Rivisitando l’Ultima cena: un’esperienza straordinaria nel cuore di Bardello
La rappresentazione dell'Ultima Cena ha coinvolto oltre 190 comparse. Moltissima emozione nel piccolo convento delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli
Nel tranquillo convento delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli a Bardello si è svolto un evento di straordinaria importanza per la comunità cattolica locale: la rappresentazione dell’Ultima Cena. Un momento di profonda spiritualità che ha trasformato il piccolo convento in un palcoscenico di emozioni e devozione.
La serata è stata un’occasione unica per rivivere uno dei momenti più significativi della fede cristiana, quello in cui Gesù, nell’Ultima Cena, si riunisce per l’ultima volta con i suoi discepoli prima del tragico epilogo della sua vita terrena. Il pubblico presente ha assistito in un silenzio rispettoso e carico di emozione, lasciandosi coinvolgere dalla potenza del racconto evangelico e dalla maestria delle performance delle comparse che hanno dato vita a questa rappresentazione.
Il successo di quest’evento è stato reso possibile grazie all’impegno delle Parrocchie locali, che hanno lavorato a lungo per allestire e organizzare questa produzione teatrale. Decine di volontari si sono dedicati con passione e dedizione per assicurare che ogni dettaglio fosse curato al meglio, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e autentica.
«È stato davvero un momento coinvolgente – spiegano Marino e Maurizio, i responsabili del gruppo storico, composto da azzatesi e non solo, che da anni organizza la Passione di Cristo itinerante – Durante le prove, poco prima che iniziasse la rappresentazione abbiamo deciso di aggiungere una parte che non era prevista: la persona che rappresenta Gesù, Omar, insegna religione a Besozzo e Malgesso. Ieri sera erano presenti molti dei suoi bambini. Alla fine della Cena i discepoli hanno preso per mano i bimbi presenti e li hanno portati a fare un giro nel parco del convento, passando in mezzo ai genitori. In questo modo abbiamo voluto simboleggiare il passaggio della Parola alle nuove generazioni. Gesù sapeva che sarebbe andato a morire e ha voluto in questo modo trasmettere la sua passione a loro. Un’emozione forte. Il senso di quel che facciamo sta tutto qui – conclude Fantoni – creare aggregazione, tramandare quel in cui crediamo. La Passione di Cristo è molto più di una semplice ricostruzione scenica; è un momento di condivisione e di riscoperta della fede, un’opportunità per i fedeli di immergersi nella storia del loro Salvatore e di rinnovare il proprio legame con la spiritualità cristiana».
Ma l’appuntamento con la Passione di Cristo non si conclude qui. La prossima tappa è fissata per domenica 24 marzo 2024, alle ore 15:00, presso il Parco Comunale DiDon a Malgesso, a questo appuntamento parteciperanno oltre 190 comparse. Dopo l’interruzione causata dalla pandemia di COVID-19, quest’anno la Passione di Cristo viene riproposta con rinnovato entusiasmo e fervore. Sarà un’occasione imperdibile per tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza spirituale unica in vista della Pasqua.
(le Foto sono de La Focale di Buguggiate)
Bardello, Malgesso e Bregano preparano l’Ultima Cena e la Passione di Cristo
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