, stasera Sean gli oscura l’orizzonte (0/10 per il ceco).

ASSUI 6,5 – Beh, torna a calcare il parquet di coppa con in tasca una lettera di convocazione in azzurro (under 18) ancora fresca d’inchiostro. Big Eli entra come se niente fosse, smazza un assist da urlo e imbuca la tripla dall’angolo: “chapeau” direbbe Besson.

BESSON 7,5 – Ancora convincente, molto convincente, perché con lui in campo la sensazione è che qualcosa possa sempre accadere. Bene dall’arco (3/6), chirurgico nelle scorribande in mezzo al traffico perché cava sempre dal cilindro una conclusione velenosa che lascia di stucco i difensori. Solita energia dietro che aiuta a fare breccia nei cuori dei tifosi. MVP Confident per i lettori della #DirettaVN con il 42% dei voti.

BROWN 7 – Guardi il tabellino a metà partita ed è il miglior marcatore con 11. Lo riguardi alla fine ed è sempre il più prolifico, 17. Mano che non trema dall’arco ma stavolta va applaudito perché sa alternare i tipi di conclusione senza però complicarsi la vita come in altre circostanze.

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