Pagelle Pro Patria: Citterio festivo, Curatolo ispira, Fietta un mastino, Castelli sperimentale sulla trequarti

Le pagelle di Pro Patria - Legnago 1 a 1. Per i tigrotti un meritato pareggio contro il Legnago, rivelazione del campionato e squadra ancora imbattuta nel 2024

Pro Patria - Legnago 30 marzo 2024  (1a1)

I voti ai tigrotti il giorno dopo Pro Patria – Legnago 1 a 1.

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ROVIDA 6 – Partita simile alla gara col Vicenza, l’ultima vissuta tra i pali di Busto Arsizio prima della sfida col Legnago: viene punito oltremodo da un rigore dopo tanti interventi per contrastare cross e palloni in area, alcuni vissuti col brivido come una serie di smanacciate dalla bandierina e un’uscita in anticipo in cui si trascinerà coi guantoni la palla fuori dell’area. Non trattandosi di evidente opportunità da gol, l’arbitro si limita a estrarre il giallo.

VAGHI 6 – Il Legnago macina tanto gioco nella parte centrale della partita, ma i pericoli concessi sono pochi. Diverse buone letture contro un cliente davvero scomodo come il possente e scattante Mbakogu, che in molti si ricorderanno per l’esperienza con la maglia del Carpi in Serie A e che a Busto Arsizio prova sempre la falcata dopo il primo appoggio spalle alla porta. Il difensore, a cui va dato il merito dalla palla lunga messa in area in occasione del pareggio, alla fine sarà ammonito per un fallo in ritardo su Rocco, unica macchina della sua partita.

MINELLI 6 – Spostato a destra per sopperire l’assenza di Saporetti (e di Lombardoni), il #21 fornisce una prestazione solida contro il trittico offensivo dei veneti (Van Ransbeeck, Mbakogu e Giani), un ottimo mix di qualità e fisicità. Primo regista dei tigrotti, è pressato con costanza dal Legnago, che a volte lo induce a perdonabili errori in fase di impostazione. A livello difensivo tiene a bada col fisico anche i subentrati Svidercoschi e Rocco. Quest’ultimo maliziosamente si lascia cadere in area non appena sente la spinta del difensore. Il rigore è generoso, ma poteva essere evitato con un po’ meno frenesia.

MORETTI 6+ – Dei tre difensore è quello che patisce meno le iniziative del Legnago. Tanti anticipi e buone chiusure per impedire agli ospiti l’ultimo passaggio, con una bella copertura sul primo palo nel primo tempo. Roccioso anche sotto una pesantissima pioggia, in particolare nel secondo tempo.

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C. RENAULT 6 – Il Legnago palleggia tanto e fa girare la palla a pieno organico per lunghi tratti del match e per questo a volte si sbilancia e concede campo aperto. L’esterno, schierato a destra, prova con fiammate a pungere ma senza trovare mai la giocata vincente. Buona la fase contenitiva, quando la Pro Patria prenderà le misure e chiuderà gli spazi sulle corsie, obbligherà il Legnago a una serie di lanci lunghi per Mbagoku.

dal 85′ GHIOLDI SV –  Visibile l’incontenibile voglia del centrocampista di ritornare a respirare l’aria di una partita ufficiale dopo la stagione interamente saltata lo scorso anno. Un tiro velleitario in porta da quasi metà campo ne è la dimostrazione: Bentornato!

FIETTA 7 – Alla vigilia c’era un po’ di preoccupazione che il Legnago potesse mettere in scena una partita di dominio del campo simile a quanto fatto dal Fiorenzuola settimana scorsa, invece la Pro Patria e il suo capitano scendono in campo con tanta cattiveria agonistica in una gara molto nervosa in cui si lotta su ogni pallone, in particolare quelli sporchi a metà campo che, come una pallottola impazzita, avrebbero potuto innescare in un lampo due giocatori veloci come gli attaccanti del Legnago. Il mediano, in modalità incontrista, regge anzi azzera molte delle manovre avversarie e ben figura nel duello individuale contro lo straripante Baradji, una vera e propria spinta nel fianco (con merito, si intende).

dal 85′ BERTONI 6 – Nel finale, a risultato aperto, la palla scotta sempre. Ma il play sa come trattarla.

