Spaccio nei boschi e rapine, sradicata la gang fra Sesto Calende e Mercallo

All'alba decine di carabinieri sono entrati in azione per una vasta operazione antidroga. Colpito lo spaccio, ma anche il controllo militare dei clan con armi da fuoco. Il sindaco Tessarolo: “Contento e riconoscente per il lavoro dell'Arma"

spaccio boschi Valcuvia

È in corso dalle prime luci dell’alba di lunedì una vasta attività di contrasto allo spaccio di droga nei boschi da parte dei carabinieri della compagnia di Gallarate.

Dalle prime informazioni si tratta dell’esecuzione di misure di custodia cautelare in carcere per 17 appartenenti ad un’organizzazione specializzata nel controllo del territorio e nello spaccio nei boschi in particolare nella zona fra Sesto Calende e Mercallo, non distante dalla grande operazione che lo scorso anno portò in carcere altri appartenenti a clan nordafricani, ben armati e con rande conoscenza del territorio.

Dalle prime informazioni risulta che le attività sono in corso anche in altre provincie in particolare con quella di Monza e Brianza.

I reati contestati sarebbero «detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti», «rapina», «lesioni personali», «detenzione e porto abusivo di armi» e «ricettazione». Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale dedito al traffico di cocaina, eroina, hashish e crack, approvvigionate a Milano e smerciate in località boschive tra i comuni di Sesto Calende e Mercallo, per un giro d’affari di oltre 4.000 euro settimanali.

Sarebbe inoltre accertata la responsabilità, da parte di 5 destinatari della misura, in ordine alla commissione di due rapine, con l’utilizzo di armi da fuoco illegalmente detenute, nei confronti di un gruppo di spacciatori rivali operante a Vergiate, al fine di sottrargli lo stupefacente e i contatti telefonici dei clienti.

«Contento e riconoscente – commenta il sindaco di Mercallo Andrea Tessarolo – per l’ottimo lavoro svolto dai carabinieri. Grazie alla Stazione di Ternate e alla Compagnia di Gallarate per il risultato ottenuto, frutto di una lunga e delicata attività di sorveglianza, che ha permesso di infliggere un duro colpo allo spaccio nei nostri boschi».

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Pubblicato il 25 Marzo 2024
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Un grazie di cuore all’Arma per il lavoro svolto anche se, a giudicare dalla portata del degrado, non sarà sufficiente.
    Ma ogni passo in avanti sulla legalità è sempre un passo doveroso per non far precipitare il nostro territorio nel nuovo sudamerica.
    Un sostegno all’Arma che in mezzo a mille difficoltà contrasta la malavita in questo paese rischiando anche di finire sotto processo da parte di una certa magistratura impegnata a tutelare maggiormente chi delinquera e non la vittima del reato.
    Andrebbe ristabilito un controllo radicale e sistemico del territorio coinvolgendo anche l’esercito…perchè di fatto siamo in guerra….contri gli spacciatori, i venditori di morte, la criminalità organizzata e l’utilizzo del nostro territorio come piazza immensa di spaccio.
    Mi spingo a dire che andrebbe anche esaminata certa politica che continua a propinare l’accoglienza scriteriata e disorganizzata come unico e solo mantra andando di fatto ad alimentare e peggiorare il fenomeno.

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