Openjobmetis, l’unica a non fare miracoli. Perde a Tortona e vede il baratro

Varese ritrova il tiro da 3, migliora a rimbalzo ma cede sul campo della Bertram tra palle perse, errori evitabili e una guida tecnica (Bialaszewski) che forse non ha compreso del tutto la gravità della situazione

Bertram Tortona - Pallacanestro Varese

Dal nostro inviato – Le altre vincono partite complicate, fuori previsione, Varese no, mai. E la Openjobmetis, sconfitta anche a Casale Monferrato contro Tortona torna a vivere l’incubo-retrocessione. Abbiamo detto le stesse cose settimana scorsa a Reggio Emilia, le ripetiamo oggi dal PalaFerraris, certo dopo una prestazione migliore (90-83, squadra in partita fino alla fine) ma ancora una volta bacata da errori, imprecisioni, sbavature che alla fine si pagano.

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Bertram Tortona – Pallacanestro Varese 90-83 4 di 31

Si paga, per esempio, la cocciutaggine di attaccare l’area piemontese presidiata da un Kamagate in spolvero, una situazione che costa gran parte delle 18 palle perse biancorosse, che costa la pagella drammatica di Besson e sporca quella di Mannion, impegnato nel tentativo infruttuoso di servire i lunghi. Lunghi – Spencer e Ulaneo – che colano a picco tra errori imbarazzanti e buchi in copertura, tanto che la Bertram va spesso e volentieri al ferro al contrario degli ospiti. Eppure la Openjobmetis ha ritrovato il tiro pesante (addirittura il 50%) e su quello ha costruito i tentativi di recupero: ce ne sono stati diversi durante il match anche se poi McDermott e soci non sono mai riusciti a pareggiare.

Anche perché, dalla parte opposta, la vecchia volpe De Raffaele ha stoppato le inerzie biancorosse con sapienza: stop and go, e al rientro riecco uno-due canestri tortonesi (e una spruzzata di zona) a riallargare il divario quel tanto che basta. Il contrario di casa Bialaszewski, dove il time-out è vissuto come un’onta, una vergogna, una cosa da non nominare e da non fare: Varese subisce il parziale e non ferma mai il gioco. Salvo – ecco il colpo da maestro – chiamare timeout a 40” dalla fine (il secondo della ripresa: il terzo resterà in tasca al Biala), a partita di fatto conclusa.

L’ennesima scelta di un allenatore che, forse, non ha del tutto compreso la portata del disastro cui stiamo andando incontro. Lo dimostra anche la passività con cui sono accettati certi fischi arbitrali contrari, che farebbero imbestialire Ghandi e che qui non suscitano nemmeno una protestina. Lo dimostra pure una clamorosa sostituzione sbagliata nel secondo quarto con uno staff chilometrico che toglie Mannion al posto di Besson, salvo rendersi conto dell’inghippo quando ormai la chiamata è fatta.

Ovviamente nel dopo partita la risposta dell’allenatore varesino è solo a mezza domanda sul tema timeout: e Biala ripete che bisogna vincere per evitare la retrocessione a tutti i costi. Una ricetta che a Brindisi, a Treviso, a Pesaro e a Cremona hanno imparato per bene e che invece dalle parti di Masnago non riesce mai. Con un calendario sempre più corto, con partite sempre più decisive, con avversarie sempre più affamate.

PALLA A DUE

C’è un muro biancorosso alle spalle della panchina di Tom Bialaszewski al palasport di Casale Monferrato. Tra i 400 e i 500 i tifosi arrivati da Varese per sostenere un’Openjobmetis in difficoltà su un campo molto difficile. Senza Moretti e Librizzi, tocca a Besson occupare lo spot di guardia nel quintetto base mentre il nuovo arrivato Gilmore parte dalla panchina. De Raffaele mette subito in campo i due ex, Ross e Strautins, con Kamagate a presidiare i tabelloni.

McDermott e Brown producono, Besson e Spencer distruggono

LA PARTITA

Q1 – Varese parte benino con un paio di spunti di Brown, nonostante un inusuale 0-2 di Mannion ai liberi. Ross dalla parte opposta fa decollare Kamagate prima del sorpasso firmato con una tripla da Severini. Colbey però commette presto il secondo fallo su Mannion e si siede in panchina. La OJM non ne approfitta: qualche palla persa di troppo (5 nel periodo) e la fatica di Spencer in attacco causano un break dei Leoni che vanno a +6 e ci rimangono sino alla sirena (21-15) anche per due clamorosi errori da sotto di Ulaneo.