NICCO 6,5 – La maggior parte delle occasioni create, compreso il gol annullato a Castelli per fallo di mano, nascono da sue intelligenti giocati che riescono a creare spazi nuovi per i compagni. Il Legnago prova di carattere a fare della partita una questione di nervi, il #10 si lascia indurre in tentazione e sarà ammonito. Dopo aver preso bene le misure agli avversari, la Pro Patria cresce e grazie al suo paladino sembra poter dire la sua, meritandosi il pareggio finale.

NDRECKA 6,5 – Senza il compagno di fascia Pitou l’esterno mancino nel primo tempo ha bisogno di un’invenzione di Nicco per potersi affacciare in area di rigore (determinante in occasione del gol annullato a Castelli), non senza prima aver rimproverato i compagni un po’ troppo statici nell’accompagnare le sue cavalcate. Prezioso nella ripresa quando il Legnago si abbassa per difendere con cinque uomini il vantaggio e lui attacca forte vicino alla bandierina, permettendo alla squadra di restare alta, di avere a disposizione diversi corner e di tenere quindi con costanza la palla nel terzo offensivo del campo.

dal 75′ SOMMA 6,5 – Dopo gli incubi vissuti a Fiorenzuola l’esterno ritorna a mostrarsi affidabile in fascia nel solco di quanto seminato e già parzialmente raccolto in questo 2024. Anche per lui da sottolineare la determinazione nel voler tenere alta la squadra nel finale.

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CASTELLI 6 – Spostato sulla trequarti, il cobra dell’area di rigore rinuncia alla sua identità e si sacrifica per la causa aiutando con generosità la squadra in fase difensiva. Non sempre perfetto ed efficace nei movimenti, dà comunque il meglio di se quando la palla riesce a entrare arrivare davanti alla porta: Prima Fortin lo neutralizza, poi Cappai intravede un fallo di mano al momento della ribattuta a rete. Bella anche una conclusione a incrociare, respinta con la punta delle dita sempre dal portiere del Legnago nel primo tempo.

dal 75′ CURATOLO 6,5 – Il gol sarà pure di Citterio ma il merito deve essere condiviso anche con l’attaccante, che, entrato in campo ancora una volta con il giusto piglio, riesce a trovare la diagonale giusta per rianimare la Pro Patria allo scadere. Giocatore molto interessante: non è facile mettersi in mostra in questa fase della stagione, anche lontano dalla porta, dopo esser arrivato per ultimo a gennaio.

STANZANI 5,5 – Il peso di una stagione prodiga – da titolare inamovibile in un ruolo che richiede tanta corsa -incomincia a farsi sentire: la poca lucidità unita a un campo pesante come quello di ieri allo Speroni non aiutano un giocatore molto tecnico come il bolognese. Il #7 si farà notare nel bene e nel male sulle palle inattive soprattutto sulle palle inattive: male sulle punizioni, compresa una calciata altissima, meglio sui corner con alcuni spioventi pericolosi.

dal 75′ CITTERIO 7 – Un meritato premio per lui, sempre a disposizione della squadra, anche se poche volte da titolare. A Fiorenzuola, d’orgoglio, era andato vicino al gol con un tiro in diagonale, ieri sera insacca un gol – il primo in campionato dopo i due in coppa – ribandendo in rete una palla molto più semplice da appoggiare oltre la linea della porta. Dopo il gol (l’eurogol) sotto Natale la scorsa stagione col San Giuliano, quest’anno festeggia con la sorpresa nell’uovo di Pasqua.

PARKER 6,5 – Davvero prezioso nel lavoro spalle alle porta che permette alla squadra di non farsi mai schiacciare dietro nella metà campo. L’arieta conquista tanti falli, utili in un primo momento a rompere il ritmo cercato dal Legnago ma anche a permettere lo sviluppo della manovra tigrotta. Seppur ha l’anima da bad boy, preferisce non pestarsi i piedi con Castelli, lasciando al compagno l’iniziativa al momento del tiro.

ALL. COLOMBO 6,5 – Partita preparata bene contro una squadra che non ha mai perso nel 2024: quando il risultato sembrava compromesso a causa dell’episodio del rigore la sua squadra non si sfalda e coi cambi riacciuffa una partita. Il pari fa bene al morale dei Bustocchi e impedisce l’apertura di una crisi quando manca meno di un meno alla fine del campionato.

Calcio, Pro Patria – Legnago in diretta

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 31 Marzo 2024
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