Scrivi un racconto e partecipa al Premio Chiara Giovani 2024
Il concorso è aperto ai ragazzi nati tra il 2004 e il 2009. C'è tempo fino a venerdì 5 aprile per inviare il proprio testo
Sei un giovane appassionato di scrittura? Il Premio Chiara Giovani è l’occasione per far sapere quanto vali. Il concorso letterario è dedicato ai ragazzi nati tra il primo gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009. C’è ancora tempo fino a venerdì 5 aprile per inviare il proprio racconto.
Il concorso
Ogni partecipante dovrà realizzare un solo racconto di massimo 6.000 battute basato sulla traccia “Stupore“. Il termine di consegna del materiale è venerdì 5 aprile. La partecipazione al concorso è libera. Tutti i dettagli su come iscriversi e inviare il proprio racconto sono disponibili sul sito del Premio Chiara a questo link.
I racconti saranno valutati dalla giuria tecnica presieduta da Mario Calabresi, giornalista e scrittore vincitore del Premio Chiara 2023. La giuria tecnica selezionerà i racconti finalisti, che verranno pubblicati nel volume a cura dell’Associazione Amici di Piero Chiara. A scegliere i vincitori, sarà invece la giuria dei lettori, composta da 150 persone provenienti dall’Italia e dalla Svizzera. Il premio “Un racconto per un viaggio” è invece assegnato da una giuria composta dai vincitori e dai premiati delle scorse edizioni del Premio Chiara Giovani.
I premi per i vincitori:
1° – 500 euro offerti da Reale Mutua Varese
2° – Orologio Locman offerto da Gioielleria Dino Ceccuzzi
3° – Tablet con custodia offerto da Iper la grande i
4° – E-Book reader offerto da Unieuro
5° – Beauty da viaggio offerta da Apex
6° – Parure Faber-Castell offerta da Villa
Premio Regio Insubrica – 200 euro
Premio per un viaggio – Viaggio di un weekend per due persone
Il tema
Il tema scelto per il Premio Chiara Giovani 2024 è “Stupore“: una sola parola scelta per stimolare la fantasia e liberare l’immaginazione. “Stupore” che è stato al centro di un dialogo tra Mario Calabresi e lo scrittore e poeta Franco Arminio organizzato dall’Associazione Amici di Piero Chiara mercoledì 13 marzo.
«Non servono cose eccezionali per stupirci – ha commentato Calabresi -. Lo stupore più interessante è quello che nasce quando si guarda la normalità con occhi diversi. Dobbiamo imparare a vivere di più a occhi aperti».
«Abbiamo diviso il mondo in cose interessanti e cose non interessanti – ha aggiunto Arminio -. Ci siamo convinti che viviamo in mezzo alla banalità e che l’eccezionale si trovi sempre altrove. In realtà, tutto può essere interessante. Guardare il mondo con attenzione e cogliere gli aspetti più nascosti, ci riempie di un’energia nuova: è un vero farmaco».
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