Q2 – I tifosi biancorossi si illudono nelle prime battute del secondo periodo, perché una tripla sui 24” di McDermott riporta Varese a contatto, così come uno sprazzo di Woldetensae (7 punti consecutivi). Proprio Tomas però sbaglia il tiro del sorpasso e, persa una buona occasione, la OJM si fa infilzare dopo timeout di De Raffaele: Weems e Baldasso in poche azioni scavano un solco che si attesta intorno ai 10 punti, con Mannion e Besson in difficoltà e Spencer che si schianta di continuo in attacco. Per fortuna Kamagate non infierisce dalla lunetta (0-4) ma a metà gara è 41-31.

Q3 – I 10′ dopo l’intervallo sono belli da vedere per uno spettatore neutrale: piovono triple dalle due parti con Varese che va presto in bonus ma si riporta sotto nel punteggio con una sfuriata dall’arco di Brown e Mannion. Sul 50-47 arriva un timeout provvidenziale di De Raffaele che ridà fiato (e un po’ di difesa a zona) a Tortona dopo l’errore di Nico sul tiro del possibile pareggio. Poi nel finale è proprio il Red Mamba a perdersi due volte Dowe sui blocchi: arrivano due triple che vanificano le prodezze precedenti dall’arco di Gilmore (2-2 dall’arco) e McDermott (68-59).

IL FINALE

Quel che manca – e mancherà – alla OJM è il ritorno definitivo in partita: le due squadre sembrano legate dall’elastico, con Varese che trova punti dall’arco con Brown, torna a -6 ma poi viene trafitta dalla potenza fisica di Obasohan e cade ancora a 10 lunghezze. Poi è McDermott a guidare la squadra al nuovo -3: altro timeout di De Raffaele e altro parzialino casalingo, anche con direzione arbitrale che lascia un certo amaro in bocca per l’impunità dei contatti su Mannion. Tant’è: Varese ci prova ma la Bertram trova sempre qualcosa di utile dai suoi effettivi con Weems che, come all’andata, infila dall’angolo una tripla difficile per il nuovo +7 che di fatto chiude i conti. Nonostante l’ultimo, beffardo e inutile timeout chiamato da Bialaszewski a “buoi scappati”: finisce 90-83, e i 500 in trasferta girano auto, pullman e furgoni con – di nuovo – tanta delusione nel baule.

BERTRAM TORTONA – OPENJOBMETIS VARESE 90-83
(21-15, 41-31; 68-59)

TORTONA: Ross 2 (1-2, 0-1), Dowe 8 (1-2, 2-7), Strautins 11 (2-4, 1-5), Severini 5 (1-2, 1-5), Kamagate 13 (6-6); Zerini 2 (1-1, 0-1), Candi 7 (1-2, 1-3), Baldasso 14 (1-1, 3-7), Weems 9 (2-5, 1-5), Radosevic 3 (1-2 da 3). All. De Raffaele.
VARESE: Mannion 19 (5-12, 2-9), Besson 2 (1-7), McDermott 21 (3-4, 4-6), Brown 19 (3-3, 3-4), Spencer 6 (3-6); Gilmore 7 (2-2 da 3), Ulaneo 2 (1-3), Woldetensae 7 (2-4, 1-3). Ne: Zhao, Virginio. All. Bialaszewski.
ARBITRI: Baldini, Galasso, Marziali.
NOTE. Da 2: T 21-32, V 18-39. Da 3: T 10-40, V 12-24. TL: T 18-27, V 11-14. Rimbalzi: T 39 (11 off., Kamagate 6), V 39 (7 off., Mannion 8). Assist: T 17 (Ross 4), V 16 (Mannion 6). Perse: T 6 (6 con 1), V 18 (Mannion 5). Recuperate: T 11 (Obasohan 3), V 2 (Woldetensae, Brown 1). Usc. 5 falli: Woldetensae. F. tecnico: Severini.

Bialaszewski: “Troppi errori e palle perse per una partita così difficile”

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Marzo 2024
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